Il Mit di Boston, il Massachusetts Institute of Technology si conferma non solo il miglior ateneo del mondo in tema di ricerca e didattica, ma anche al primo posto per l’occupabilità dei suoi studenti dopo aver conseguito il titolo di studio
Il Mit di Boston, il Massachusetts Institute of Technology si conferma non solo il miglior ateneo del mondo in tema di ricerca e didattica, ma anche al primo posto per l’occupabilità dei suoi studenti dopo aver conseguito il titolo di studio. Lo certifica il World University Rankings di Quacquarelli Symonds. Alle sue spalle altre due univesità statunitensi: università statunitensi: Stanford e Ucla. Primo degli italiani il Politecnico di Milano (16esimo), seguito dall’Alma Mater di Bologna (84esimo).
La classifica è caratterizzata da significative disparità tra le classifiche globali QS World University Rankings e questo esercizio. In particolare, le migliori università asiatiche hanno sovraperformato rispetto ai principali atenei dell’Europa continentale. La classifica dimostra quindi che non esiste un perfetto parallelo tra un’eccellente università per reputazione e ricerca e le risorse dalla stessa impiegate per promuovere la riuscita della carriera degli studenti.
Ben Sowter, Direttore della Ricerca di QS, ha commentato: “L’aspetto interessante della classifica è la dimostrazione che – escluse le prime due – non esiste una correlazione perfetta tra le università che dominano la nostra classifica World University Rankings e quelle che eccellono in questa. La missione delle università varia e alcune investono notevoli risorse per aiutare i propri studenti ad entrare con successo nel mondo del lavoro”.
La top ten
Vince, dunque, il Mit di Boston, poi la Stanford University e la University of California (Ucla) di Los Angeles. Al quarto posto troviamo l’Università di Sydney, poi quella di Harvard. Al sesto posto c’è la prima asiatica, l’Università Tsinghua. Settimo posto, invece, per l’Università di Melbourne, mentre all’ottavo c’è l’Università di Cambridge, la prima europea. Nono posto per Hong Kong, decimo per Oxford.
Ecco il riepilogo mondiale
1 Massachusetts Institute of Technology (MIT)
2 Stanford University
3 University of California, Los Angeles (UCLA)
4 The University of Sydney
5 Harvard University
6 Tsinghua University
7 The University of Melbourne
8 University of Cambridge
9 The University of Hong Kong
10 University of Oxford
La situazione degli atenei italiani
Prima delle italiane il Politecnico di Milano (41esimo), che é quinto al mondo nell’indicatore “Graduate Employment Rate”, cioè la proporzione dei laureati occupati a 12 mesi dalla laurea. Sono in totale 17 le università italiane che sono tra le top-500 al mondo. Il Politecnico di Milano perde cinque posizioni ma rimane il numero uno inconstrastato in Italia. Oltre ad essere la quinta migliore università al mondo per la proporzione di laureati occupati entro un anno dal conseguimento del titolo di studio, si classifica sedicesimo per la quantità e qualità delle partnership stabilite con le aziende, mentre l’Università di Bologna ottiene il 18° posto nello stesso indicatore e sale all’84° posto nella classifica. Guadagna cinque posizioni la Sapienza – Università di Roma, che si classifica al 93° posto. Il Politecnico di Torino e l’Università Cattolica del Sacro Cuore seguono a ruota.
Ecco la classifica completa delle università italiane
1 Politecnico di Milano
2 Università di Bologna
3 Università Sapienza di Roma
4 Politecnico di Torino
5 Università Cattolica del Sacro Cuore
6 Università di Padova
7 Università di Pisa
8 Università di Milano
9 Università di Torino
10 Università di Trento
11 Università di Napoli (Federico II)
12 Università Ca’ Foscari di Venezia
13 Università di Pavia
14 Università di Pisa
15 Università Tor Vergata di Roma
16 Università Bicocca di Milano
17 Università di Verona