Dopo il primo progetto Ischol@, per il miglioramento dell’edilizia scolastica, arriva ora un progetto regionale per ridurre il tasso di dispersione scolastica: quello della Sardegna è il più alto in Italia
La Sardegna decide di investire nuovamente sulle scuole, dopo il successo del primo progetto Iscol@. Per migliorare le competenze degli studenti, contrastare la dispersione scolastica e favorire l’inclusione, la Regione mette in campo il progetto “Tutti a Iscol@”, con un bando da 15 milioni di euro per il solo 2016. “In questo anno abbiamo parlato moltissimo del progetto – ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino – l’abbiamo fatto crescere portandolo sui territori e discutendone con tutti i soggetti coinvolti, e finalmente arriviamo alla pubblicazione del bando. Non possiamo più permetterci che i nostri ragazzi abbandonino gli studi”.
1. Dispersione scolastica
“La Sardegna è tra le regioni italiane con il più alto livello di abbandono scolastico – ha proseguito l’assessore Firino – con una percentuale del 24,7% contro una media nazionale del 17%. Anche per ciò che concerne le percentuali di difficoltà di apprendimento c’è stato un aumento negativo negli ultimi anni, che fa registrare un 27% nella lettura e un 33% in matematica. Il progetto ‘Tutti a Iscol@’ è rivolto agli istituti che fanno registrare i tassi più elevati di abbandono, e con studenti che si trovano in particolari situazioni di difficoltà e svantaggio”. Per rafforzare i processi di apprendimento degli studenti sono previsti progetti integrativi, che serviranno a favorire la piena inclusione dei giovani nell’ambiente scolastico. “Per realizzare questo tipo di attività curriculari ed extracurriculari sarà indispensabile che gli istituti abbiano una dotazione di personale aggiuntivo – ha detto l’assessore – sia docente sia Ata che sarà selezionato dalle graduatorie provinciali e di istituto, creando così anche occupazione”. Tutti a Iscol@ si sviluppa su tre grandi linee di intervento che prevedono il miglioramento dell’apprendimento di base, scuole aperte e inclusione e sostegno psicologico.
2. Miglioramento competenze di base
Questa linea, finanziata con 5 milioni di euro, si prefigge di colmare il deficit di competenze che, spesso, dà luogo anche a fenomeni di abbandono, ed è rivolto soprattutto alle scuole secondarie di primo grado e al biennio delle scuole superiori di secondo grado. “L’azione è uno degli elementi principali del programma e punta ad aggredire il divario che separa i nostri ragazzi dai coetanei delle altre regioni italiani ed europee. Lo fa immettendo nelle scuole nuovi docenti che daranno supporto agli insegnanti ordinari per potenziare il percorso didattico nelle abilità in cui gli studenti fanno più fatica, ovvero la capacità di comprensione e riutilizzo di un testo scritto e le competenze logico-matematiche”.
3. Scuole aperte
Per questo punto, la Giunta Pigliaru ha stanziato 4,5 milioni di euro per ampliare l’offerta formativa con progetti e percorsi extracurriculari. “La scuola – ha sottolineato l’assessore Firino – è uno dei nuclei centrali di una comunità e deve essere chiamata a fare rete con il territorio che, a sua volta, deve cooperare per rafforzare l’offerta formativa. Saranno previsti laboratori didattici con la realizzazione di prodotti digitali multimediali come siti web, blog, narrazioni digitali. L’obiettivo è il supporto nell’uso delle nuove tecnologie finalizzate alla didattica e allo studio di nuove strategie di insegnamento e apprendimento. Con questo investimento saranno potenziate le nuove tecnologie e i nuovi linguaggi con i quali gli studenti, lavoratori di domani, dovranno confrontarsi”. All’interno di “Scuole aperte” sono state individuate due azioni pilota innovative: la diffusione del coding (programmazione), anche alla luce anche dell’accordo tra la Regione Sardegna e Codecademy, e la sperimentazione dei Fab Lab”.
4. Inclusione e sostegno psicologico
“Il dialogo tra gli studenti e tra alunni e docenti, appartenenti a culture e condizioni sociali diverse – ha sottolineato l’esponente della Giunta – è fondamentale e serve a combattere qualsiasi forma di discriminazione. Per fare questo sono stati messi in campo 5,5 milioni. Psicologi, pedagogisti e mediatori saranno i professionisti che si occuperanno del sostegno ai ragazzi e alle famiglie, con una particolare attenzione agli studenti non italiani e a quelli con disabilità, per il superamento degli ostacoli psico-sociali, favorendo così l’inclusione e un ambiente scolastico democratico e improntato ai valori dell’uguaglianza”.
5. Nuovi docenti
Per dare vita al progetto saranno chiamati oltre 250 tra docenti e personale Ata. La selezione avverrà per entrambe le categorie dalle graduatorie provinciali e di istituto. Il contratto per i docenti sarà stipulato con le Autonomie scolastiche ammesse al finanziamento per una attività non inferiore alle 250 ore tra docenza e attività funzionali al progetto. Per il personale Ata è previsto un impegno non inferiore alle 250 ore complessive.
La linea B del progetto
Mentre la linea A del progetto riguarda lo sviluppo e il rafforzamento delle competenze di base in italiano e matematica, la linea C riguarderà la riduzione di svantaggio delle condizioni personali, familiari e relazionali degli studenti, entrambe in capo all’assessorato alla pubblica istruzione. Particolarmente degna di nota è la linea B del progetto che coinvolge il CRS4, Sardegna Ricerche (in qualità di ente erogatore del finanziamento) e gli operatori economici (imprese, associazioni, ecc) che fattivamente faranno i laboratori nelle scuole. Con un budget totale di 4 milioni e 500 mila euro, le azioni del progetto “Tutti a Iscol@”- linea B rivolte agli operatori economici, riguarderanno l’introduzione nelle scuole di laboratori extracurriculari attraverso modelli di apprendimento innovativi, per contrastare la dispersione scolastica. Sardegna ricerche ha recentemente presentato il bando per gli operatori economici (imprese, associazioni e dipartimenti universitari) che potranno partecipare con proposte progettuali a sette tipi diversi di laboratori didattici, sette ambiti tematici e linee guida elaborati dal gruppo di ricerca Crs4. A breve, verrà pubblicato sul sito della Regione l’elenco delle scuole nelle quali verranno realizzati i laboratori.