“Io penso positivo” è il progetto di educazione finanziaria lanciato da ScuolaZoo, MISE e UnionCamere per studenti tra i 15 e i 18 anni
Il 90% degli under 18 afferma di non sapere né gestire né risparmiare denaro. E’ quanto emerge dal report 2019 del G20 sull’educazione finanziaria dei giovani redatto in collaborazione con la Banca d’Italia. Per avvicinare i giovani al mondo della finanza, il Ministero dello Sviluppo Economico, UnionCamere e ScuolaZoo hanno lanciato il progetto “Io penso positivo – Educare alla Finanza”, che è stato presentato online, su Twitch, durante l’ultima assemblea d’istituto di ScuolaZoo. L’obiettivo è quello di promuovere in modo innovativo l’educazione finanziaria tra i giovani studenti di età compresa tra i 15 e i 18 anni. E ScuolaZoo, in questo senso, fa da intermediario tra le nuove generazioni e il mondo delle istituzioni.
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ScuolaZoo, Educazione finanziaria: a scuola se ne parla poco
«L’educazione alla finanza sembra qualcosa che ha a che fare con la speculazione in borsa ed è quasi un tabù nelle scuole – ha affermato, durante l’assemblea, Monica Didò, project manager di “Io penso positivo” che ha lavorato al Mise – Abbiamo lanciato questo progetto proprio per far conoscere ai giovani dai 15 ai 18 anni questo mondo. Un’iniziativa che è cresciuta negli anni, arrivando a coinvolgere 5.000 studenti, e che vogliamo portare sempre più all’attenzione dei giovani i quali, soprattutto in Italia, conoscono molto poco la disciplina. La carta di credito, ancora oggi, viene vista dai genitori, spesso, in modo negativo, anche se rappresenta, invece, una grande comodità e un mezzo per far capire ai ragazzi l’importanza del denaro. Nel nostro Paese, secondo le statistiche, i ragazzi del Nord hanno più consapevolezza rispetto a quelli del Sud, e sono soprattutto i maschi ad essere più interessati al tema».
“Io penso positivo” ha l’obiettivo, dunque, di insegnare nelle scuole le basi della finanza grazie a un percorso formativo interattivo che gli studenti possono intraprendere online al fine di apprendere in maniera semplice concetti anche complessi. “Nelle scuole ci rivolgiamo a tutti gli studenti, appartenenti a diverse classi sociali e, dunque, sia a quelli che, magari di finanza ne sanno qualcosa perché in famiglia ne sentono parlare o vengono direttamente coinvolti, che a tutti coloro che non hanno mai avuto a che fare con questa materia. Saper gestire al meglio il proprio budget è molto importante sin da quando si è giovani e la finanza sta alla base di tante decisioni della vita reale delle persone“.
Ingegneri in borsa: due giovanissimi talenti nella finanza
Mattia e Antonino sono due giovanissimi studenti 24enni di Ingegneria. Durante il loro percorso si sono incuriositi alla Finanza tanto da aver pensato di utilizzare i social come mezzi di comunicazione per informare, a più livelli, i loro followers. Un’idea che, adesso, sta portando a questi giovani talenti anche qualche piccolo introito economico. “Ingegneri in borsa è un’idea nata un anno fa su Instagram – affermano i ragazzi – Inizialmente ci siamo buttati. Non avevamo idea di come sarebbe potuta andare e, anzi, avevamo paura che le persone ci prendessero per poco seri, data la nostra giovane età. Invece, fortunatamente, non è stato così”.
Mattia e Antonino sono due autodidatti in tema finanziario. “Durante il nostro percorso di studi ci siamo appassionati al campo della finanza, che non abbiamo modo di approfondire all’Università, perciò seguivamo alcuni esperti su YouTube che trattavano l’argomento. Grazie al nostro background ingegneristico possiamo conoscere le aziende, anche, e soprattutto, attraverso la pubblicazione trimestrale dei bilanci online, da cui estrapoliamo le informazioni più importanti che sono per noi indicatori dell’andamento dell’impresa”. Gli Ingegneri in Borsa si sono, però, trovati alle prese con un problema: a chi ci dobbiamo rivolgere? A un pubblico che di borsa già ne sa qualcosa o a coloro che sono completamente acerbi sul tema? “Non è stato facile impostare la comunicazione per due tipi di target tanto differenti tra loro – affermano i due studenti – Abbiamo dovuto suddividere e alternare contenuti basilari ad altri più settoriali e specifici”. Ma come è cambiata la vita di questi due giovanissimi oggi così impegnati tra lo studio universitario e quello finanziario? “Abbiamo dovuto mollare i lavoretti che facevamo prima per dedicarci alla finanza a tempo pieno. Ma se qualcosa la si vuole davvero, si fa di tutto per ottenerla! Adesso studiamo dalle 10 di sera in poi e trascorriamo la maggior parte della giornata nella creazione di post e video su Instagram, YouTube e Twitch, oltre a studiare le aziende e portare avanti la nostra attività“.
Consigli utili per giovani appassionati di finanza
Sono proprio loro, 24enni determinati e informati, a dare qualche consiglio utile a chi si vuole approcciare all’intricato e intrigante mondo della finanza e degli investimenti. “Tra i giovani stanno spopolando gli investimenti nel breve termine ma, attenzione, perché questi sono molto rischiosi e si deve diffidare di chi promette ampi guadagni. Questo, nel breve termine, non succede nel 90% dei casi. Noi investiamo nel lungo periodo. Comprare un’ azione di una compagnia significa possedere una quota di quella compagnia verso cui nutriamo fiducia e crediamo che possa aumentare il fatturato e continuare ad espandersi. Più l’azienda guadagna, più continua a crescere e più noi che ci abbiamo investito guadagniamo. Investire, infatti, detto in parole semplici, significa entrare a far parte di un’azienda e trarne beneficio economico“. Alla domanda rivolta dai followers di ScuolaZoo agli Ingegneri in Borsa se esista un investimento totalmente sicuro, i due studenti rispondono: “No. L’investimento più sicuro è quello dei titoli di stato americani perché è la principale economia mondiale e può stamparsi i dollari per ripagare il proprio debito pubblico, anche se il rendimento è molto basso, mentre in Europa sono i titoli di stato tedeschi che, però, da 10 anni rendono molto poco”.
Tutti possono fare gli investitori? “No. L’emotività gioca un ruolo centrale. La scelta delle aziende su cui investire deve essere svolta in maniera accurata ma, allo stesso tempo, non è necessario monitorare quotidianamente l’andamento di questa perché quello che conta è il lungo periodo. Il mercato azionario, comunque, non è per tutti. Soprattutto con la pandemia, ci sono stati diversi casi di coloro che si sono visti crollare i propri investimenti anche del 50% in dieci giorni e si sono disperati. Molte persone hanno paura di perdere, ma se vuoi essere un bravo investitore, quello che devi fare è pensare nel lungo termine e non preoccuparti del breve“.
Per concludere, quali sono i sogni nel cassetto di questi due giovani talenti? “Nel futuro ci piacerebbe lanciare un nostro fondo di investimento nel lungo termine, ma vedremo come andrà. Abbiamo ancora molto tempo per pensarci su!”.