Dal 15 al 17 marzo, nella capitale, c’è la RomeCup, la sfida di robotica tra team scolastici. Le location scelte per gli eventi sono l’Università Tor Vergata e il Campidoglio
Sono 142 i team in gara provenienti dalle scuole di 16 regioni italiane e di 2 paesi europei. Oltre alle scuole, una vasta esposizione di centri di ricerca, startup, spin off e aziende, che presenteranno più di 50 prototipi: sono questi i numeri della RomeCup, la sfida di robotica che si tiene a Roma dal 15 al 17 marzo 2017, promossa dalla Fondazione Mondo Digitale con la formula del multi evento. Nella tre giorni troveranno spazio gare e laboratori, ma anche incontri e tavole rotonde con gli esperti. Le scuole porteranno i robot che hanno costruito e si sfideranno in varie tipologie di gare: la premiazione dei vincitori si terrà l’ultimo giorno in Campidoglio. I protagonisti dell’undicesima edizione della RomeCup saranno i cobot, i robot collaborativi: quelle macchine che aiutano a studiare, e che lavorano accanto agli uomini, che offrono supporto nelle cure in ospedale e nell’assistenza a domicilio.
Il programma
Inaugura la manifestazione il rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Giuseppe Novelli. Il saluto istituzionale è affidato alla dirigente del Miur Carmela Palumbo. Presentano le novità dell’evento Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, e Giovanni Schiavon, direttore della Macroarea di Ingegneria, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che ospita i primi due giorni della manifestazione.
Secondo i dati dell’International Federation Robotics entro il 2019 2,6 milioni di robot entreranno nelle fabbriche di tutto il mondo e 42 milioni di robot di servizio saranno acquistati per uso personale e domestico, creando opportunità di crescita e nuovi posti di lavoro. Lavorare accanto a robot intelligenti rende le attività digitalizzate più veloci e flessibili, e libera spazio e tempo per il pensiero creativo e la ricerca di soluzioni innovative. È questo il tema della tavola rotonda “La forza lavoro del cervello. I robot Sapiens” che nella prima giornata coinvolge Giorgio Grioli, ricercatore dell’IIT e del Centro E. Piaggio, Eugenio Guglielmelli, prorettore alla Ricerca dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Luca Iocchi, professore associato del Diag “A. Ruberti” della Sapienza Università di Roma, Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale, Antonio Tornambè, professore ordinario di Controlli Automatici all’Università di Roma Tor Vergata e Laura Turini, avvocato e giornalista. La tavola rotonda è aperta dalla performance di computer music di Leonello Tarabella del Cnr di Pisa. A seguire composizione algoritmica e live performance.
Nella seconda giornata, sempre in parallelo a gare e laboratori, due talk interattivi con dimostrazioni robotiche. Nel primo, dedicato al “Robot che riabilita”, contributi di spin off, aziende innovative, Ospedale pediatrico Bambino Gesù e programma di ricerca europeo MaTHiSiS (programma Horizon2020). Nel secondo talk focus su spin-off della robotica italiana: “Dalla ricerca all’impresa” con contributi dagli atenei di Pisa, Napoli e Roma. Sfida tra robot domestici anche nell’originale workshop animato dalla Sapienza di Roma. Nella terza giornata la RomeCup si sposta in Campidoglio per le competizioni finali e la cerimonia di premiazione.