Al primo posto del ranking stilato dalla società QS c’è Stanford University. La prima università italiana è il Politecnico di Milano, alla posizione numero 39. Intanto anche il master in management Bocconi viene riconosciuto tra i primi 10 al mondo dal Financial Times
Quando c’è da scegliere quale università frequentare uno dei parametri presi in considerazione è la possibilità di trovare lavoro una volta terminati gli studi. È per questo che QS, società di consulenza britannica, ogni anno stila una classifica degli atenei migliori da questo punto di vista. Si chiama Graduate Employability Ranking e prende in considerazione proprio questa caratteristica. Nella valutazione appena pubblicata per il 2018 il primo posto rimane in mano alla Stanford University, seguita sul podio dall’Università della California a Los Angeles e da Harvard. Per trovare la prima italiana bisogna scorrere fino alla posizione numero 39, dove si legge il nome del Politecnico di Milano. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei laureati a un anno dalla laurea, uno degli indicatori della classifica, risultato notevole viene raggiunto dal Politecnico di Torino che si piazza al primo posto, a pari merito con il Moscow State Institute of International Relations.
La posizione degli atenei italiani
Tra le prime cento università sono rappresentate 22 nazioni anche se il numero maggiore di atenei nella parte alta della classifica appartiene agli Stati Uniti, seguiti dal Regno Unito. In tutto l’Italia porta nel ranking 14 atenei, anche se solo uno riesce a figurare nelle prime 100 posizioni. Dopo il Politecnico di Milano, nella classifica generale troviamo l’università di Bologna, La Sapienza, il Politecnico di Torino, l’Università Cattolica del Sacro Cuore. QS prende in considerazione soprattutto la capacità delle istituzioni scolastiche di collocare i suoi ex studenti attraverso partnership con aziende importanti e favorendo l’iniziativa imprenditoriale dei giovani attraverso gli incubatori di idee e progetti. Non è un caso che il piazzamento migliore spetti alla Stanford University che si trova troppo vicina alla Silicon Valley per non riuscire a stabilire dei preziosi contatti con quella realtà. Lo stesso ragionamento vale per la seconda classificata, l’università della California.
L’occupabilità degli studenti
Secondo Ben Sowter, direttore della ricerca a Qs, la capacità di inserire gli studenti nel mondo del lavoro conta di più del prestigio e della selettività per un’università. Il punteggio ottenuto da ciascun ateneo dipende da cinque indicatori: l’opinione espressa dai datori di lavoro, le partnership siglate per ogni facoltà, i successi ottenuti dagli studenti nella vita dopo l’università, i rapporti stabiliti tra aziende e studenti, anche attraverso la presenza fisica dei datori di lavoro nel campus, il tasso di occupazione degli studenti a un anno dalla laurea.
Il master in management Bocconi premiato dal Financial Times
Dal ranking Qs vengono escluse le università specializzate in un unico settore di studi come l’università Commerciale Luigi Bocconi che pure gode di forte prestigio e riconoscimento internazionale. Il Financial Times ha premiato questo ateneo milanese ponendolo nella top 10 della classifica dei master in management dopo che a giugno si era confermato anche tra i migliori dieci masters in Finance di FT, salendo al settimo posto. Anche in questo caso molto ha contato l’occupabilità di chi arriva al termine del percorso di studi: tra i singoli criteri di ranking la laurea Bocconi si distingue per la valutazione del servizio di placement da parte degli alumni.