Il decreto firmato dal Ministro Bussetti cambia le prove di accesso programmato nazionale. Intanto, continua il dibattito sulla carenza dei medici specialisti
È questa la novità emersa dal decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti; decreto che sancisce la modifica delle prove d’accesso ai corsi a numero programmato nazionale (di Medicina e Odontoiatria, Architettura e Veterinaria). Le prove saranno più vicine ai percorsi di studio dell’ultimo anno della scuola secondaria, con più domande di cultura generale e meno quesiti di logica. I quesiti di cultura generale passano da 2 a 12, mentre le domande di logica si abbassano da 20 a 10.
I quesiti riguarderanno temi storici, letterari ma anche sociali e relativi all’area della Cittadinanza e della Costituzione, facendo riferimento a saggi, riviste specialistiche e in generale testi di attualità.
La questione della carenza dei medici specialisti
Quando però si parla di accesso programmato è impossibile evitare di parlare del dibattito che ruota attorno alla necessità o meno dei posti programmati. Tra posizioni pro – che sostengono che in qualche modo l’accesso programmato protegga da una potenziale disoccupazione futura – e le posizioni contro, che tendono a preferire una sorta di sbarramento dopo il primo anno di corso, facendo riferimento al modello francese, in particolare per Medicina il tema è più che mai aperto e attuale. Anche perché l’Italia si ritrova con una carenza di specialisti più volte portata alla luce dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO). Non sarebbero i medici a mancare, quanto la difficoltà di questi a entrare nel sistema che riguarda le specializzazioni a causa del numero, insufficiente per tutti, delle borse. Più che un problema di test d’ingresso, sarebbe dunque una questione di specializzazioni.
L’annuncio del ministro Bussetti: più borse di specializzazione
Il Ministro Bussetti ha già espresso la sua intenzione di rivedere il sistema di accesso e ha già annunciato un aumento delle borse di specializzazione. Ha dichiarato il ministro: “Intendiamo rivedere il sistema di accesso a queste facoltà. È un lavoro che richiede tempo e, in particolare per Medicina, prevede un necessario impegno congiunto che riguarda non solo il MIUR, ma anche gli Atenei, il Ministero della Salute, le Regioni. Nel frattempo, quest’anno, avremo quesiti più vicini alla sensibilità e alla preparazione dei candidati. Meno logica, e più cultura generale, con l’indicazione esplicita che i relativi quesiti siano pensati guardando a quanto si fa durante l’ultimo anno di scuola. Per Medicina prevediamo, dal prossimo anno accademico, anche un ulteriore incremento di posti, puntiamo al 20% in più, che saranno accompagnati da un ulteriore aumento delle borse di specializzazione”.
FNOMCeO: “Ora, una programmazione precisa ed efficace”
L’annuncio è stato accolto con favore dalla FNOMCeO. Il presidente della Federazione, Filippo Anelli, attraverso una nota ha commentato fra le altre cose: “Apprendiamo con piacere che il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha espresso l’intenzione di aumentare a 8000 il numero delle borse messe a disposizione dallo Stato per le specializzazioni mediche. Finalmente la Politica prende atto che il problema esiste e si prepara, con buona volontà, a risolverlo. Occorre, ora, una programmazione precisa ed efficace, volta a definire azioni lungo due direttrici: smaltire l’imbuto formativo, aumentando le borse ed evitare, per il futuro, che lo stesso si formi, assicurando ad ogni medico laureato una borsa. I giovani medici ci sono, garantiamo loro la possibilità di specializzarsi e garantiremo un futuro al nostro Servizio Sanitario Nazionale e cure ottimali a tutti i cittadini”.
Il calendario delle prove
Intanto però si pensa all’orientamento. Le iscrizioni ai test saranno aperte dal prossimo 17 giugno sul portale di Universitaly. Il MIUR ha già annunciato di mettere a disposizione dei candidati un test psico attitudinale che sarà costituito da quesiti motivazionali e una simulazione del test di ingresso. Inoltre, sarà predisposto un video sulle attività professionali che riguardano i vari corsi di laurea ad accesso programmato. È già stato comunicato il calendario delle prove.
Le date
Martedì 3 settembre 2019 apriranno le porte al test i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi dentaria erogati in lingua italiana. Mercoledì 4 settembre 2019 sarà la volta dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria; giovedì 5 settembre 2019 ci sarà il test rivolto ai Corsi di laurea magistrale a ciclo unico direttamente finalizzati alla formazione di Architetto, mentre mercoledì 11 settembre 2019 sarà la volta dei corsi di laurea inerenti alle professioni sanitarie. Infine, giovedì 12 settembre 2019 si effettuerà il test dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi dentaria erogati in lingua inglese, mentre per il corso di laurea in Scienze della Formazione primaria il test si svolgerà venerdì 13 settembre 2019 e a conclusione il test per le professioni sanitarie (magistrale) si svolgerà venerdì 25 ottobre 2019.