L’88% degli under 14 usa i social network e oltre il 50% ritocca la propria immagine. A rivelarlo una ricerca dell’Università di Cassino
L’88% degli under 14 usa i social network e oltre il 50% ritocca la propria immagine. Sono sempre di più i giovanissimi che si iscrivono alle varie piattaforme social, nonostante il limite di età sia fissato a 14 anni, in cerca, principalmente di approvazione sociale. I dati emergono da una ricerca effettuata dal dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale coordinata da Simone Digennaro, ricercatore e presidente dei corsi di laurea in Scienze Motorie, su un campione di oltre 2000 ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 13 anni. L’88% degli intervistati, senza grandi differenze tra maschi e femmine, dichiara di usare con regolarità i social network e la percentuale sale al 100% se vengono presi in considerazione soltanto i tredicenni.
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L’identikit dei giovanissimi sui social
Quattro ragazzi su dieci hanno un profilo pubblico, con le relative criticità dal punto di vista della privacy dei minori: “La condivisione di contenuti privati su piattaforme visibili in tutto il mondo, senza il diretto controllo e la supervisione degli adulti, espone il minore a rischi enormi, quali ad esempio cyberbullismo, adescamento online e, più in generale, violazioni della privacy”, spiega il coordinatore della ricerca. Oltre il 50% del campione dichiara di usare più di due ore al giorno l’app di messaggistica WhatsApp, a pari merito con Tik Tok. WhatsApp viene utilizzata da tutti. A seguire, Instagram, Youtube e Snapchat. Di quest’ultima ne fa uso circa il 60% del campione per meno di due ore al giorno con l’intenzione, principalmente, di modificare foto da postare su altri social. Facebook è destinato ad essere abbandonato dalla platea di giovanissimi; idem per Twitter, che vanta una scarsissima attrattività sugli under14. Tra i social meno noti ma in voga in questa fascia di età si rilevano Discord, piattaforma VoIP e di messaggistica istantanea pensata per i gamer, e la piattaforma di live streaming Twitch.
Come usano i social network gli under 14?
Oltre il 50% degli intervistati afferma di aver modificato almeno una volta una foto prima di aver deciso di postarla, di questi oltre il 14% lo fa spesso, mentre quasi il 6% ammette di farlo sempre. Sono le ragazze a dimostrare una maggiore propensione a “correggere” le proprie immagini, il 25,4%, contro il 15,5% dei maschietti, ma possiamo comunque parlare di una tendenza condivisa. Oltre il 50% ammette di utilizzare filtri con lo scopo di migliorare la propria immagine e circa un terzo per osservare come il proprio corpo potrebbe apparire. Ben il 42% vorrebbe essere nella vita reale così come appare nelle foto modificate. “I filtri sono diventati strumenti per operare cambiamenti sul proprio corpo; modificare il proprio aspetto e allinearlo a un’immagine ideale di sé da proiettare all’esterno – afferma Digennaro – Non è un caso, ad esempio, che, alla domanda su come dovrebbe essere il corpo di un tuo coetaneo il 42,5% delle ragazze e il 24,8% dei ragazzi abbiano individuato in un corpo sottopeso il ‘modello idealtipico’. La costante esposizione a ideali di bellezza e di aspetto fisico irraggiungibili creano un forte contrasto tra la percezione del proprio corpo e il modello a cui si aspira. I social concorrono in maniera determinante alla costruzione della reputazione dei giovani e questo appare evidente osservando alcuni trend di utilizzo che mostrano come l’approvazione e il riconoscimento sociale siano al centro delle dinamiche con cui espongono la propria immagine”. In questo senso, è interessante notare che il 50% di loro confessa di rimuovere il proprio tag dalle foto che non incontrano gradimento, un’abitudine per il 50,9% delle ragazze, meno diffusa fra i maschi. Oltre il 50% delle giovani intervistate afferma, inoltre, di inviare le proprie foto agli amici prima di condividerle sui social, mentre sono solo il 30% i ragazzi ad ammettere di farlo. “Possiamo immaginare – spiega il coordinatore della ricerca – che le ragazze subiscano una maggiore pressione dei loro coetanei maschi alla regolazione della propria immagine, oppure che per le prime i social rappresentino un canale preferenziale per farlo, a differenza dei secondi, che potrebbero esprimere quest’esigenza in altro modo”.
Cosa fanno gli under14 sui social network?
“Quello che emerge è un uso piuttosto passivo dei contenuti”, commenta il coordinatore. L’azione tipo compiuta dai giovanissimi presenti sui social è quella di guardare foto e storie di personaggi famosi. Interessante notare due abitudini che caratterizzano le giovanissime: se, da una parte le ragazze, in percentuale maggiore rispetto ai coetanei maschi, trascorrono più tempo a postare e guardare contenuti che riguardano loro stesse, dall’altra sono più attratte da post e video dei gruppi di quanto non lo siano i ragazzi. “Questo atteggiamento potrebbe significare, forse, una ricerca di modelli socioculturali meno stringenti, per difendersi e bilanciare modelli inarrivabili, o anche un alto bisogno di inserimento e approvazione nella propria sfera sociale – conclude il coordinatore – O, ancora, una maggiore propensione a coltivare i legami sociali e una connessione più forte fra mondo dei social e mondo reale. I social sono diventati ormai veri e propri spazi e dispositivi di costruzione della soggettività e come tali vanno considerati e studiati, se non vogliamo ritrovarci a fare i conti con enormi punti ciechi sulla vita dei ragazzi”.