«Passiamo da un incendio all’altro». Questo è il clima interno raccontato da un lavoratore
«È ridicolo. Ho più di 100 milioni di follower e ricevo solo decine di migliaia di impressions». Questo è quanto avrebbe detto il Ceo di Twitter, Elon Musk, stando a diverse fonti. Il giornalista Casey Newton è tornato su una delle vicende più interessanti e dibattute del panorama Big Tech dell’ultimo anno per spiegare su Platformer che un dipendente di Twitter sarebbe stato licenziato dopo aver spiegato a Musk che non ci sono problemi con l’algoritmo e che dunque il calo di attenzione rispetto alle sue continue esternazioni sui social sarebbe dovuto a qualcos’altro. Forse Musk non è più così interessante?
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Elon Musk ha acquisito Twitter nell’autunno del 2022 per 44 miliardi di dollari, dando il via a una rivoluzione interna. In migliaia sono stati licenziati e moltissimi account bannati come quello dell’ex presidente USA Donald Trump (cacciato dopo i fatti di Capitol Hill) sono stati riammessi in nome del diritto al free speech, tanto caro all’imprenditore sudafricano. Secondo le sue ultime dichiarazioni, Musk lavora 120 ore a settimane e dedica moltissimo del suo tempo a risollevare le sorti di Twitter. Sulla piattaforma è molto attivo e negli scorsi giorni aveva deciso di rendere privato il proprio account.
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Come ha spiegato Newton, lo ha fatto per capire se avrebbe avuto o meno una crescita nell’engagement, ovvero nel coinvolgimento dei suoi oltre 100 milioni di follower. Nulla di tutto questo. Prima di essere licenziato, l’ingegnere gli ha mostrato che, dati alla mano, non esiste un problema all’algoritmo che invece diversi account di estrema destra avrebbero segnalato a Musk (anche loro preoccupati da numeri in calo). Ciò significherebbe che, semplicemente, quel che dice Musk è meno interessante rispetto a un anno fa? Da più di un mese Twitter ha reso visibile, sotto a ciascun posto, il dato sulle visualizzazioni di ciascun tweet.
La notizia di un licenziamento va inserita in un quadro generale di Big Tech che stanno mandando a casa persone in massa. Tuttavia il caso specifico conferma un clima interno non particolarmente tranquillo. «Non abbiamo visto molto in termini di strategia a lungo termine – le parole di un dipendente riportate da Newton -. La maggior parte del nostro tempo è dedicata a tre aree principali: spegnere gli incendi, per lo più causati dal licenziamento delle persone sbagliate […], svolgere compiti impossibili e migliorare l’efficienza senza chiare linee guida su quali siano i risultati finali attesi. Dal mio punto di vista, passiamo da un incendio all’altro».