Dalla prima tappa a oggi: su StartupItalia abbiamo seguito la pedalata dei due attivisti ciclisti che hanno percorso 6000 km, da da San Francisco a Key West, con 25.000 metri di dislivello, per sensibilizzarci sull’impatto ambientale dell’uso della plastica monouso
Il diario di viaggio di Pietro Franzese ed Emiliano Fava, 2 Italians across the US, ha attraversato l’America da San Francisco a Key West passando per 8 stati: California, Arizona, New Mexico, Texas, Louisiana, Mississipi, Alabama, Florida. I due ciclisti, con la passione per la bicicletta e per l’ambiente, hanno pedalato per 45 giorni alla scoperta dell’America. Abbiamo ripercorso le tappe salienti dell’impresa, patrocinata dal comune di Milano, che ha voluto sostenere, attraverso una raccolta fondi tramite la piattaforma GoFundMe, l’associazione “Plastic Free”.
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In viaggio per l’America
20 marzo 2023: «Ma quindi gli USA sono pieni di plastica? Questo viaggio da San Francisco a Key West non é stato solo un viaggio in bicicletta. Insieme ad @emilianofava oltre a macinare chilometri abbiamo documentato l’uso della plastica monouso mentre viaggiavamo come referenti di @plasticfreeit, una ONLUS italiana che da anni pulisce spiagge, aree pubbliche e insegna alle nuove generazioni l’importanza di riciclare ed usare meno plastica. Dire se uno stato è più o meno inquinato da plastica non è il nostro mestiere e rischieremmo di parlare solo secondo la nostra percezione. Personalmente sono partito prevenuto sul fatto che gli USA usassero molta più plastica rispetto all’Italia e che le loro strade fossero molto più inquinate delle nostre. Per alcune cose ho avuto ragione mentre per altre sono stato clamorosamente smentito. In generale sono rimasto molto sorpreso di queste cose: 1) La California è anni avanti luce sul tema della plastica (rispetto agli altri stati ma purtroppo anche all’Italia), davvero in moltissimi usano le borracce e la possibilità di fare refil non solo è ovunque ma è anche incentivata. Ai bordi delle strada poi i rifiuti e le sigarette sono inesistenti, si contano sulle dita di una mano; 2) Non mi aspettavo la totale assenza di mozziconi di sigarette sui marciapiedi, nelle spiagge, nei parchi o in generale ovunque negli States. Ottimo perchè noi in Italia siamo invasi dai mozziconi per terra, fateci caso; 3) Si usa moltissima plastica come buste della spesa, “cup” usa e getta ai fast food, cannucce e in generale c’è tantissimo packaging. La nota più dolente del viaggio forse; 4) Ai lati delle strade ci sono molti meno rifiuti plastici rispetto che in Italia. Ci sono molto spesso cartelli che indicano l’importo della multa per chi inquina (anche fino a 3.000$ in alcune contee). E qui se ti beccano stai sicuro che paghi; 5) Non esiste la raccolta differenziata e solo in alcune case abbiamo visto che veniva separata la plastica da tutti (si esatto, tutti) i rifiuti»
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17 marzo 2023: «Key West, il punto più a sud degli Stati Uniti continentali. Ho tante cose per la testa, ma ho bisogno di rifiatare per godermi tutte le emozioni che ho vissuto per arrivare fino a qui. Per me è una grande soddisfazione avercela fatta soprattutto per esserci arrivato in un giorno da Miami Beach in un’infinita pedalata di 280km. La degna conclusione di questo coast to coast di 6.000km, un trip mentale e finisco attraverso tutti gli USA»
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12 marzo 2023: «Si aggiunge poi la fatica: ieri tappa da 150km oggi 130km tanto che ormai mi sembra la normalità fare così tanti chilometri. Il fisico rifiata ma la testa no e questo aumenta il senso di confusione e di ansia generale per la fine di questo viaggio. La cosa che mi rincuora in questi giorni è poter pedalare nel verde. Un verde intenso, vivo e dalle mille tonalità. La Florida (di nome e di fatto) mi sta letteralmente coccolando tra i suoi prati verdi, i cavalli che mi guardano passare e i tunnel di querce che sporgono sulla strada lasciando penzolare i Licheni come mani tese ad incoraggiarci. La fine del viaggio è sempre più vicina, ma sembra non arrivare mai…»
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1 marzo 2023: «Arrivato a New Orleans su una bellissima ciclabile lunga 15km al tramonto. Questo break lontano dal casino e dal traffico che siamo abituati ad avere di fianco mi ha fatto ricordare alla strada fatta qui in Louisiana e la bellezza dei suoi abitanti. Dal contrasto degli impianti di raffinazione con davanti campi coltivati ai ponti giganteschi sul Mississipi. Dalle paludi di Atchafalaya alle rotaie che si perdono in mezzo alla giungla. Ma anche la gentilezza delle persone, con un passaggio inaspettato per ritornare a Lafayette e una cassiera del McDonald che dal niente mi regala una bevanda energetica dopo aver saputo del mio viaggio. Occorre fermarsi un attimo per assaporare tutti questi momenti. E oggi ci voleva proprio una giornata OFF qui a New Orleans. Per ricaricare le batterie (letteralmente), archiviare i ricordi di tutto quello che sta succedendo (anche questo letteralmente) e per riposare il cervello. Stiamo pedalando tanto e vivendo molte cose… siamo ad un passo dalla meta. La voglia di arrivare è tanta ma ci vuole pazienza ed aspettare. Più di 4.000km fatti, ora ne mancano circa altri 1.600 fino alla fine di questo coast to coast»
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22 febbraio 2023: «Ho dato un nome alla mia bicicletta, da oggi la chiamerò “ACRO”. In greco significa “punto estremo” oppure “punto più alto” e gli ho dato questo nome quando sono arrivato nella città di El Paso che, come suggerisce anche il nome, è stato il punto più alto che abbiamo raggiunto in questo viaggio. La parola ACRO è anche poi contenuta nel nome di questo progetto che è 2italiansACROsstheUS. Insomma penso sia calzante e a me piace! Che ne dite? Siamo in Texas e siamo a metà strada del nostro viaggio da San Francisco a Miami. I panorami stanno cambiando a poco a poco e la stanchezza inizia a farsi sentire. Però di una cosa sono certo: questa Revolt Advanced 1 che sto pedalando ormai da più di un anno mi sta dando solo grandi soddisfazioni! Ci ho fatto un po’ di tutto: dal Tuscany Trail a uscite in città su ciclabili ed ora un lungo viaggio! Non so se é la bici perfetta, ma sicuro è un mezzo eccezionale e adatto a me ed è anche per questo che ho voluto darle un nome. Il coast to coast non è ancora finito però: ora puntiamo al mare dei Caraibi a Houston che seguiremo fino alla nostra meta finale, Miami»
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23 gennaio 2023: «Così siamo partiti. Lasciate a casa le incertezze, la paura e il continuo ronzio in testa che ti dice “ma chi te lo fa fare” I primi 400km sono un misto di emozioni che vanno dal punto panoramico sul Golden Gate, alla strada costiera della Highway One che ti toglie il fiato, al clima che non si capisce se fa caldo o freddo, al dover accettare di fare una deviazione non prevista e perdersi il Big Sur, una delle parti più belle della Costa Californiana. Lo ammetto ero un po’ giù di morale ma poi ieri la sorpresa: la deviazione nella Salinas Valley è stata bellissima con colline tipo sfondo di Windows XP, vigneti a perdita d’occhio e campi coltivati di un verde intenso. Il tutto con lo sfondo del lato opposto del Big Sur dove saremmo dovuti essere (con anche uno spruzzo di neve). Come al solito il viaggio ti sorprende e se accetti tutto quello che può capitarti allora lui ti sorriderà. Però siamo ancora all’inizio: testa concentrata, mani sul manubrio e piedi sui pedali. La strada per Miami è ancora lunga 🇺🇸»