La startup sviluppa pelle animale coltivata in laboratorio
VitroLabs, startup biotech californiana che sta mettendo a punto il primo materiale altrernativo alla pelle tradizionale da cellule animali coltivate in laboratorio, ha appena chiuso un round di Serie A da 46 milioni di dollari. La società di gestione di Fondi di investimento alternativi specializzata in Venture capital fondata da Angelo Moratti e Paolo Gualdani è stato l’unico fondo italiano ad accedere e concludere con successo il round. “Crediamo fortemente nelle potenzialità di VitroLabs, confermate anche dalla presenza di altri investitori e partner industriali di assoluta eccellenza. Abbiamo voluto questo investimento perchè crediamo nella mission dell’azienda e nella soluzione tecnologia che sta sviluppando, che rappresenta un cambio epocale per le filiere produttive di svariati settori, a partire da quello del lusso, oltre che un notevole contributo per la salvaguardia del pianeta e degli animali. Supporteremo VitroLabs nella costruzione di sinergie con i più grandi ed importanti player del mondo del lusso, del fashion e del design italiani’, ha spiegato Paolo Gualdani, co-fondatore e ceo di Mip Sgr.
Il round è stato guidato da Agronomics e hanno partecipato anche altri fondi come Invest FWD di Bestseller, il gruppo Kering, Khosla Ventures, l’attore e ambientalista Leonardo DiCaprio, New Agrarian e Regeneration.VC. Inoltre, Kering ha confermato la partnership con VitroLabs al fine di sostenere i test qualità del prodotto, la concia e la finitura. La missione di VitroLabs è quella di creare materiali di altissima qualità che soddisfino gli standard dell’alta moda, abbattendo l’impatto ambientale e promuovendo il benessere degli animali.
La pelle sostenibile di Vitrolab
L’islandese Ingvar Helgason, Ceo di Vitrolab non è uno scienziato, ma viene dalla moda. Nel 2016 a San Francisco, nel fulcro mondiale dell’innovazione, ha fondato VitroLabs, oggi tra le aziende di punta nella fabbricazione in laboratorio della pelle. “In una fase in cui l’impegno ambientale è più che mai importante – afferma Ingvar Helgason – le società biotech hanno l’opportunità di guidare il cambiamento, lavorando a fianco degli artigiani che sono la pietra miliare dell’industria pellettiera, un business da 400 miliardi di dollari. Il lancio della prima pelle coltivata è una pietra miliare nella costruzione di un futuro più sostenibile”.
“L’innovazione sostenibile e la ricerca attiva di materiali alternativi sono tra i pilastri delle nostre strategie – aggiunge Marie-Claire Daveu, chief sustainability and institutional affairs officer di Kering -. Siamo molto interessati alle potenzialità dei biomateriali come quelli di Vitrolabs”.
La società ha sede a Milpitas ed è unica nel suo genere nello sviluppo della pelle coltivata su larga scala. Lo scorso autunno VitroLabs si è trasferita in un nuovo quartier generale di circa 5mila metri quadri. I 46 milioni raccolti serviranno per uno sviluppo a 360 gradi, a livello produttivo e scientifico.