Dopo Parigi, anche un’altra importante capitale europea dice addio a un segmento di spicco della micromobilità elettrica e sostenibile: Madrid. Il motivo è lo stesso che aveva indotto i parigini a bandire le startup dello sharing attraverso un referendum: sono troppi, troppo pericolosi e l’utenza che li guida oltre a essere spericolata è anche maleducata, rendendo la vita impossibile ad automobilisti e pedoni, con monopattini abbandonati qua e là dopo l’uso.
Le startup dei monopattini in sharing che lasceranno Madrid
Il sindaco della capitale spagnola José Luis Martínez-Almeida ha fatto sapere che vuole procedere rapidamente per riuscire a bandire almeno seimila monopattini prima della fine dell’estate. Per questo ha iniziato la procedura per la revoca delle licenze a Lime, Dott e Tier Mobility.
Le startup di sharing che noleggiano altri mezzi (come bici e scooter) potranno rimanere ma dovranno dislocare le loro flotte di monopattini al di fuori della città spagnola. Si conclude così l’esperimento di Madrid nel settore della micromobilità elettrica: le licenze, dalla durata triennale, erano state rilasciate solo lo scorso anno.
Nel riportare la questione, la stampa spagnola sottolinea come Lime e Dott si fossero spese promettendo di tenere corsi gratuiti di guida per gli abitanti della città che, però, non si sarebbero mai svolti. Potranno invece continuare a circolare i monopattini privati, nel pieno rispetto delle norme del codice della strada spagnolo e delle regole comunali aggiunte al fine di integrarlo e irrigidire la disciplina.