Nelle ultime ore si è tornati a parlare dell’imminente stop in Italia per gli Euro 5: la Lega ha infatti presentato un emendamento al decreto Infrastrutture per prorogare di un anno l’entrata in vigore di questo stop che scatterà dal prossimo autunno. «Siamo al lavoro per annullare il blocco delle auto con motore Euro 5 diesel», sono le parole del ministro Salvini che ha definito la misura che sta per interessare oltre 1 milione di veicoli come «una delle follie della Commissione von der Leyen». Facciamo il quadro della situazione per capire come siamo arrivati fin qui e quali sono le date e i luoghi da tenere in considerazione.
Perché in Italia sta per entrare in vigore lo stop degli Euro 5?
Anzitutto lo stop non riguarda tutta l’Italia, ma soltanto quattro Regioni del nord: sono Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. In questa area del Paese i livelli di inquinamento atmosferico hanno allarmato politica e cittadini negli ultimi anni. A causa del superamento periodico dei limiti la Corte di Giustizia Europea aveva condannato nel 2022 l’Italia: all’epoca, col governo Draghi, si chiese ai Governatori di aggiornare i piani per la qualità dell’aria. La conseguenza più evidente di quella situazione è stata la scelta di stabilire lo stop agli Euro 5.

Da quando entra in vigore lo stop per gli Euro 5?
Posto che non si tratta di un divieto per tutta l’Italia, il divieto di circolazione in determinate zone entrerà in vigore dal primo ottobre 2025. Lo stop riguarderebbe in alcuni casi soltanto i mesi invernali, circostanza che comunque renderebbe difficile per i possessori di questi veicoli di mantenere l’auto soltanto per la bella stagione.
Euro 5, dove non potranno circolare
Ciascuna delle quattro Regioni coinvolte imporrà limiti specifici, ma in generale il divieto di circolazione per gli Euro 5 interesserà i giorni feriali. Come si legge sulla stampa di settore sarà possibile guidare da lunedì a venerdì soltanto nel caso in cui si abbia a bordo un dispositivo GPS che registri i km percorsi consentendo così di non sforare un tetto prestabilito.
In Lombardia, per esempio, non potranno circolare gli Euro 5 nei giorni feriali dalle 7:30 alle 19:30 nei comuni di Fascia 1 e di Fascia 2. E lo stop è permanente, tutto l’anno. Si tratta delle città capoluogo di provincia e aree limitrofe oltre che dei comuni con oltre 30mila abitanti. La soglia minima dei 30mila abitanti vale anche per Piemonte ed Emilia Romagna: nei comuni che la superano non sarà possibile circolare tutto l’anno (in Emilia Romagna) e nei mesi invernali (in Piemonte). In Veneto invece si è scelto per il blocco totale 24 ore su 24, tutto l’anno.
Riguardo all’emendamento della Lega bisognerà attendere il 19 luglio per capire se l’emendamento inserito nel decreto approvato a maggio consentirà o meno la proroga di un anno.