In Piemonte stanno sviluppando un progetto innovativo, chiamato Pitagora, per monitorare le acque del Lago D’Orta e del Lago Maggiore. Una piattaforma che acquisirà, gestirà e organizzerà dati meteo-idrologici, chimici e biologici.
In Piemonte stanno sviluppando un progetto innovativo, chiamato Pitagora, per monitorare le acque dei laghi. Una piattaforma interamente basata su tecnologie ICT che acquisirà, gestirà e organizzerà dati meteo-idrologici, chimici e biologici rilevati nelle acque del Lago Maggiore e del Lago D’Orta. Si potranno così conoscere in maniera più approfondita fattori come il pH delle acque, l’altezza idrometrica, le precipitazioni.
L’acquisizione dei dati
La prima fase è dedicata all’acquisizione dei dati che avverrà tramite degli smart objects. Si tratta di boe e sensori alimentati da fonti di energia rinnovabile e ingegnerizzati per acquisire i dati in un ambiente acquatico complesso come quello lacustre. Questi oggetti, in una logica IoT, sono collegati in rete per la trasmissione dei valori rilevati. Per migliorarne efficienza e fattibilità è stata realizzata un’infrastruttura di rete a banda larga che, grazie a Pitagora, copre oggi il perimetro del lago.
«La validazione dei dati, la loro leggibilità e la loro disponibilità in tempo reale hanno rappresentato per il team di Pitagora un’importante sfida tecnologica» Spiega Marco De Bellis, AD di Ecube, società capofila del progetto «Per quanto concerne Pitagora possiamo parlare di Big&Fast data. I dati rilevati non sono soltanto disponibili in modo continuativo e in tempo reale; la piattaforma li rende anche persistenti creando così un ampio dataset in grado di essere utilizzato in maniera predittiva per gestire e prevenire situazioni future».
La condivisione dei dati (anche per smartwatch)
I valori rilevati, oltre a confluire nella SmartDataNet Platform della Regione Piemonte, verranno infatti condivisi tramite due applicazioni mobili. Questa “doppio” canale di comunicazione è stato studiato per rispondere a pubblici diversi: un’app è pensata per i cittadini, i turisti e gli amministratori pubblici, l’altra è destinata agli addetti ai lavori. Ma non è finita qui. Verrà sviluppata anche una soluzione per dispositivi wearable (come gli smartwatch). Tutto questo con l’obiettivo di fornire e di condividere sia informazioni utili per attuare iniziative di corretta gestione della risorsa idrica e sia informazioni di carattere ecologico ed ambientale, di interesse per le iniziative turistico-ricreative.
«I dati rappresentano oggi l’asset più importante in possesso delle organizzazioni e dei singoli individui» dice De Bellis «L’obiettivo è quello di poter generare/acquisire informazioni per poi condividerle con la comunità in modo da sostenere comportamenti consapevoli e decisioni strategiche. E la filosofia open data che caratterizza la SmartDataNet Platform rappresenta per Pitagora un naturale canale di condivisione dei dati acquisiti».
I protagonisti del progetto Pitagora
Il progetto vede impegnate quattro PMI piemontesi e tre centri di ricerca: il CNR ISE di Pallanza, l’Università del Piemonte Orientale e il CSP, organismo di ricerca sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. È finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito di un bando per attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che mirino a sostenere la creazione di servizi innovativi focalizzati sulle tecnologie ICT.