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Si è tenuto oggi l’investor day. Fondazione Social Venture GDA ha investito 40 e 25 mila euro in equity in Veinshow Medtech e Beltmap
Si è tenuto questo pomeriggio l’Investor Day di Get it!, promosso dalla Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, advisor e investitore, nato dal programma intersettoriale Cariplo Social Innovation di Fondazione Cariplo con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’impact investing in Italia.
L’Investor Day di Get it!
Protagoniste della giornata 10 startup a impatto che i lettori di Impact ben conoscono, visto che sono state selezionate nell’ambito delle prime due Call For Impact di Get it!, nelle aree Welfare, Health & Wellness e Turismo Sostenibile/Accessibile e Valorizzazione del Patrimonio Culturale, in partnership con Cariplo Factory. L’Investor Day ha visto il coinvolgimento di oltre 30 potenziali imprenditori sociali e 45 investitori italiani e internazionali – tra cui Fondazione Gulbenkian e Doen Foundation.
Immagini della passata edizione, ante Dpcm
Al termine della pitch session, degli incontri “one to one” tra stratup e investitiori e dell’impact investing team della Fondazione, sono state annunciate le “Best Start-up For Impact”, che beneficeranno di un investimento in equity da parte della Fondazione e del rispettivo valore di 40.000 euro – per la prima classificata – e 25.000 euro – per la seconda classificata – in una logica di impact investing.
Le due vincitrici
Vecchia conoscenza dei lettori di questo canale anche le due startup vincitrici: Veinshow Medtech e Beltmap, che StartupItalia aveva seguito lungo il loro percorso di incubazione/accelarazione/mentorship del programma Get it!
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Veinshow Medtech: produce il dispositivo medico brevettato Veinshow, che facilita l’identificazione del sistema venoso nel braccio di un soggetto, attraverso una visione realistica del reticolo venoso. L’obiettivo del dispositivo è quello di ridurre i tentativi di agopuntura per effettuare un prelievo di sangue e fissare una cannula in modo facile, sicuro e indolore. Veinshow è pensato e disegnato per i bambini, in quanto far loro un prelievo di sangue, oltre che molto difficile, può implicare un certo spreco di risorse. Un insegnamento prezioso che il dottor Raed Selmi e la dottoressa Amal Selmi hanno imparato lavorando molti anni come pediatra e che lo ha portato a brevettare questo inusuale apparecchio medico. “Da un lato c’è un apparecchio dotato di un sistema d’illuminazione ad ampio spettro, un laccio emostatico controllato e sensori che permettono di rilevare i parametri vitali in tempo reale. Dall’altro c’è un oggetto simile ad un giocattolo che produce luci ed emette suoni così da attirare l’attenzione del piccolo paziente, distrarlo e permettere al medico di effettuare il prelievo senza problemi – ha raccontato il dottor Read Selmi.
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Beltmap: il Google Maps per le persone non vedenti e ipovedenti. Composto da una cintura dedicata e da una app per smartphone, la soluzione consente alle persone di orientarsi in qualsiasi luogo attraverso il solo uso di vibrazioni, lasciando liberi l’udito e le mani. Se le mappe di Google danno indicazioni precise sulla direzione, ma riferiscono soltanto se svoltare a sinistra o a desta, Beltmap fornisce informazioni esatte proprio nel momento in cui si deve cambiare direzione. “Altro problema sostanziale per un ipovedente o non vedente è rappresentato dal fatto che, seguendo l’audio-guida di Google, l’utente si debba concentrare sulle informazioni fornite dal motore di ricerca, prestando meno attenzione, invece, ai rumori provenienti dall’esterno, per lui essenziali. Beltmap, avvalendosi di vibrazioni, non implica la necessità di udire messaggi, permettendo di potersi concentrare sui rumori esterni” – ha spiegato il founder di Beltmap, Francesco Volpi.
“L’Investor Day di oggi, ha un significato particolare per la nostra Fondazione, non solo perché è il primo – ha dichiarato Marco Gerevini, Membro del CdA della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore. “Rappresenta il risultato di un “Percorso di Valore” adeguatamente strutturato con un approccio taylo made, per offrire competenze, strumenti di capacity building e capitale paziente all’ecosistema delle start-up a vocazione sociale. In Italia, infatti, esiste un tessuto di imprese sociali, che potrebbero raggiungere la sostenibilità economica, esprimendo il proprio potenziale innovativo per rispondere alle principali sfide sociali, ambientali e culturali, in modo capillare; tuttavia, in molti casi, tali start-up si trovano in una fase troppo prematura per intercettare l’offerta di capitale degli investitori a impatto. Il più delle volte posso affidarsi solo ai Fondi “seed” – esigui per numero e disponibilità di risorse – o alla ristretta platea composta dalle cosiddette “3 F”: Family, Friends and Fools. Per questa ragione, l’attività di advisory e investimento della Fondazione adotta un approccio integrato tra la promozione dell’impact investing e lo sviluppo delle condizioni ideali per favorire l’innovazione sociale. Dalla volontà di concretizzare questa vision, nasce il programma Get it!, che consente alla Fondazione di intercettare su base nazionale idee e start-up capaci di offrire soluzioni innovative in settori specifici: ambiente, cultura, salute, welfare, turismo, food e smart cities; le principali aree delle 5 Call For Impact del programma”.
Le 10 startup dell’Investor Day di Get it!
ArtMate: mira a rendere l’arte universalmente accessibile attraverso la ricostruzione di percorsi espositivi per immagini e l’utilizzo di tecnologie Reality Capture per permettere l’esplorazione virtuale. Questo modo innovativo di documentare l’arte, diventa lo strumento per alimentare un ecosistema di guide che possano raccontare le storie nascoste di ogni capolavoro.
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Cocovan: una start-up innovativa che mira a diffondere un modello di turismo sostenibile attraverso la vendita di pacchetti viaggio esperienziali in camper e van verso eventi en plein air di particolare interesse artistico, culturale o sportivo. Attraverso la piattaforma online, i privati possono prenotare camper e van in autonomia direttamente da società di noleggio accreditate.
eArs: realizza professionalmente pillole audio da un minuto per orientarsi nella comprensione dell’opera d’arte e per scoprire la storia che c’è dietro ogni capolavoro. L’obiettivo è quello di rendere la cultura accessibile a un pubblico sempre più ampio e diversificato, attraverso un approccio adatto a diverse tipologie di visitatori e con un focus sui meno esperti.
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iGreengo: una start-up che favorisce la riqualificazione, in chiave turistica, del patrimonio immobiliare degradato e/o abbandonato e dall’elevato valore culturale, paesaggistico e ricreativo inespresso. Con il supporto di un gioco online, ogni persona potrà proporre soluzioni innovative che, una volta attuate, saranno in grado di generare impatti sociali e ambientali positivi.
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Never Give Up: onlus attiva nel campo dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, intende sviluppare il progetto NEVER GIVE UP Houses, una rete di strutture sul territorio che ambiscono a cambiare l’approccio a questi disturbi. Le NEVER GIVE UP Houses offriranno servizi di trattamento (ambulatoriale, semi-residenziale e residenziale), post-trattamento, formazione e ricerca.
TrackAbility: mira a risolvere le difficoltà riscontrate dal personale delle strutture ricettive ed extra-alberghiere nell’accoglienza di ospiti disabili che hanno esigenze particolari di viaggio, attraverso corsi di formazione mirati. L’HELPmate indentifica e verifica I’accessibilità dei servizi offerti e garantisce un’accoglienza adeguata anche a ospiti con esigenze sensoriali e intellettive.
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Tripmetoo: “turismo per la diversità umana” offre esperienze inclusive attraverso un sistema tecnologico integrato, che profila i viaggiatori acquisendo informazioni su gusti personali ed esigenze speciali. Suggerisce proposte modulabili su misura, fornendo informazioni dettagliate sulla fruibilità dei servizi turistici. Crea un sistema non standardizzato e incentrato sulla persona “reale”.
Ulisse: la community di viaggiatori non udenti che ha accesso a un turismo esperienziale di qualità. Grazie a una piattaforma online, la community è in grado di acquistare pacchetti viaggio tailor-made (Holiday Bundles), mettersi in contatto con una rete di local friends selezionati e guide segnanti (Local Experience), condividere informazioni sulle destinazioni deaf-friendly (Travel Diary) e imparare a praticare l’International Signs (Learn to Travel).