Il popolarissimo (anche in Italia) chef britannico, da sempre contro il cibo a rischio, davanti al Parlamento: “Ce l’abbiamo fatta!”. Giusto due mesi fa il lancio di un’app per scoprire quante zollette equivalenti ci sono nelle confezioni
“Ce l’abbiamo fatta, ci siamo riusciti!”. Con una esultanza finita poi su tutti i social network il popolarissimo chef televisivo britannico Jamie Oliver ha salutato l’arrivo della nuova tassa sulle bibite zuccherate introdotta dal governo conservatore del Regno Unito guidato da David Cameron. Con un video che lo ritrae di fronte al parlamento di Westminster e che è stato prontamente pubblicato su Facebook e reso disponibile a centinaia di migliaia di suoi follower, Oliver, molto famoso anche in Italia, ha quindi esclamato: “Ce l’abbiamo fatta, ci siamo riusciti!”.
Lo chef promotore
Lo chef era stato proprio fra i principali promotori della tassa, presentata dal ministro dell’Economia George Osborbe con la legge finanziaria e con la quale ora l’esecutivo punta a raccogliere almeno 530 milioni di sterline (circa 675 milioni di euro al cambio attuale) per la promozione delle attività sportive fra i giovani e nelle scuole. Oliver da anni cerca di introdurre nel Regno Unito un’alimentazione più sana e bilanciata, prendendo spesso spunto dalla cucina mediterranea in generale e da quella italiana nello specifico. Di qui la sua lotta contro gli snack ipercalorici, contro i fast food e in ultimo anche contro le bibite zuccherate.
La tassa anti obesità
La tassa anti zucchero era stata richiesta a gran voce nei mesi scorsi dalle autorità sanitarie per contrastare l’obesità infantile e giovanile ed era stata annunciata dal cancelliere dello Scacchiere (ministro dell’Economia), George Osborne, presentando la legge finanziaria in parlamento a Westminster. Con la finanziaria sarà innalzata anche la tassa sul tabacco (un aumento del 2% sulle sigarette e del 3% sul tabacco sfuso) mentre è stata congelata la tassa sulla benzina.
L’app Sugar smart e il codice a barre
Ma la battaglia anti zucchero viene da lontano. Poco tempo fa, realizzata proprio dal ministero della Salute inglese, era apparsa l’app Sugar smart app (prima applicazione ad avere questo compito), sviluppata per aumentare la consapevolezza dei genitori riguardo all’eccessivo consumo di zucchero da parte dei bambini. Il funzionamento è semplice. Scaricabile gratuitamente da Google Play o da App Store, Sugar smart app consente di scansionare i codice a barre di oltre 75.000 prodotti, e in questo modo di conoscere immediatamente i grammi o le equivalenti zollette di zucchero presenti. Del resto l’eccessivo consumo di zuccheri aggiunti tra i bambini di età compresa tra 4 e 10 anni, è allarmante: in un anno ne ingeriscono ben 22 kg, più del peso medio di un bimbo di 5 anni. Il che tradotto fa all’circa 5.500 zollette. Una enormità. Sugar smart app invece fa capire subito quanto zucchero si sta ingerendo. E, volendo, si interviene.
In una lattina ben 9 zollette!
Anche perché ad esempio pochi sanno che in una lattina di bibita gassata sono contenute la bellezza di 9 zollette di zucchero, in una barretta di cioccolato 6, in un succo di frutta in cartone 5. Non solo: troppo zucchero lo troviamo anche in alimenti apparentemente sani come gli yogurt o i cereali da colazione. Il risultato è che, senza farci troppo caso, i bambini finiscono per mangiare quantità di zucchero 3 volte maggiore rispetto ai limiti giornalieri consigliati, che dovrebbero essere di 19 grammi da 4 a 6 anni di età, 24 grammi da 7 a 10 anni, 30 grammi oltre gli 11 anni.