Greenpeace ha pubblicato un bellissimo video per la campagna #SaveTheArctic. Il segreto? Tornare bambini per guardare il mondo con occhi diversi e ricordare di essere stati, una volta, dei piccoli esploratori.
La curiosità è cio che ci spinge a superare ogni apparente difficoltà e a trovare le risposte a quelle domande che ci sembrano dei vicoli ciechi. Da bambini, poi, è ancora più facile. Basta usare l’immaginazione per trovarsi in qualunque luogo e in qualunque tempo. Non ci credete? Guardate questo piccolo video.
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The Little Explorer
La piccola esploratrice è immersa in un mondo tutto suo che noi vediamo grazie al filtro dei suoi occhi e alla potenza delle immagini che ha creato. Così un pezzo di cartone diventa un casco e una stella da principessa si trasforma in un distintivo o in una medaglia al valore. Una volta finito di indossare il giusto equipaggiamento è facile ritrovarsi nelle profondità sottomarine per iniziare a esplorare.
Il video è stato realizzato da Greenpeace e mostra la natura attraverso il filtro dell’infanzia dove tutto è meraviglia.
Quello rappresentato è, del resto, un ambiente specifico. Si tratta di un ecosistema che ricorda il Mar Glaciale Artico, che sta lentamente mutando la sua essenza per colpa del riscaldamento globale e delle azioni sconsiderate dell’uomo.
Sono mutamenti che stanno modificando per sempre gli equilibri naturali e che vanno a colpire moltissime specie animali: dalle meduse alle balene, dagli squali alle foche. Un mondo che, da bambini, come accade alla protagonista del corto, ci ha fatto dire “wow” e che oggi ha bisogno anche del nostro aiuto per essere salvato.
Un sogno che diventa incubo
Ed è proprio l’inquietudine che genera il finale del video a turbarci. La realtà, quella più cruda e diretta, cancella ogni forma d’immaginazione, in un batter d’occhio, risucchiando ogni tipo di magia. Anche la più innocente.
Per far sì che questa oscurità non si completi del tutto è necessario fare qualcosa immediatamente. Ad esempio si può firmare la petizione della campagna #SaveTheArctic che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno della pesca distruttiva e indiscriminata.Un fenomeno i cui danni, ad esempio, sono causati dalle reti a strascico e che si va a sommare ad altre azioni devastanti come le trivellazioni indiscriminate.
Come impedire tutto ciò
Oltre a sostenere Greenpeace si può fare una donazione al WWF (World Wildlife Fund), l’organizzazione che lavora anche per proteggere la biodiversità nella regione artica oltre ad adoperarsi, ogni giorno, per fermare i cambiamenti climatici: «Solo agendo insieme possiamo essere in grado di garantire un futuro in cui i bambini non si limiteranno a sognare l’Artico ma potranno, per davvero, esplorarlo». Facciamolo.