Simile a una cyclette, lava i panni senza elettricità: per risparmiare sfrutta la nostra attività fisica, permettendoci di bruciare calorie. L’energia può anche essere immagazzinata nella batteria, alloggiata nella ruota posteriore, per avviare il lavaggio in un secondo momento.
Dalla Cina, e più precisamente dalla Dalian Nationalities University, arriva una lavatrice sostenibile del tutto simile a una cyclette. Anzi, è una vera e propria cyclette. E in questa intuizione sta il suo punto di forza. Un team di giovani designer ha pensato infatti di unire, in un solo elettrodomestico, una macchina per lavare i vestiti e un attrezzo per il fitness. Nasce così la Bike Washing Machine, una lavatrice sostenibile in grado di generare l’energia elettrica utile a lavare i panni dalle nostre pedalate.
Più energia a disposizione, ad impatto zero
L’idea di utilizzare l’energia prodotta dal movimento umano per creare energia pulita e totalmente riciclabile è stata spesso applicata in diversi campi. Quella dell’eco-lavatrice ideata dallo studente cinese Li Huan è certamente una soluzione intelligente, sia dal punto di vista tecnologico che del design. Il suo stesso ideatore la presenta come «un vero e proprio oggetto di design», che offre il vantaggio di contenere notevolmente gli spazi del nostro vivere quotidiano. «Con la Bike Washing Machine – fa sapere – sono sufficienti venti minuti per fare il bucato e tenersi in forma»
L’innovativo elettrodomestico, infatti, è dotato di una sorta di ruota anteriore che agisce da cestello. Lì andranno inseriti i panni sporchi e, una volta chiuso, si potrà salire in sella e pedalare. Sfruttando solamente l’energia del proprio corpo, verrà fatto girare il cestello. Così facendo, la Bike Washing Machine potrà terminare il suo lavaggio, proprio come farebbe una macchina tradizionale.
Tenersi in forma con un occhio al portafoglio
Niente di più semplice quindi: fare le faccende di casa bruciando calorie in eccesso e, allo stesso tempo, fare del bene all’ambiente e alle proprie tasche. Tutto grazie a un unico dispositivo. «Quando si pedala sulla Bike Washing Machine, il movimento di pedalata produce l’energia che va ad azionare e fa ruotare il tamburo della lavatrice», spiega Li Huan.
L’energia elettrica prodotta, oltre ad attivare l’elettrodomestico, viene immagazzinata per l’uso futuro.
Per avviare il lavaggio in un secondo momento, sarà sufficiente utilizzare l’energia stoccata nella batteria, alloggiata nella ruota. Un comodo display ci indicherà il livello di carica, per capire se potremo procedere con il lavaggio green dei capi di abbigliamento o saremo costretti a salire di nuovo in sella. Ecco perché Huan parla di due benefici fondamentali derivanti dall’utilizzo dell’eco-lavatrice: «Il risparmio dello spazio è garantito, perché si hanno due elettrodomestici in uno», sottolinea. «E poi c’è anche il risparmio energetico, che si traduce nell’abbattimento dei consumi».
Per una vita sana e “pulita”
Risparmiare spazio, energia e soldi. E inoltre, incoraggiare uno stile di vita sano. Sono questi i maggiori vantaggi promessi dalla Bike Washing Machine. Una lavatrice tradizionale infatti, consuma mediamente il 13% dell’energia totale mensile fatturata in bolletta. Eliminare drasticamente questa quota di chilowattora potrebbe avere un considerevole impatto positivo sulle spese familiari. Niente più costosi abbonamenti in palestra poi.
L’acquisto di un simile elettrodomestico di ecodesign, nelle intenzioni del suo ideatore, ci spingerebbe a fare attività fisica regolarmente, con conseguente beneficio per il nostro organismo. E per l’ambiente. La lavatrice sostenibile, attualmente solo un prototipo, è in mostra sulla piattaforma Yanko Design, in attesa di finanziatori.