Con Kiui e Ned, questa azienda di Torino punta a trarre dati precisi sui consumi energetici per evitare gli sprechi e aiutare i clienti a non spendere troppo
Quante volte ci è capitato di rimanere scioccati alla lettura di una bolletta di energia elettrica? Sicuramente molte, se non sempre. E quante volte, pur leggendo attentamente le varie voci elencate, non riusciamo a capire fino in fondo come abbiamo fatto a spendere così tanto? Spesso ci limitiamo a pagare senza ulteriori domande, ma con la startup torinese Midori non sarà più così.
Com’è nata Midori
“La nostra azienda è nata a Torino con un obiettivo: riuscire a trarre dati di qualità e precisi sui consumi energetici”, ci racconta il Ceo, Christian Camarda. “Quando abbiamo iniziato era molto presente questo problema e, ad oggi, in realtà, non è cambiato nulla. All’interno delle case non si conosce come venga utilizzata l’energia. L’unico dato è quello della bolletta. Non ci sono strumenti adeguati per poter misurare quanto consumino effettivamente gli elettrodomestici e per poter intervenire per ridurre gli sprechi”. Midori ha raccolto in meno di 24 ore quasi 120mila euro su Mamacrowd (la piattaforma di equity crowdfunding).
Kiui e Ned
Il primo prodotto di questa startup è stato Kiui: “Una web app pensata per essere integrata all’interno dei sistemi digitali: è un programma su internet che fa avere un check up istantaneo e ti propone degli avvisi su come poter intervenire per migliorare. Poi, volevamo passare ad un monitoraggio continuo e abbiamo pensato a Ned: un sistema in grado di fornire il consumo energetico dei principali elettrodomestici ma senza misurarli direttamente. Si allega al quadro elettrico, trasmette i dati al nostro cloud e lì c’è il vero valore di Ned, ovvero gli algoritmi che abbiamo sviluppato durante 4 anni di ricerca. Riconosce le impronte elettriche dei diversi elettrodomestici e informa l’utente, sull’app, di quanto consumano”. Ned, inoltre, rende note le nuove tariffe più consone ai clienti.
Attenzione allo stress patito dai vostri frigo
Un esempio eclatante di cosa fa Ned lo possiamo verificare in questi giorni estivi. Facciamo un esempio. Il frigorifero è programmato per accendersi e spegnersi più volte così da raggiungere e mantenere la temperatura adatta alla conservazione dei cibi: se però la temperatura esterna sale troppo, alcuni frigo continuano a lavorare ininterrottamente con la conseguenza non solo che il consumo elettrico possa diventare eccessivo, ma anche che l’elettrodomestico, a lungo andare, sottoposto a uno stress eccessivo, rischi di rompersi. Qui però interviene Ned, che ci avvisa del problema, suggerendoci come intervenire.
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“Sia Kiui che Ned sono rivolti al cittadino, ma anche ad aziende che vogliono distribuire i loro prodotti ai clienti. Il team operativo è composto di sei persone. Comunicare questi prodotti non è semplice perché sono nuovi. Molte persone non sono abituate, per cui c’è bisogno di una comunicazione molto efficace. Noi studiamo i bisogni delle persone per capire come migliorare e dare prodotti utili. Crediamo molto nel coinvolgere i clienti e abbiamo fatto numerosi focus group”, racconta Christian. Una startup sempre attenta ai bisogni del cliente e che cresce insieme al cliente.