L’applicazione, sviluppata da una startup israeliana (premiata anche dal Presidente Obama), permetterà di conoscere, in tempo reale, i dati sull’inquinamento atmosferico in ogni strada di ogni città del globo.
«L’inquinamento atmosferico, lo scorso anno, ha ucciso 8 milioni di persone nel mondo, 2.500 solo in Israele». Partendo da questi numeri inquietanti, Ziv Lautman ha creato, con Emil Fisher e Ran Korber, BreezoMeter, una startup che permetterà di reperire, in tempo reale, i dati sull’inquinamento atmosferico e la qualità dell’aria in ogni singola strada di ogni città del globo. «La nostra missione è quella di migliorare la salute di miliardi individui, ogni giorno e con un semplice clic sullo smartphone».
Come funziona
BreezoMeter è una grande piattaforma di dati che vengono catturati da sensori installati in stazioni di monitoraggio (approvate dalle autorità locali e rispettanti gli standard internazionali richiesti). Per ora è attiva in Israele, con più di 300 stazioni, e in alcune città degli Stati Uniti. I sensori sono in grado di analizzare la qualità dell’atmosfera e i livelli d’inquinamento presenti. Tutto grazie alla tecnologia GPS e ad alcuni particolari algoritmi sviluppati dai tre startupper israeliani. Algoritmi che si basano anche sull’analisi di elementi come il vento, la temperatura, l’umidità.
Attraverso una app per smartphone (Android e iOS) sarà dunque possibile sapere se l’aria che respiriamo al lavoro sia più inquinata di quella che invece respiriamo vicino a casa o in altri luoghi che abitualmente frequentiamo. BreezoMeter è dunque un’importante soluzione che fornisce dati fondamentali per l’utente ma anche per le amministrazioni. Dati che possono essere molto utili per diversi settori della società: dagli studi sul clima alla sanità, dalle smart cities al fitness.
Gli inizi (e i finanziamenti)
Ran Korber, nel 2012, decise di acquistare la sua prima casa. Con la moglie incinta (e malata d’asma) decise di trovare un luogo che potesse avere un basso livello d’inquinamento atmosferico. Condizioni necessarie per rendere più facile la vita futura della sua famiglia: «Ma non riuscivo a trovare un database, una ricerca, uno studio che avesse dei parametri attendibili. Era tutto così confuso, dispersivo, incerto. Non era possibile capire realmente quale zona fosse più adatta alle mie esigenze».
Nel 2014, insieme ai suoi due soci, ha deciso di fare qualcosa di concreto per cambiare questa situazione: «Così è nato BreezoMeter. E in un anno quella che era una sperimentazione è già diventata realtà». Anche grazie all’immediato finanziamento che i tre hanno ricevuto: 200mila euro da alcuni Venture Capital come Jumpspeed.
A giugno del 2015 è arrivata invece la seconda iniezione di liquidità. Molto più consistente. Poco meno di 2 milioni di dollari da realtà come Entrée Capital, PillPack e il contributo di Launchpad Digital Health. Una serie di sponsor e partner che permetteranno a BreezoMeter di inserirsi ancor più efficacemente nel mercato della prevenzione medica e dell’innovazione sociale.
La Casa Bianca e gli altri riconoscimenti
In un anno di vita la startup israeliana ha ricevuto numerosi premi e attestati di stima. Nel 2014 ha vinto lo Startup Open World Competition organizzato all’interno della Global Entrepreneurship Week. La CNBC, invece, l’ha selezionata tra le “hottest startups” del 2014.
La Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ha inserito BreezoMeter tra le sei nuove aziende che stanno maggiormente contribuendo a migliorare la vita delle persone fornendo un servizio per migliorare l’ambiente in cui vivono.
Ma, oltre ogni cosa, la startup è stata scelta per partecipare ad un evento organizzato dalla Casa Bianca. A maggio sono state premiate, dal Presidente Obama, le 72 migliori idee innovative d’impresa, negli Stati Uniti e nel mondo, che hanno accettato difficili sfide negli ambiti della povertà, del cambiamento climatico, dell’educazione e della medicina. Startup che s’impegnano ogni giorno per trovare delle risposte ai problemi che la contemporaneità pone e che saranno decisive per il futuro dell’umanità intera.