Con la Convenzione di Istanbul approvata dal Consiglio d’Europa nel 2011, la violenza di genere si è articolata in una nuova forma più subdola e difficile da indagare: quella economica. Lo stato di dipendenza finanziaria, ovvero la necessità di un’altra persona da cui dipende il proprio sostentamento, è stata analizzata anche dal portale inGenere, fondato da un gruppo di economiste che ha affrontato la tematica. Dopo aver preso in considerazione criteri come la resilienza finanziaria, la delega a terzi della gestione economica e la mancanza di pianificazione sul lungo periodo, hanno stimato che il 21,5% delle donne italiane si trova in una condizione di dipendenza.
Un dato, quello rivelato, che posiziona il nostro Paese tra i peggiori in Europa e a cui si somma un livello medio di educazione finanziaria da sempre al di sotto della media OCSE; a farne le spese, tuttavia, è spesso la categoria più vulnerabile. A ottobre, mese dedicato all’educazione finanziaria, si stanno però moltiplicando le iniziative che puntano a ridurre le disuguaglianze economiche delle donne, i cui risvolti intaccano profondamente anche la sfera psicologica.
Ed è proprio per analizzare la correlazione tra l’importanza di una sempre più sviluppata educazione finanziaria e lo sviluppo di un’indipendenza psicologica e monetaria che Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e clinical director di Unobravo, racconta in esclusiva a StartupItalia l’importanza psicologica dell’imparare a gestire le proprie scelte economiche. Perché sono proprio l’educazione finanziaria e la dipendenza economica ad essere, ad oggi, un binomio sempre più importante da diffondere tra le donne.
Dipendenza emotiva ed economica: come possiamo riconoscere questa dinamica all’interno del nostro rapporto? Quali sono gli approcci per poterci distaccare da questa problematica?
Purtroppo esistono tantissimi modi attraverso i quali è possibile innescare dinamiche di dipendenza economica di uno dei partner all’interno della coppia: pensiamo a quanto spesso le spese da sostenere “passino al vaglio” del partner più solido economicamente, a quante volte quest’ultimo faccia pressione sull’altro affinché lasci il lavoro o riduca i propri orari, con una conseguente diminuzione del guadagno complessivo. Talvolta può persino accadere che il partner sia reso responsabile, suo malgrado, di impegni economici che lo rendono addirittura debitore rispetto a terzi. Tutto ciò ha lo scopo di legare l’altro a sé a doppio filo, precludendogli, di fatto, qualsiasi possibilità separativa o di espressione paritaria.
Ottobre è il mese dell’educazione finanziaria. Quanto influisce l’indipendenza economica sulla costruzione del nostro benessere mentale sul lungo periodo?
Influisce sicuramente molto. Sentirsi liberi di poter spendere il proprio denaro significa, simbolicamente, coltivare una percezione di sé stessi basata sull’autonomia, sulla possibilità di realizzare ciò che ci prefiggiamo indipendentemente dal volere e dall’approvazione di chiunque altro. Sentirsi sicuri dal punto di vista economico vuol dire non aprire la strada a possibili intrusioni nel proprio spazio personale e a tentativi di terzi di influenzare le nostre scelte, costringendoci a impostare la nostra esistenza secondo principi e presupposti che non condividiamo.
C’è una correlazione tra la capacità di saper gestire i propri risparmi e la propria vita finanziaria e lo sviluppo di una vita più consapevole e meno stressante?
Non rinunciare a informarsi rende possibile avere un quadro completo su come gestire gli aspetti finanziari. Molto spesso, la disinformazione, lo scarso interesse e la poca conoscenza rispetto a questi temi, genera un corto circuito che rende estremamente complesso mettere a fuoco rischi finanziari e relazionali. In moltissime coppie, ad esempio, uno dei due partner non possiede nemmeno un conto corrente personale. Ciò contribuisce a cristallizzare dinamiche in cui chi è in svantaggio sul piano economico resta a lungo in questa condizione.
Come riuscire a gestire l’ansia e lo stress derivanti dalla gestione finanziaria della propria quotidianità?
Può succedere che i timori derivanti dalla gestione economica inneschino dinamiche di evitamento del problema. In questi casi, si finisce per procrastinare tutte le incombenze che non sappiamo come affrontare. È molto importante saper chiedere aiuto, rivolgersi a persone competenti o professionisti che sappiano guidarci al fine di orientarci meglio in un mondo che non tutti padroneggiano, ma che riveste un ruolo fondamentale. Rendersi consapevoli di quali sono le scelte economiche che, alla lunga, ci mettono in difficoltà è indispensabile per fronteggiare l’ansia e lo stress connessi alla paura di dover affrontare difficoltà economiche e finanziarie.
Perché l’educazione finanziaria, in modo specifico per le donne, è importante anche dal punto di vista psicologico?
È innegabile che spesso siano le donne a trovarsi in una condizione di svantaggio economico e che, per questo, siano maggiormente esposte al rischio di sperimentare dinamiche di coppia caratterizzate da dipendenza e controllo. Conoscere i propri diritti, le proprie possibilità, sapere come gestire il proprio denaro, come conservarlo e risparmiarlo, mantenendo uno spazio personale, è il primo passo per prevenire situazioni di svantaggio e assoggettamento. Non sempre chi si trova coinvolto in dinamiche di questo tipo ne è consapevole. Proprio per questo, laddove avvertiamo un senso di malessere rispetto alla gestione dell’economia familiare che anche noi fatichiamo a spiegarci, potrebbe essere importante ritagliarci uno spazio per riflettere su ciò che proviamo, anche con il supporto di un esperto.