Cultura accessibile per tutte e tutti. Pur con molte differenze tra le singole istituzioni, negli ultimi anni si sono fatti sempre più numerosi gli interventi mirati al superamento delle barriere architettoniche, cognitive e sensoriali dei musei e di tutti gli spazi espositivi italiani. Sono processi lunghi, che spesso dipendono non solo dalle sensibilità delle amministrazioni locali, ma anche dalla disponibilità economica che questi ammodernamenti richiedono per essere portati a compimento.
Percorsi sensoriali e nuove installazioni con i fondi del PNRR
Uno degli esempi virtuosi che possono essere portati ad esempio lo ha realizzato il Comune di Monza che, grazie ai fondi stanziati dal PNRR, ha deciso di utilizzare 340.000 euro per rendere più inclusivi e accessibili i Musei Civici. Una cifra che sta permettendo di realizzare interventi a tutto tondo: «L’accessibilità della città – sottolinea il sindaco Paolo Pilotto – si costruisce un tassello alla volta, e il lavoro che arricchirà i Musei Civici di percorsi sensoriali e di nuove installazioni rivolte a tutti è una parte di questo processo».
Musei accessibili ai soggetti fragili e socialmente più vulnerabili
«Si tratta – conferma a Startupitalia l’assessora alla Cultura Arianna Bettin – di rendere i Musei Civici più accessibili da tutti i punti di vista, per questo abbiamo puntato non solamente all’eliminazione delle barriere fisiche e sensoriali, ma anche all’abbattimento delle tariffe d’ingresso: un modo per invogliare tutta la cittadinanza, pensiamo ai più giovani, a frequentare questi spazi».
L’obiettivo è quello di avere non solo uno spazio di esposizione, ma un luogo da frequentare abitualmente. «Fondamentali sono stati il contributo e l’esperienza delle molte associazioni per le disabilità che partecipano al progetto, a conferma del fatto che nelle politiche culturali sinergia, partecipazione e collaborazione consentono di ottenere i migliori risultati per la comunità», sottolinea Bettin. «Rendere i musei accessibili ai soggetti fragili e socialmente più vulnerabili significa declinare nel più alto senso possibile il concetto di cultura, non in senso elitario ed esclusivo, ma, all’opposto, democratico e inclusivo».
Esperienza virtuale multisensoriale e modelli tridimensionali
La prima fase dei lavori prevede il posizionamento di un nuovo percorso tattilo-plantare sui tre piani del museo, che permetterà alle persone cieche e ipovedenti di orientarsi e visitare le sale espositive in autonomia, ammirando anche le opere d’arte grazie alla realizzazione di modelli tridimensionali. Attraverso i segnali tattili presenti sul pavimento ed uno speciale bastone elettronico “intelligente” sarà possibile identificare i vari punti di interesse, incluse le indicazioni per il bagno o l’ascensore.
Saranno inoltre avviati corsi di formazione sui temi della disabilità e dell’accessibilità, al fine di dotare il museo di una visione integrata e condivisa.
Entro la fine dell’anno, poi, saranno completate anche altre opere, come una rampa a pendenza controllata necessaria per il superamento di un dislivello e un nuovo sito web accessibile a tutti. Sono anche stati siglati specifici protocolli d’intesa con l’Associazione PEBA Onlus per la definizione del piano di eliminazione delle barriere architettoniche dei Musei in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio e la fornitura in comodato d’uso gratuito di una carrozzina, un mobility scooter e un passeggino per agevolare la visita al museo da parte di anziani e bambini.
Dalle visite guidate ai pittogrammi, il futuro dei musei
Grazie alle nuove tecnologie, conclude l’assessora alla Cultura, «i Musei Civici saranno ancora più aperti e pronti ad accogliere un pubblico con ogni tipo di esigenza». Dai sussidi permanenti, come le planimetrie e didascalie accessibili, alla postazione per vivere l’esperienza virtuale multisensoriale, fino alle visite guidate dedicate a persone con esigenze specifiche (per esempio, visitatori con malattia di Alzheimer oppure con disabilità visive, uditive o cognitive). Nell’allestimento finale saranno anche inseriti ulteriori materiali di supporto per andare ancora più incontro alle persone con disabilità cognitiva, come la segnaletica con pittogrammi e la guida del museo in linguaggio Easy to Read e CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa).