Alex Deans, 18 anni, vuole aiutare con iAid chi ha problemi di visibilità a orientarsi in maniera più facile e sicura. Nel 2015 ha vinto il Weston Youth Innovation Award che premia giovani inventori e scienziati canadesi.
A chi non è mai capitato di aiutare qualcuno ad attraversare la strada? Ad Alex Deans (classe 1997) è successo tante volte ma una, in particolare, quando aveva 12 anni, ha davvero cambiato la sua vita. In quel giorno d’estate, a Windsor in Ontario (Canada), ha offerto il proprio braccio ad una donna ipovedente. Incuriosito da una situazione che non conosceva ha scambiato due parole con lei scoprendo che erano poche, allora, le soluzioni tecnologiche che potessero venire incontro a persone affette da gravi problemi di visibilità.
Da allora sono passati sei anni. Alex, che nel frattempo ha compiuto 18 anni, ha passato molto di questo tempo a cercare di sviluppare un oggetto utile e innovativo in supporto di ciechi e ipovedenti. E alla fine, dopo tanti sforzi, ha creato iAid: «Ho passato molte sere e molti weekend chiuso nella mia camera a pensarlo e costruirlo. Una fatica che però ha dato i suoi frutti».
Come funziona iAid
Per costruire il suo dispositivo, Alex si è ispirato ai pipistrelli e in maniera specifica a come questi animali usano i loro sonar. iAid ha in dotazione quattro sensori ultrasonici montati su una cintura facile da indossare. Sensori che sono in grado di riconoscere e individuare ostacoli (umani e inanimati) che circondano la persona ipovedente.
«Ho passato gli ultimi tre anni della mia vita a studiare il funzionamento dei sensori ultrasonici. In più ho cercato di capire, anche con vere simulazioni, come fosse realmente una visione umana a 180° gradi».
Progressi che Alex ha portato avanti iniziando proprio dalla sua camera. Grazie ad alcuni oggetti che i sensori potevano riconoscere, e usando un joystick collegato alla cintura, è riuscito a spostarsi in quello spazio evitando ostacoli e procedendo in maniera sempre più sicura. Ma gli stessi risultati li ha raggiunti spostandosi all’esterno, in luoghi molto meno protetti.
Un device collegato a Google Map
iAid può essere inoltre collegato via bluetooth. Dialoga facilmente con Google map e ad altri servizi di geocoding. Può essere integrato con gli smartphone che usano Android ma presto, entro l’anno, diventerà compatibile anche per altri sistemi.
Nel 2015, Alex ha vinto il 2015 Weston Youth Innovation Award, uno dei riconoscimenti più importanti assegnati ai giovani inventori e scienziati canadesi. Ha ricevuto 2.000 dollari e una grande opportunità: la possibilità di avere a disposizione il supporto di un team multimediale dell’Ontario Science Centre che lo aiuterà a sviluppare ulteriormente il suo progetto.