Questi anni di isolamento emotivo e di distanziamento fisico hanno generato nei ragazzi e nei più giovani stress e paure. Secondo un report promosso dall’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, gli adolescenti sono stati raramente oggetto di attenzione e di interventi specifici durante la pandemia ed è chiaro che le misure restrittive utili al contenimento della diffusione del COVID-19 abbiano creato, per i più giovani, condizioni di sviluppo anomale e inaspettate. Tutte le misure restrittive hanno costretto i giovani a stare isolati, spesso per ore davanti agli schemi e con una conseguente riduzione della propria attività fisica e della propria socialità.
Le conseguenze di questo periodo storico sui ragazzi e sui bambini sono chiare: basti pensare che secondo un sondaggio realizzato dall’Unicef che ha coinvolto ragazzi e ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni, a seguito della prima ondata dell’emergenza sanitaria e a conclusione del primo lockdown, 1 adolescente su 3 avere voluto maggiori reti di ascolto e supporto psicologico per affrontare questo periodo.
Ed è proprio per questo che è necessario che i giovani ritrovino la fiducia in se stessi e negli altri, esplorando la socialità e integrandosi nuovamente con l’esterno. Con questo obiettivo, nasce il progetto del campo naturalistico esperienziale “La tribù della Terra”, diretto da Claudia Terranova e Giulia Lucchesi, insegnante, coach relazionale, pedagogista e psicomotricista, che si terrà dal 31 al 5 agosto 2022 a Belvedere (Volterra).
“Collaboriamo da tempo con Accademia della Relazione, la cui ininterrotta attività consente un osservatorio estremamente vasto ed immediato delle sofferenze relazionali. Il progetto, infatti, è nato proprio osservando quello che è accaduto in questi anni di pandemia: i ragazzi sono stati tanto tempo chiusi in casa, isolati ,e molti genitori ci hanno riportato la problematica del ritiro sociale, che sta diventando un problema sempre più forte rispetto al passato – racconta a StartupItalia Claudia Terranova, co-founder del campus estivo “La Tribù della Terra”, esperta in Benessere Organizzativo, dinamiche di gruppo ed interpersonali e Coach professionista specializzata in dinamiche di relazione – . Avevamo l’intenzione di creare qualcosa per i giovani all’interno delle scuole ed abbiamo pensato di sviluppare un campus motivazionale per coinvolgere i ragazzi dai 13 ai 16 anni. Abbiamo fatto la prima edizione di questa iniziativa il 26 giugno ed è andata molto bene per i ragazzi. Così, abbiamo deciso di riproporla come campus estivo dal 31 luglio al 5 agosto”.
Riunendosi in un gruppo-tribù nella natura, i ragazzi non solo saranno in grado di aprirsi e connettersi con la terra, i loro coetanei e le guide che li accompagneranno, ma saranno in grado di ritrovare energia, allegria, senso di condivisione e il proprio posto nella comunità.
Un campus per ritornare a vivere insieme agli altri: tra attività di team building e immersione nella natura
Il campus “La Tribù della Terra” è così aperto ai ragazzi dai 13 ai 16 anni che vogliono ricaricare l’energia che in questi anni è mancata e conoscere coetanei che hanno condiviso gli stessi sentimenti e bisogni per ritornare a respirare la vita a pieni polmoni.
“Le nostre attività sono tutte esperienze che fanno parte del prestigioso e innovativo metodo sviluppato da Gloria Di Capua e Maurizio Lambardi, coach e counselor relazionali ad approccio corporeo tra i maggiori esperti nazionali di relazioni: piccole attività teoriche ma soprattutto tante iniziative di team building adatte ai ragazzi per farli divertire ma sempre lavorando sull’unione e sugli accordi del gruppo per far capire che vivere la socialità in team è una vera e propria risorsa. I ragazzi devono capire che prima devono imparare a fidarsi di se stessi e poi a fidarsi anche degli altri – racconta a StartupItalia Claudia Terranova -. Per questo, con le attività del campo estivo facciamo un lavoro sulla fiducia personale e del gruppo. Durante la settimana facciamo fare una percorso che ha il senso della rinascita interiore e quando i ragazzi hanno completato il campus, completano anche il loro rientro simbolico in società. Ovviamente una settimana non basta per risolvere questa problematica ma riesce sicuramente a conferire maggiore fiducia in sé stessi e fa capire ai più giovani che esiste anche un altro modo di vivere oltre l’isolamento”.
Facendo esperienza di vita di gruppo in ambiente naturale attraverso il gioco e il divertimento, i ragazzi potranno recuperare l’autostima in loro stessi e la gioia della condivisione.
“La natura gioca un ruolo fondamentale per ritornare alle origini e alla libertà – racconta a StartupItalia Claudia Terranova -. Questo campo è organizzato all’interno di un grande agriturismo con grandi spazi nella natura dove si potranno fare diverse esperienze, dal giocare insieme all’aperto al frequentare i nostri corsi di team building, sempre immersi nella natura. La nostra formula, inoltre, è residenziale, quindi i ragazzi staranno con noi tutta la settimana e ci sono attività tra mattina, pomeriggio e sera e anche extra attività, come giocare a calcetto insieme o andare in piscina.
Gli obiettivi futuri: aiutare i ragazzi a riemergere dalla pandemia
Un campo estivo, quello di La Tribù della Terra, che non vuole essere limitato alla stagione estiva, ma che punta ad accompagnare i ragazzi nel loro percorso motivazionale durante il corso di tutto l’anno.
“Vorremmo fare anche altri incontri durante l’anno perché i ragazzi, durante il campo, impareranno nuovi strumenti da mettere in pratica per integrarsi nel gruppo e vivere una maggiore socialità. Vorremmo seguirli durante tutto questo percorso anche durante l’anno – racconta a StartupItalia Claudia Terranova -. I ragazzi dai 13 ai 16 anni vivono un cambiamento importante e delicato nella loro vita, per questo vorremmo accompagnarli. Puntiamo a fare mini campus anche durante la scuola, di due o tre giorni, in cui approfondiremo gli argomenti che abbiamo trattato durante il campo estivo”.