Nata con l’obiettivo di unire tradizione e innovazione, questa alternativa alla plastica punta a entrare nella grande distribuzione
“Che tu sia ad una festa, in discoteca, ad una partita di calcio, a un concerto o a un festival avrai sempre un bicchiere in mano. Tuttavia oggi quel bicchiere rappresenta una minaccia per l’ambiente e per la nostra salute, dunque perché non trasformarlo in un’opportunità per tutti?”
Inizia così la nostra intervista con Stefano e Lorenzo: gli startupper ideatori di PCUP, il “bicchiere circolare” che utilizza il vecchio quanto innovativo metodo del vuoto a rendere e del riuso per bandire l’uso della plastica dalle nostre abitudini “del bere” (e non solo).
PCUP è nato dall’idea di due ragazzi liguri, Stefano Fraioli e Lorenzo Pisoni, che in un incubatore di Milano hanno avviato la loro startup e lanciato una campagna di crowfunding su Eppela (chiusa il 26 giugno) che è servita alla realizzazione dello stampo industriale del bicchiere: un conico da birra.
Leggi anche: Paladin, la app pensata per prendere in prestito ciò che serve
Oggi il bicchiere viene materialmente realizzato in un piccola fabbrica a Genova (esperta di materiali in silicone) e l’intera filiera della produzione si muove nei paesi limitrofi genovesi.
“Vogliamo sostituire il bicchiere di plastica “usa e getta” con un bicchiere “usa e passa”: un oggetto di design, ma anche un device dell’internet of things capace di interagire con le persone e l’ambiente che lo circonda”.
PCUP, il bicchiere con il chip e la app
PCUP è un bicchiere in silicone indistruttibile dotato di un chip sul fondo e una app dedicata, che rendono istantaneo il pagamento e la restituzione della cauzione velocizzando anche le operazioni di cassa. Inoltre, e qui sta la vera novità, il bicchiere intelligente è in grado di fornire funzioni e contenuti tutti da scoprire e da re-inventare. Ad esempio durante un concerto, si potrà ricevere una traccia gratuita per aver preso un drink sotto il palco del proprio artista preferito, o ancora si potranno ricevere informazioni e promozioni sulla programmazione di un festival o su eventi e locali dove continuare la serata a seconda dei propri gusti.
Leggi anche: RAEE, cioè i rifiuti elettronici: cosa sono e perché è bene riciclarli
E non solo. Sul bicchiere una volta scaricata la app è possibile leggere la “storia” di chi lo ha utilizzato prima, dei luoghi in cui è stato e soprattutto di quanta plastica ha permesso di risparmiare. Se pensiamo che per ogni bicchiere usa e getta si consumano circa 20 grammi di plastica.
L’aspetto più innovativo e che quindi consente di parlare alle nuove generazioni sta nel cip informatico, realizzato in partnership con Rawfish srl (un’agenzia digitale italiana specializzata nel design e nello sviluppo di soluzioni mobile integrate a supporto di aziende e startup a contenuto tecnologico).
In sostanza il cip – che si trova sul fondo del bicchiere – registra l’ora in cui il bicchiere è stato preso, il tipo di bevanda consumata, la quantità, e soprattutto quanta plastica – l’uso di PCUP – ha permesso di risparmiare.
A fine serata PCUP viene consegnato in cassa e il gioco è fatto: non solo si risparmia la fila per pagare le consumazioni, ma si conosce il proprio “contributo ecologico” della serata.
Il rispetto per l’ambiente
“Il vuoto a rendere è una grande opportunità, ma è anche una sfida, per due motivi: in contesti affollati è vietato l’utilizzo di vetro e plastica rigida per motivi di sicurezza; il vuoto a rendere impone a tutti noi un piccolo sforzo di responsabilità nel tenere il bicchiere con se fino alla riconsegna, anziché buttarlo via.
Il primo problema l’abbiamo risolto cercando un materiale morbido, che non sia in alcun modo contundente, e dopo attenta selezione siamo giunti al silicone. Il silicone non è un derivato del petrolio come la plastica, bensì del silicio, uno dei materiali più abbondanti sulla Terra, ed è pressoché indistruttibile: non si riga, non si opacizza, può essere lavato innumerevoli volte anche con metodi industriali. Inoltre, a differenza della plastica, non arriva mai a deteriorarsi e a rilasciare sostanze tossiche”.
Leggi anche: Ministro Costa: “Incentivi per la green economy e pene severe per gli ecoreati”
“Il secondo problema – continuano gli inventori -, lo risolviamo nel creare un bicchiere unico: maneggevole, il più leggero possibile, e perché no anche con un design accattivante.
PCUP risolve il problema della sicurezza legati all’utilizzo di vetro e plastica, soprattutto in contesti affollati. Essendo in morbido silicone, non è pericoloso. Inoltre, una volta utilizzato, si può infilare in borsa, in tasca o si può agganciare alla cintura, evitando così la noia di tenerlo in mano come accade normalmente. L’obiettivo è far dimenticare di avere con se il bicchiere”.
La campagna di crowfunding su Eppela
Sono stati raccolti circa 8000 euro con la campagna di crowfunding su Eppela che si è conclusa il 26 giugno.
I fondi raccolti attraverso la campagna, con il supporto di Nastro Azzurro, sono stati destinati alla ricerca e allo sviluppo dei macchinari e dei processi utili alla realizzazione e produzione del prodotto.
“Abbiamo prototipato il bicchiere dall’ergonomia ottimale per la bevuta, dotato di una forma funzionale allo stoccaggio e all’impilatura, e realizzato del materiale migliore per resistere all’usura provocata dall’utilizzo e del lavaggio. Abbiamo aggiunto degli anelli di rinforzo e dei solchi guida che rendano più gradevole la bevuta.
Abbiamo messo particolare attenzione nella scelta della porosità del materiale, che mantenga quella sensazione anti-stress tipica del silicone, ma che non renda difficile sfilare i bicchieri quando sono impilati. Abbiamo ricavato uno spazio per inserire il chip sul fondo già in fase di iniezione del materiale, velocizzando così i tempi di produzione.
Abbiamo speso centinaia di ore di lavoro e di euro per fare i prototipi, imbrattandoci di ogni sostanza chimica possibile e immaginabile, ma riteniamo di aver trovato la ricetta giusta. Ci siamo anche impegnati nella ricerca di nuove decorazioni e customizzazioni possibili, sia artigianali che industriali e i risultati sono sorprendenti.
Infine, ci siamo già affiancati ad artigiani italiani esperti nella lavorazione del silicone e a professionisti nello sviluppo di funzionalità digitali. Abbiamo ottenuto i primi segnali di interesse verso il nostro prodotto e i alcuni clienti si sono già fatti avanti”.
Il bicchiere ideale per la grande distribuzione (e non solo)
La startup PCUP lavora principalmente con locali, discoteche, festival, strutture turistiche, stadi, navi da crociera, ma il bicchiere PCUP è ideale anche per un uso domestico. L’indistruttibilità e la resistenza all’usura, la varietà di colori e customizzazioni e le funzionalità digitali rendono il bicchiere PCUP una fornitura ideale per la grande distribuzione, specialmente in contesti in cui il vetro risulta pericoloso come imbarcazioni, impianti sportivi, scuole, discoteche, manifestazioni fieristiche.
Inoltre, il bicchiere PCUP è un’opzione interessante anche per chi volesse un servizio di bicchieri originali e resistenti per la propria casa, o per chi volesse portarselo in giro durante i propri viaggi, stipato in valigia perché flessibile, leggero, pieghevole.
Ma il valore aggiunto è certamente nel suo impatto ecologico e nelle funzionalità digitali che il sistema permette di sviluppare a seconda delle esigenza del contesto di utilizzo.
“Abbiamo avuto modo di capire da chi già ci sostiene, che il nostro bicchiere viene apprezzato anche in quanto oggetto di design, escludendo il valore ecologico e la funzionalità digitale per cui è stato ideato”.
Gli startupper: Lorenzo e Stefano
Stefano Fraioli (savonese) e Lorenzo Pisoni (genovese), 27 anni in classe insieme al liceo. Le loro strade prendono direzioni diverse, per poi ricongiungersi – dopo 8 anni – proprio sul progetto PCUP.
Insieme hanno trasformato un’idea in una vera e propria startup: PCUP srl nata a fine febbraio 2018 e che oggi non solo riceve i primi ordini, ma punta a opportunità di business innovative ed ecosostenibili per salvare il paese dall’uso della plastica.
“Usare e gettare un materiale che può durare più di 100 anni è follia. Non farlo una volta per sbaglio o distrazione ci può stare, ma farlo compulsivamente tante volte, per ogni sorso d’acqua, è orribile.
Bere una bevanda e buttare subito dopo il bicchiere, oggi non è più ammissibile, è necessario intervenire sulle nostre generazioni. Ecco perché a partire dal 19 agosto inizierà il Tour di lancio di PCUP presso discoteche e festival della movida italiana proprio per sensibilizzare la gioventù alla cultura del riuso attraverso il nostro bicchiere PCUP.
Conoscere a fine serata quanto hai risparmiato in plastica usa e getta, aggiunge valore al gesto individuale”.