Un dipinto da portare nella capitale inglese. Un compito da nulla. Ma per l’investigatore belga è in arrivo un nuovo caso
Non è personaggio che richiede particolari presentazioni. Hercule Poirot è uno dei protagonisti più iconici della letteratura in giallo del Novecento. L’investigatore belga uscito dalla penna di Agatha Christie ha risolto numerosi casi, mantenendo una calma e un’eleganza con pochi eguali. Per chi non ha avuto ancora occasione di leggere i libri (fatelo al più presto), c’è intanto l’opportunità di scoprire le origini del mito in un’avventura gaming tutto sommato piacevole e dal doppiaggio convincente. Scopriamo insieme cosa offre Agatha Christie – Hercule Poirot: The London Case, seguito di una saga iniziata col primo capitolo First Cases.
Sviluppato dalla software house scozzese Balzing Griffin per tutte le console e PC, Agatha Christie – Hercule Poirot: The London Case è un titolo che parte cercando di coinvolgere immediatamente il gamer in una trama fitta di mistero. Ovviamente eviteremo ogni tipo di spoiler, per non rovinarvi il piacere dell’esplorazione. Un giovane Poirot, in piena fase gavetta, viene raggiunto da una telefonata che lo avvisa di un compito a lui affidato. Portare un dipinto a Londra, dove verrà esposto. Bastano queste poche righe per capire che dietro c’è dell’altro.
Incontriamo Poirot a bordo di una nave, affacciato sul canale della Manica mentre cerca di lottare contro il mal di mare. A questo punto notiamo subito un elemento poco convincente: le espressioni facciali e il labiale ci sono sembrati decisamente al di sotto della media. Un doppiaggio in inglese (sottotitolato in italiano) più che buono fa a pugni con bocche-fessure che vibrano appena quando le persone parlano.
Agatha Christie – Hercule Poirot: The London Case si gioca con una visuale isometrica. Scelta che non vi condurrà in un clima di suspense, ma che è funzionale all’esplorazione degli ambienti, in cui raccogliere oggetti e fare le dovute indagini. Non siamo di fronte a un titolo complesso, tutt’altro. Il bello sta nell’affrontare il giallo, seguendo dialoghi e conoscendo i tanti NPC su cui poggeremo più di qualche sospetto. A livello grafico il videogioco raggiunge nel complesso la sufficienza, grazie a stanze e luoghi ricchi di dettagli e punti esplorabili (ma senza mai perdersi). Purtroppo le movenze delle persone sono alquanto legnose e poco credibili. Non si respira mai la tensione.
La software house è rimasta comunque fedele all’universo di Poirot, inserendo spunti interessanti e senza mai andare fuori tema con un mostro sacro del genere. Incontreremo Arthur Hastings, l’aiutante dell’investigatore e nel corso dell’esperienza ci diletteremo seguendo una o più piste. In vista dell’autunno, Agatha Christie – Hercule Poirot: The London Case è un titolo da godersi in un’atmosfera decisamente brumosa.