Al via Tap&Go in tutte le stazioni della metropolitana e delle ferrovie Atac. Altre novità per la mobilità sono in arrivo a breve, non solo in termini di monopattini
Finalmente anche a Roma si può pagare la metro con le carte di credito e debito contactless. Una novità partita lo scorso anno anche a Milano, con una copertura degna dello sbarco sulla Luna, e colta meno per la capitale. Dove l’effetto è invece più “disruptive” che altrove.
I circuiti abilitati
Il sistema Tap&Go, che i romani avevano già fiutato nelle scorse settimane durante l’installazione dei lettori dedicati ai tornelli della metropolitana, funziona con carta di debito o di credito contactless (Mastercard, Visa, American Express, Maestro, Vpay) e senza pagamento di commissioni di alcun genere. Ovviamente si può anche pagare con carte digitalizzate e usate per i wallet come Apple Pay e Google Pay su smartphone e smartwatch. Il viaggio deve iniziare da una fermata metro-ferroviaria, però: se comincia da un autobus, si rimane al vecchio regime. Serve cioè un Bit+ o un biglietto cartaceo tradizionale.
Come funziona
Con Tap passare la carta per acquistare un Bit da 100 minuti, una sola corsa metro e illimitate in superficie. Al quinto acquisto scatta la migliore tariffa, cioè il giornaliero Roma 24 da 7 euro. Insomma, si ha la garanzia di avere sempre la migliore tariffa possibile. Ci si può caricare anche l’abbonamento mensile acquistandolo qui. Metà i tornelli già abilitati, entro l’anno tutti i varchi. Almeno secondo quanto spiega l’Atac. La funzionalità vale ovviamente per le linee A, B/B1, C e per le ferrovie Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Centocelle.
In caso di controlli, basterà esibire la carta (fisica o virtuale) utilizzata per il pagamento: il palmare in dotazione del personale Atac verificherà orario e stazione d’accesso, senza mostrare altri dati.
Altri lanci in arrivo
Non è l’unica novità, per la mobilità romana che finalmente smuove le torbide acque dopo l’arrivo del primo lotto dei 227 nuovi autobus e di numerosi interventi su viabilità e piste ciclabili. Tutte le piattaforme di monopattini in condivisione – come Lime e Circ – sono inoltre pronte a partire, in attesa della delibera comunale che specifichi le zone di circolazione dopo l’approvazione del decreto attuativo del ministero all’inizio dell’estate. Ma dietro l’angolo c’è anche un’altra grossa novità, sempre ecologica, che porterà nella Capitale un servizio già diffuso in molte grandi città del mondo. Non ci sarà molto da aspettare.