Il Mad Max di 2K arriva sulla portatile Nintendo col suo carico di follia
Gearbox Software ha saputo dare nuova vita agli FPS che non ruotassero esclusivamente sui deathmatch online proponendo un mondo surreale e al contempo affascinante che andasse a braccetto con un gameplay che fosse solido ma pure privo di fronzoli. Con Borderlands 3 Ultimate Edition anche la popolazione Nintendo può finalmente giocare a tutti gli episodi della serie.
Una trasposizione davvero ben fatta che, al netto di texture slavate e stiracchiate e di un mega caricamento iniziale, consente di godere appieno delle atmosfere, del divertimento e dei massacri di cui avevamo già fatto il pieno sulle altre console. Per gli aspetti meramente tecnici vi rimandiamo al video posto qua sopra che compara le differenti versioni.
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Chi ha giocato ad altri episodi della saga si ritroverà subito a casa, gli altri comunque non faticheranno a eleggere il pianeta Pandora la loro nuova dimora. Sul fronte fps, Borderlands 3 Ultimate Edition propone meccaniche piuttosto grezze: scordatevi di sforacchiare qualsiasi parte dello scenario e la mira è automatica, consentendovi quindi di ruotare a 360 gradi attorno ai nemici, saltellandogli attorno.
Un mix che chi ha giocato a Metroid Prime (letta la nostra recensione di Metroid Prime Remastered?) ben conosce, dato che anche il titolo dei Retro Studios non prevedeva la distruttibilità degli ambienti e ruotava attorno al lock-on automatico dei nemici. Purtroppo le similitudini finiscono qui, perché sebbene entrambi i titoli siano open world, le mappe di Metroid erano capolavori di level design, quelle di Borderlands 3 Ultimate Edition sono scialbe e derivative, immensi spazi tra i punti di snodo della trama che verrebbe da percorrerle a tutta velocità su qualche mezzo blindato, se solo non fosse così dannatamente difficile guidarli (anche nel terzo capitolo la situazione non migliora di una virgola…).
Tra le cose che non ci sono piaciute buttiamo pure la gestione dei menu e, in particolar modo, dell’inventario: davvero troppo macchinoso, specie ora che tutti gli FPS prevedono meccanismi “a ruota”. Il meglio di sé Borderlands 3 Ultimate Edition lo dà col multiplayer: acquista anche un senso selezionare un figuro piuttosto che un altro e plasmarlo passo dopo passo intervenendo sul proprio albero delle abilità, così da avere un party d’eroi il più possibile vario e sfaccettato, adatto ad affrontare le più disparate avversità. Godere di un’avventura brillante, divertente e demenziale come questa in compagnia dei propri amici può davvero fare la differenza e riempire tantissime serate.