Lo studio di sviluppo austriaco di Julian Mautner nel 2020 ha piazzato oltre mezzo milione di videogiochi in cui occorre… guidare gli autobus. Un successo che andava festeggiato con una versione “semplificata” per Nintendo Switch
Forse vi sembrerà strano, ma in Austria e per la precisione a Innsbruck, c’è una startup innovativa che sta crescendo a vista d’occhio grazie ai suoi videogiochi a cadenza annuale sugli… autobus. Proprio così. Julian Mautner e i suoi, hanno avuto la brillante idea di occupare una nicchia che fino a pochi anni fa era saldamente nelle mani dei giapponesi (qualcuno ricorda Densha de go di Taito?) con titoli che però non sono quasi mai stati importati in Occidente. Mancava, insomma, una software house europea che proponesse la medesima formula agli appassionati di autobus e corriere. E lì è arrivata, puntuale come solo un bus austriaco, alla nostra pensilina stillalive studios (sì, tutto rigorosamente in minuscolo). Tutti a bordo della loro ultima fatica: Bus Simulator City Ride.
Bus Simulator City Ride, pullman col pilota semi-automatico
Come dovrebbe farvi intuire quel “City Ride” nel titolo, questo capitolo è una sorta di spin-off pensato per diversificarsi leggermente dalla serie principale, le cui linee di bus finora hanno coperto solamente le utenze PC, PlayStation 4 e Xbox One. Bus Simulator City Ride prova ad ampliare la fascia di passeggeri, pardon, di gamer, passando dalle parti di chi gioca su smartphone e Nintendo Switch.
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Per questo, la prima cosa che si nota avviando l’autobus è che… l’autobus è già avviato! Proprio così. Quello che era quasi un momento liturgico e catartico per migliaia di appassionati della materia, che adoravano salire sul bus posteggiato all’autorimessa, accendere il motore, attendere che si scaldasse e che la pressione dell’olio fosse ok, quindi finalmente partire, qui viene saltato a piè pari perché vi troverete già alla prima fermata con i passeggeri che aspettano che apriate le porte.
Si tratta di una scelta che scontenterà i puristi del genere ma, come si anticipava, Bus Simulator City Ride ha senza dubbio il compito di portare a bordo una platea di neofiti che certo non avrebbe capito tutte le sofisticazioni di un simulativo puro. E poi non dimentichiamoci che nasce per essere giocato su smartphone, tablet o Nintendo Switch, quindi in portabilità: ecco perché le corse non portano via mai più di dieci minuti, i semafori diventano verdi all’istante, è impossibile restare imbottigliati nel traffico (anche se di tanto in tanto le auto della CPU impazziscono e si esibiscono in manovre spericolate) e le sole cose da fare siano praticamente accertarsi di usare correttamente le frecce.
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Tutto è stato diluito in modo da rendere Bus Simulator City Ride accessibile fin dalla prima partita. Non esistono nemmeno gli specchietti retrovisori (o meglio, ci sono ma non riflettono alcunché), perciò è impossibile partire dalla fermata ed essere speronati da un’auto che sta sopraggiungendo o chiudere qualche passeggero tra le porte, come invece accadeva nei passati episodi.
Bus Simulator City Ride, una difficile palestra di vita
Questo comunque non significa che ottenere la massima valutazione in ogni corsa (essenziale per avere più soldi e soprattutto più esperienza, utili a sbloccare nuove tratte e nuovi mezzi) sia facile: tutt’altro, da questo punto di vista il sistema di valutazione è spesso punitivo o comunque poco in linea con un titolo apparentemente così arcade.
Non siamo nemmeno rimasti soddisfatti del modello di guida, sia per colpa del pad per Switch che non contempla grilletti con una corsa come quelli di Xbox e PlayStation (dunque funzionano solo come dei pulsanti, “acceso/spento”) che rende impossibile regolare la velocità, sia soprattutto perché se si smette di accelerare, non esiste la minima inerzia e l’autobus si fermerà all’istante. Potreste viaggiare anche a 100 chilometri che, lasciando andare il gas vi ritrovereste fermi nel giro di tre/quattro metri. Per evitare che vi anchilosiate l’indice pigiando e rilasciando di continuo l’acceleratore, il nostro consiglio è di impostare il limite di velocità: eviterete gli autovelox e potrete continuare a premere sul tasto senza una folle guida a strappi.
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Le sole side quest di contorno vi chiederanno di azionare di tanto in tanto i tergicristalli per rimuovere enormi moscerini che si spiaccicheranno sul parabrezza, suonare il clacson in prossimità di vetture che posteggiano in adiacenza delle pensiline, accendere l’autoradio per svegliare i passeggeri che si addormentano e vendere i biglietti a quelli più sbadati. Qui peraltro si nota la casualità dei file audio: voci giovani e squillanti che chiedono abbonamenti per anziani e altre più adulte e mature che acquistano tessere per studenti…
Intendiamoci, Bus Simulator City Ride non è affatto un brutto gioco: gli interni degli autobus sono realizzati con dovizia – sebbene rispetto agli altri capitoli qui sia possibile vedere solo il posto del guidatore – e le grandi marche del settore ci sono tutte (Alexander Dennis, Blue Bird, BYD, IVECO, MAN, Mercedes-Benz, Scania, Setra, Volvo e Vicinity), semplicemente il nuovo capitolo prodotto da astrogon (anch’essa tutta in minuscolo) presenta una formula un po’ troppo annacquata rispetto alla serie principale e il modello di guida andrebbe aggiustato con una patch provvidenziale.
Bisogna riconoscere che, tra gli avversari che affollano la categoria, è il titolo del genere a presentare il comparto grafico migliore, almeno su Nintendo Switch, ma anche dopo l’update alla versione 1.02 permangono bug fastidiosi come la sparizione improvvisa di alcune vetture del traffico, caricamenti eccessivi e sporadici crash del gioco che vi spediranno al menu della Switch. Inoltre, il sistema di valutazione è così punitivo da far sorgere il sospetto che sia solo un mezzuccio di bassa lega per allungare la longevità di un titolo che offre appena 10 modelli di bus. Anche su questo fronte, sarebbe gradito un aggiornamento con alcuni nuovi autobus gratis. Siamo davvero a tanto così dall’avere per le mani il miglior titolo di autobus per Switch, almeno per i neofiti del genere, davvero gli austriaci vorranno mancare la fermata? Noi speriamo di no e di vedere update che sanino i bug che danno maggiormente fastidio.