In tempi di dazi bisogna tutelare e promuovere ancora di più il made in Italy. A volte, però, noi italiani siamo forse troppo permalosi. Sul popolare sito UK Good Food, fino al 2024 di proprietà della BBC, è disponibile la ricetta di una classico della cucina romana, la pasta cacio e pepe. Presentato come un primo molto veloce da preparare, negli ingredienti vengono previsti burro e parmigiano. Tanto è bastato per spingere Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio a scrivere una lettera per informare addirittura l’Ambasciata britannica di Londra.
Perché la cacio e pepe inglese ha fatto arrabbiare Confesercenti
«Rimaniamo basiti – scrivono da Confesercenti – leggendo sul sito della Bbc la ricetta della cacio e pepe ‘con quattro semplici ingredienti, spaghetti, pepe, parmigiano e burro, è un classico che non può mancare nella dispensa».
La lettera prosegue: «La ricetta originale e originaria della cacio e pepe – spiega Pica – esclude la presenza di parmigiano e burro. Gli ingredienti non sono quattro bensì tre: pasta, pepe e pecorino […] Ci soffermiamo invece sul fatto che la BBC proponga agli utenti la ricetta come fosse quella originaria e non una delle possibili varianti del piatto e che addirittura suggerisca di realizzarla con tanto di video che illustra i vari passaggi e la composizione del piatto finale».
Non è la prima volta che dall’estero qualcuno punzecchia l’orgoglio italiano in tema di cibo. La questione è ad alto contenuto polemico, adatta per i social. «Al fine di salvaguardare un piatto popolare e iconico come la cacio e pepe – conclude la lettera di Confesercenti – abbiamo chiesto al sito della BBC, mettendo a conoscenza anche l’Ambasciata del Regno Unito a Roma, di fare una rettifica della ricetta».
La BBC, chiamata in causa anche se non è più proprietaria del sito messo sotto accusa, ha documentato quanto accaduto. «Gli italiani – si legge nell’articolo – spesso si arrabbiano quando gli stranieri armeggiano con le loro ricette: pizza con ananas, cappuccino dopo mezzogiorno o carbonara con panna, per esempio. Eleonora, che lavora in un caffè affollato nel centro di Roma, pensa che probabilmente non sia necessario che gli italiani si arrabbino così tanto per qualcosa del genere, ma capisce perché lo fanno».