Il Savvy Gaming Group controlla quote di Capcom e di diverse società esport
«Capisco e rispetto che ci siano opinioni diverse su questo argomento. Non pretendo di avere le risposte giuste, ma voglio che sia chiaro che questa decisione non è stata presa alla leggera». Chi parla è Lars Wingefors, l’amministratore delegato di Embracer, azienda svedese di videogiochi che ha da poco accolto a bordo un nuovo soggetto. Si tratta del Savvy Gaming Group, fondo saudita nel cui consiglio di amministrazione siede in qualità di presidente il principe Mohammed bin Salman. Come si legge su Venture Beat, l’operazione è valsa 1 miliardo di dollari. Trattandosi di un soggetto politico che non può lasciare indifferenti, si è aperto un dibattito sull’opportunità di accettare investimenti da fondi simili. Il Savvy Gaming Group ha replicato quanto già fatto con altre società di videogiochi negli ultimi tempi.
Nel 2022 il fondo saudita ha messo sul piatto 1,5 miliardi di dollari per acquisire le realtà esport ESL e Face It. Vanno poi citati gli investimenti in Capcom, la software house nipponica che possiede l’IP di Resident Evil (di cui controlla il 5%), e in Nexon. Per questi ultimi due soggetti si legge di un investimento da un miliardo di dollari ciascuno. Come spiega Axios, il fatto che dietro al fondo ci sia bin Salman ha creato imbarazzo, dal momento che il politico è responsabile non soltanto della guerra in Yemen, ma è stato indicato da più fonti indipendenti come il mandante dell’omicidio del giornalista del Washington Post, Jamal Khashoggi, ucciso a Istanbul nel 2018.
«Abbiamo affrontato argomenti difficili che coinvolgono questioni non legate al gaming relative all’Arabia Saudita – ha scritto sempre Wingerfors in una lettera aperta per spiegare il perché, alla fine, Embracer ha deciso di chiudere l’accordo con il Savvy Gaming Group -. Credo davvero nell’inclusione e nel cambiamento che può avvenire aprendo i nostri contenuti a nuovi mercati. Portando un maggior numero di prodotti nella regione MENA (Middle East and North Africa, ndr), abbiamo l’opportunità di creare connessioni locali, sostenere gli imprenditori, impiegare un gruppo eterogeneo di persone nel nostro intero ecosistema, promuovere la crescita e avvicinare il mondo attraverso il gioco».
Negli ultimi tempi si è sentito parlare di Embracer per via dell’interesse da parte dell’azienda svedese verso l’IP di Tomb Raider, oltre che per l’acquisizione di Gearbox a 1 miliardo di dollari. Per quanto riguarda il Savvy Gaming Group, in un’intervista al Ceo del fondo saudita, Brian Ward – un passato ai vertici di EA e Activision – sono stati presentati i piani a lungo termine: gli investimenti sono soltanto all’inizio e l’obiettivo è utilizzare il gaming per mostrare il (presunto) progresso in corso in Arabia Saudita. Nella speranza, auspichiamo noi tutti, che temi cruciali come quelli dei diritti umani non passino mai in secondo piano.