Si parte dal Portogallo, sede degli sviluppatori, per approdare nel cuore dell’Africa, dove ha luogo una delle competizioni sportive più appassionanti. Sarà così anche per il mondo dei videogiochi?
Se c’è una competizione nel mondo dei motori tanto affascinante quanto mortale, è senza dubbio la Parigi Dakar. Spettacolare per i posti che vengono attraversati, estremo per le condizioni delle gare, è senza dubbio un rally per pochi, spericolatissimi, piloti anche perché, come abbiamo appena sottolineato, negli anni non sono mancati gli incidenti più tragici. Dakar Desert Rally prova a ricreare l’epopea di questa folle corsa nel deserto.
La traversata nel deserto di Dakar Desert Rally
Non tutto, dobbiamo ammetterlo, è andato benissimo. E la traversata nel deserto offerta da Dakar Desert Rally è spesso estenuante, estrema e in balia della sorte. Ma non per i motivi che ci si aspetterebbe. Non c’entrano, insomma, le insidie potenzialmente letali delle ambientazioni, quanto piuttosto i bug che si muovono sottotraccia di un titolo arrivato sugli scaffali senza essere stato ultimato a dovere.
Nulla che non possa essere sanato con l’intervento di una corposa patch, s’intende, ma frattanto dobbiamo segnalare la presenza di sporadici errori che, oltre a rovinare l’esperienza di gioco, possono perfino erasare i risultati di un’intera sessione, mandando l’utente ai matti. Per il resto, il gioco sviluppato dallo sviluppatore portoghese Saber Porto Ltd. e finanziato da Saber, è sicuramente zeppo di contenuti, proponendo oltre 30 tappe di rally complete, tratte dalle gare ufficiali del Dakar Rally del 2020, 2021 e 2022, con veicoli, squadre e piloti ufficiali. Tutto ciò ovviamente declinabile sia in modalità multigiocatore sia in singolo. In più, Dakar Desert Rally permette di guidare più mezzi: moto, auto, camion, quad e SSV.
E qui casca – come da copione – l’asino, perché ogni veicolo si guida in modo differente e richiederebbe una gestione della fisica a sé. Insomma, i titoli che prevedono più tipologie di mezzi di fatto dovrebbero contenere più giochi, ma raramente accade. E infatti mentre le auto e i quad si comportano sulla sabbia esattamente come ci si aspetterebbe (noterete subito che il gioco richiede tutt’altro approccio alla guida, soprattutto quando si frena, così come i terreni sconnessi esigono sterzate assai meno brusche di quanto non fareste su circuito, o vi ribalterete continuamente), moto e camion ci hanno lasciato parecchio perplessi.
I camion a sorpresa sono fin troppo agili, capaci di chiudere le curve nello spazio di troppi pochi metri così da evitare anche gli ostacoli che parevano destinati a fare un buco grosso così nel radiatore; le moto, invece, oltre a essere inguidabili, sono eccessivamente punitive: basta il minimo incidente a decretare la morte del proprio alter ego. Ok, è vero, tutto ciò è fatto in nome del realismo: effettivamente è più facile morire su una moto da sterrato che non in un’auto con casco, cinture di sicurezza e roll bar, ma questa eccessiva pedanteria rovina il divertimento, tanto più dal momento che Dakar Desert Rally non si pone come la più realistica delle simulazioni.
Un altro aspetto da tenere in considerazione riguarda l’assenza del doppiaggio in italiano: può sembrare poca cosa in un titolo di corse, ma non dimenticatevi che siamo in un rally, per di più a zonzo in uno dei posti più pericolosi al mondo. Capire ciò che dice il vostro co-pilota, quindi, è essenziale e chi non se la cava bene con la comprensione dell’inglese parlato sappia che i navigatori in Dakar Desert Rally sono incredibilmente ciarlieri e non si limitano a dirvi “sinistra cinque / destra due / dosso”, imbastendo veri e propri discorsi.
Al netto di questi difetti, la produzione Saber dà la possibilità di tagliare di netto alcuni degli scenari più belli del pianeta, riprodotti con dovizia di particolari. L’aspetto più riuscito di Dakar Desert Rally è proprio la realizzazione delle piste, che cambiano realisticamente conformazione geografica col passare dei chilometri, portandovi prima in assolati deserti, poi lungo spiagge meravigliose sulle quali potreste rinvenire gli scheletri immani di navi arenate da tempo (usando i container come rampe utili a limare qualche secondo) per terminare su vette innevate. Insomma, se anche voi – come del resto noi – avevate il pregiudizio che il deserto fosse monotono e tutto uguale, dovrete ricredervi: ha panorami magnifici, ben emulati in questo titolo fresco di debutto su PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4 e Xbox One.