Domoki comanda e monitora i dispositivi di casa e degli uffici, tenendo sotto controllo i consumi. Il sistema è basato sul sistema operativo Android e comunica tramite wireless
Un microcomputer al posto degli interruttori di casa. Domoki è il nuovo sistema sviluppato da Almadom.us (startup innovativa incubata da Digital Magics) che – inserendosi all’interno delle scatole elettriche – sostituisce gli interruttori e controlla ogni dispositivo elettrico come luci, termostati, prese, elettrovalvole e tapparelle attraverso il touchscreen, via smartphone o comandi vocali. Domoki riutilizza i cavi presenti nell’impianto elettrico e comunica tramite wireless. Un’idea a favore del risparmio energetico e della green economy. Abbiamo intervistato Alessandro Benedetti, co fondatore e presidente di Almadom.us.
Intervista
Quando e come è nata l’idea di Domoki?
L’idea di Domoki è nata quasi per caso. Io e il mio socio Marco Zanchi abbiamo avvicinato un vecchio smartphone a un interruttore e abbiamo capito che forse sarebbe stato possibile portare la tecnologia mobile all’interno delle abitazioni e non solo nelle tasche delle persone. Dopo qualche prototipo e tante interviste a proprietari di casa abbiamo capito che l’idea sarebbe potuta essere una rivoluzione in un mondo, come quello domotico, fermo a tecnologie vecchie di anni.
Su quali tecnologie si basa e come comunicano fra loro i componenti del sistema?
Domoki è un microcomputer basato sul sistema operativo Android che permette una estrema flessibilità e la possibilità di continuare ad aggiungere servizi al prodotto. È inoltre un sistema completamente wireless e utilizza principalmente due protocolli per comunicare:
- Wi-fi, grazie al quale domoki può trasmettere via Internet ed essere raggiungibile tramite l’applicazione mobile da qualunque punto, anche fuori dalla propria abitazione, in totale sicurezza.
- Zigbee, un protocollo molto diffuso nella smarthome (con oltre 8000 prodotti certificati e altre migliaia perfettamente funzionanti, ma non certificati). Domoki ha scelto questo protocollo per permettere ai propri clienti di ampliare il proprio impianto domotico con dispositivi di terze parti a basso costo, come le lampade IKEA e Osram o i prodotti della neo entrata sul mercato italiano Xiaomi.
Quali difficoltà avete incontrato?
Le difficoltà per creare una startup di successo in Italia sono note a molti, ma lo sono ancora di più per una startup hardware che deve creare un prodotto fisico. Noi crediamo però che l’Italia rimanga un Paese che in questo campo possa davvero fare la differenza. Non solo a oggi è il terzo Paese in Europa nel campo della Smart Home, ma le aziende italiane e gli operatori energetici si stanno dimostrando davvero molto interessati.
A oggi che tipo di riscontro avete?
Nonostante sia sul mercato solo da pochi mesi, Domoki ha dimostrato la validità della sua proposizione commerciale con oltre 600 domoki distribuiti e più di 1300 dispositivi di terze parti venduti direttamente da Almadom.us, a cui si aggiungono quelli acquistati direttamente dai nostri clienti. I nostri obiettivi sono molto ambiziosi e prevedono già dal prossimo anno l’espansione internazionale.
Qual è stata la più grande soddisfazione?
Come ogni azienda che sviluppa e vende un prodotto la miglior soddisfazione arriva proprio dai nostri clienti. Abbiamo inviato un sondaggio di gradimento riscontrando oltre il 90% di feedback positivi e una elevata voglia di collaborare per continuare a migliorare il prodotto. A questo si aggiungono diversi premi vinti in questi anni, soprattutto legati al risparmio energetico.
Qual è il quadro in termini di costi e di risparmio per il consumatore?
Il tema del risparmio energetico e ancora più precisamente, quello della green economy, è sempre più caldo. A oggi gli utenti non vogliono limitarsi a spendere meno; su questo aspetto domoki può far risparmiare fino al 30% della bolletta energetica grazie alla funzionalità di termostato intelligente e al controllo dei consumi dei dispositivi elettrici, ma anche utilizzare meglio l’energia per un mondo migliore. Per questo motivo abbiamo integrato anche la possibilità di conoscere i dati di produzione di impianti fotovoltaici, così che i nostri clienti possano decidere come utilizzare i propri elettrodomestici in base alla produzione o lasciare che sia domoki a scegliere il momento ideale.
Qual è stata la reazione della gente?
Estremamente positiva. Superate le paure iniziali legate alla sicurezza i nostri clienti amano la possibilità di controllare la propria abitazione da remoto. La misurazione dei consumi permette loro di accendere gli elettrodomestici nel momento ideale e i sensori di movimento garantiscono un primo livello di sicurezza. Grazie ai nostri clienti abbiamo scoperto nuove modalità di utilizzo di domoki e di conseguenza abbiamo ottimizzato i nostri software.
Quali sono le barriere da abbattere oggi nel campo della domotica?
Ogni volta che parliamo con potenziali clienti o installatori ci rendiamo conto che la loro più grande paura nei confronti della domotica è legata al prezzo troppo elevato e alla necessità di effettuare costose opere elettriche o addirittura murarie. Domoki cerca di sfatare il mito della domotica troppo cara e complicata con un prodotto che si installa in pochi minuti senza nessun intervento elettrico particolare.
Come sono affrontati i potenziali rischi legati ai cyber attacchi e alla privacy?
Abbiamo considerato la sicurezza dei dati come fondamentale dal primo giorno. Quindi abbiamo integrato subito nel team il miglior esperto di sicurezza che il mercato potesse offrire e chi meglio di un hacker che ha lavorato per anni per le Forze dell’ordine di tutto il mondo poteva aiutarci a migliorare il nostro prodotto sotto quel punto di vista? A oggi consideriamo domoki un sistema incredibilmente sicuro; per fare un semplice esempio domoki crittografa ogni singolo dato tramite un certificato unico per ogni domoki, la cui copia è in una chiavetta in una cassetta di sicurezza in banca; e questo è uno solo dei sistemi di sicurezza integrati.
Cosa avete in cantiere per il futuro?
Vogliamo garantire ai nostri clienti un prodotto che continuerà a evolvere tramite l’integrazione con nuovi dispositivi, nuove funzionalità e l’apertura a sviluppatori di terze parti che potranno a breve integrare i propri software o applicazioni mobile direttamente con domoki.