Il food blogger David Murphy ha pubblicato sul suo sito la ricetta per trasformare il succo d’uva in vino utilizzando la popolare pentola a pressione elettrica. Curioso esperimento, anche se il fascino della vinificazione rimane
Dimenticatevi la sana e divertente vendemmia. Lasciate stare tini, torchi e mosto. Anche il rito dello stappare una bottiglia potrebbe diventare solo un ricordo. Negli Stati Uniti hanno pensato a un modo per trasformare il succo d’uva, quello venduto senza alcun contenuto di alcool, in vino prodotto in casa. Lo strumento necessario per permettere questa “magia” è l’Instant Pot, la pentola elettrica a pressione che è diventata un fenomeno di costume oltre che un must nelle cucine americane per la velocità con cui è possibile preparare pietanze anche complicate senza dover stare a controllare di continuo la cottura.
Gli ingredienti dell’Instant Pot wine
Pochi e semplici ingredienti che si possono reperire al supermercato consentono di diventare dei vinificatori domestici: una bottiglia di succo d’uva Welch’s, particolarmente diffuso negli States, del lievito che consenta la fermentazione e dello zucchero e il gioco è fatto. Ovviamente tutto va inserito nell’Instant Pot seguendo la ricetta del food blogger David Murphy che per primo ha avuto questa curiosa idea e l’ha pubblicata sul suo sito Food N Service. La ricetta del vino fatto in casa ha avuto un discreto successo nelle ricerche online, anche per la curiosità che un esperimento del genere è in grado di generare, e ne hanno parlato diversi siti tra cui Quartz.
https://www.youtube.com/watch?v=XrjTc1_EIsc
Il sapore del vino “domestico”
Per quanto riguarda il sapore della bevanda, Murphy ha assicurato sul suo blog che è di sicuro migliore di alcuni vini di scarsa qualità che si trovano sul mercato. Le varie testate che hanno riportato la ricetta si sono cimentate in un’analisi dettagliata del prodotto, interpellando anche degli esperti. Il sommellier James Tidwell ha assaggiato il particolare vino per The Dallas Morning News e ha riferito alcune delle caratteristiche principali della bevanda: un colore rosso credibile, un contenuto alcolico elevato e l’assenza di particolari aromi.
La fine della vinificazione tradizionale?
Al di là delle fantasie e delle sperimentazioni, difficile pensare che questo vino possa sostituire quello vero. Il motivo principale è che è fatto con uve che non sono ideali per la vinificazione. Sono troppo dolci e adatte quindi più a gelatine e a marmellate che al vino. E poi, per gli estimatori, questo tentativo toglie molto del piacere del sorseggiare un buon bicchiere di vino, fatto con i giusti procedimenti e nella maniera più naturale possibile. Il vino è ancora una cultura, un sapere antico, legato a territori disseminati di vigneti, e frutto di secoli di studio sulla coltivazione delle uve e sulla loro spremitura. Pensare di annullare tutto in una pentola a pressione sembra un’ardua impresa al momento.