Che Festival di Sanremo sarebbe se non fosse a Sanremo? La domanda sorge legittima dopo le indiscrezioni che circolano da giorni riguardo una possibile nuova location per la kermesse della canzone italiana. E mentre il sindaco di Sanremo e l’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi, stanno discutendo l’argomento, ecco quali potrebbero essere le città pronte ad accogliere il Festival nel 2026.
Le possibili location per il Festival
Tra le candidate sui giornali si parla di Torino, in pole position, poiché può contare sulla presenza di studi Rai che vengono attualmente utilizzati per l’Eurovision Song Contest e sono, quindi, stati già collaudati per i grandi eventi. Ma in lizza ce ne sarebbero anche altre, principalmente del Centro-Sud, secondo quanto fa sapere Il Messaggero. Al nord spicca Jesolo, al centro la Versilia e Riccione, al sud, la costiera amalfitana, Messina, Gallipoli, Taranto.
E Sanremo?
Mentre si attende di sapere che cosa hanno deciso l’amministrazione comunale della riviera ligure e l’ad della Rai, ripercorriamo la vicenda. La location è stata messa in dubbio qualche mese fa a fronte del fatto che il comune ligure non abbia mantenuto gli accordi previsti. In particolare, avrebbe dovuto fare un auditorium super-moderno e fino al 2008 la stessa Rai aveva finanziato il progetto, ma poi ha deciso di non farlo più. Stesso problema si pone per l’indotto: le strutture alberghiere sono rimaste cristallizzate nel tempo e la gestione di turisti, ospiti, artisti e conduttori diventa sempre più complessa.
Ma nonostante tutto, il Comune di Sanremo per ospitare il Festival sino a ora aveva chiesto un milione di euro in più (oltre a una fetta degli introiti pubblicitari del servizio pubblico). Adesso, però, si dice pronto a pagare l’accoglienza mentre finora era sempre stata la Rai a sobbarcarsi le spese per il vitto e l’alloggio degli artisti insieme alle organizzazioni che portano i cantanti, i musicisti e i tecnici.