Comico e cabarettista, si esibisce sui palchi da quando ha 16 anni. Ma non toglietegli i social
«Facebook è morto. Youtube è immortale, ma vivo con la paura che mi scompaia Instagram». Quando da universitario racconti la vita dei tuoi colleghi devi calpestare per forza le piattaforme più affollate di giovani. Se poi il re (che fu) dei social network entra in crisi, occorre muoversi per inseguire il pubblico. Filippo Caccamo, 26 anni, fa teatro da quando ne ha 16 e dalla sua Lodi è partito per ben due tour nazionali. Nel 2017 ha caricato il suo primo video su Youtube, la puntata zero di una serie che continua ancora, prendendo in giro manie e luoghi comuni di tutte le facoltà. “Tu che facoltà universitaria sei?”, chiedeva Filippo a una platea che, tra un esame e l’altro, su internet ha di che svagarsi. In tanti l’hanno seguito, anche perché tutti vogliono laurearsi il prima possibile. Filippo c’è riuscito con una triennale in Beni Culturali a Milano. Ora – ce lo confessa, affranto – gli manca solo la magistrale.
Si ride di più online
«Prima di Youtube ero già abituato a lavorare a teatro, di fronte a un pubblico in carne e ossa». La vena comica Filippo Caccamo l’ha scoperta molto presto, tanto che, prima di diventare un influencer della risata, aveva fatto esperienza con Zelig Lab e ai programmi tv Eccezionale Veramente e Colorado. «Una volta che il pubblico mi ha ritrovato su Youtube il mio obiettivo era portare più persone possibili nei teatri. Volevo un pò sfatare l’idea dell’universitario squattrinato, che non spende soldi per andare a vedere uno spettacolo». Alla fine c’è riuscito come dimostrano i tanti sold out in giro per il Paese.
Filippo Caccamo, lo studente di…
Come molti giovani che iniziano una carriera di successo online, a un certo punto capita che arrivi l’ansia di capire cosa fare “da grande”. «Certo – dice Filippo – non posso continuare a fare video sul fatto che a Ingegneria non ci sono ragazze o che a Scienze Politiche credono di fare lo stesso diritto che fanno a Giurisprudenza. Chissà, magari un giorno potrei avere la mia startup, sarebbe un sogno». Intanto Filippo Caccamo se la ride con il successo del suo spettacolo teatrale Le mille e una laurea.
E in attesa di capire cosa potrebbe riservarci una startup ideata da un comico – «Mi è sempre affascinato quel mondo, a casa ho mille libri su come fondare una startup» – ebbene, abbiamo chiesto a Filippo Caccamo come gestisce il suo lavoro tra le attività online e quelle nei teatri. «Il 2019 per me è un anno davvero digital. In effetti, la mia attività si reggerebbe anche soltanto grazie al web». Con una platea di oltre 50mila iscritti su Youtube e quasi 110mila su Instagram, basta l’ispirazione e una story per far ridere parecchie persone.
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In questi anni, come ci racconta Filippo, il suo lavoro da artista si è retto anche grazie alla collaborazione con aziende e startup che hanno proprio gli universitari come target. «Mi occupo sempre di loro, della loro vita, per semplificargliela. Ho chiuso alcuni placement che sono valsi tanto quanto un intero tour teatrale». Dunque, non è vero che “mai una gioia”. «Ora non penso troppo a cosa farò di tutta questa striscia comica dopo la laurea: sono molto più tranquillo perché ho capito che le persone si affezionano molto a come racconti le cose, al tuo stile».