Mentre Doxa rivela che l’82% dei millenials vuole diventare chef, in Italia arriva la prima scuola di cucina completamente online: un’idea che qui da noi sa di futuro, ma che in America è già una storia di successo da dieci anni
Chef, chef ovunque. I programmi di cucina ci sfamano 24 ore su 24 con piatti facili, veloci, belli, di classe, ricercati. E se lo fanno loro, in tv, cosa ci vorrà mai a diventare chef! Ecco proliferare dunque accanto alle prime, poche e prestigiose scuole di cucina, decine di realtà che formano aspiranti chef, pasticcieri, pizzaioli. Tutte con la loro aula, il loro team, i loro stage. Fra queste spunta AssoAPI, la prima scuola italiana di cucina completamente online, con 8 corsi e un placement dell’80%.
Un azzardo?
Ci siamo abituati alle università online e a Coursera per i più ambiziosi: in rete ci sono corsi per imparare a fare qualsiasi cosa. Ma è possibile apprendere l’antica arte della panificazione o diventare pizzaioli imparando a impastare online? Senza un professionista che venga alla nostra postazione a dirci se stiamo facendo bene o se stiamo combinando un emerito casino fra farina e lievito?
Secondo Antonio Santoro, responsabile formazione AssoAPI, sì. I motivi: c’è la possibilità di esercitarsi continuamente grazie ai video e in collegamento con tutor e chef ma, senza essere legati al tempo del laboratorio. Si può interagire con il docente in una relazione uno a uno. Si possono seguire le lezioni in qualsiasi momento della giornata e da qualsiasi dispositivo. Fantascienza? Niente affatto. È una ricetta che in America è già un successo da oltre dieci anni, e che si chiama Rouxbe.
Luglio 2015 sarà un mese importante per la scuola di cucina online creata da Joe Girard e Dawn Thomas. Rouxbe infatti compirà 10 anni, un anniversario di quelli che pesano. In questo periodo la scuola ha formato centinaia di appassionati di cucina e ha messo a segno partnership importanti, arrivando a preparare anche una parte del personale di Marriott International, il colosso del settore alberghiero e della ristorazione da almeno mezzo secolo.
Rouxbe raccoglie studenti da oltre 120 paesi del mondo, offrendo formazione in inglese, spagnolo e cinese. Presto, anche in arabo. Inoltre, interpretando la domanda di mercato attuale, Rouxbe ha iniziato a formare chef esperti in cucina vegetariana, capaci di lavorare in centri benessere e al fianco di professionisti. Punto debole della formazione per cuochi online è il passaggio dalla scuola ai fornelli di un ristorante visto che, alla fine dei corsi (amatoriali e professionali), non è previsto uno stage. Ed è proprio su questo aspetto che AssoAPI ha costruito il successo della seconda parte dei suoi corsi. Una scelta dovuta al fatto di lavorare in un paese dove il mestiere di cuoco è spesso stato lo strumento per reinventarsi e sfuggire alla crisi.
Stage e passione
Dopo la formazione teorica che avviene attraverso una piattaforma e-learning, dopo i tutorial, i webinar con gli chef, le esercitazioni documentate con video e foto, dopo le call via Skype con i tutor e il test finale, il corso online porta lo studente in cucine vere e proprie.
AssoAPI mette in contatto gli allievi con le realtà lavorative del food per fare pratica in ristoranti e pizzerie, arrivando persino a inserire i propri studenti nella pasticceria di Antonio Daloiso, vincitore del talent show targato Rai “Il più grande pasticciere”. Per chi vuole, lo stage può anche essere fatto all’estero. Stando a un’indagine Doxa, un ragazzo su 4 oggi vuole fare lo chef e, al contrario di quello che ci racconta la tv, è un mestiere durissimo. La passione aiuta, dicono.