Il 20% del cibo prodotto in Europa finisce nei rifiuti. Nell’Earth Day (della sostenibilità) il conto è drammatico: 88 milioni di tonnellate di spreco alimentare all’anno
Una montagna di euro in cibo sprecato, 143 miliardi di euro ogni anno. E solo per l’Europa. A tanto ammonta in termini monetari lo spreco alimentare europeo. E mentre tutto il pianeta celebra l’Earth Day cercando la sostenibilità in tutte le sue forme, il conto di ciascun cittadino (in termini solo di food) è allarmante: si sprecano ogni anno 173 kg di alimenti. A livello planetario poi la cifra diventa astronomica, 1000 miliardi di dollari l’anno. Uno schiaffo in faccia alla miseria.
88 milioni di tonnellate di cibo sprecato
Gli Stati di Ue-28 producono ben 88 milioni di tonnellate di spreco alimentare all’anno, e il soggetto che contribuisce maggiormente allo spreco alimentare sono le famiglie con 47 milioni di tonnellate, vale a dire il 70% dello spreco alimentare europeo derivante dal consumo domestico, dalla ristorazione e dalla vendita al dettaglio. E dal momento che l’ammontare complessivo degli alimenti prodotti nell’Ue (stima 2011) è di circa 865 kg/persona, ciò significa che il 20% circa del totale del cibo prodotto finisce per diventare spreco alimentare. Dunque? Dunque nella Giornata mondiale della Terra “ricordiamoci che il diritto al cibo è la sfida del nostro tempo”, dice Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market, ideatore del movimento spreco zero alla base dell’impegno contro lo spreco alimentare in Italia e in Europa, e presidente del Comitato che, per il Ministero dell’Ambiente, è incaricato di elaborare il Piano nazionale di riduzione dei Rifiuti. La Giornata Mondiale della Terra “ha una valenza insieme formativa e informativa, per questo è importante rilanciare l’obiettivo spreco zero come denominatore comune alle risorse fondamentali sul pianeta, dal cibo all’acqua al suolo, e puntare sull’educazione alimentare e ambientale come valore strategico nella formazione delle generazioni presenti e di quelle future che abiteranno la Terra”.
1000 miliardi di dollari nel mondo
Sul pianeta un terzo della produzione di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare, circa il 24% misurando in calorie. E c’è di pù: il valore economico del cibo sprecato a livello globale si aggira intorno ai 1.000 miliardi di dollari/anno ma sale a circa 2.600 se si considerano alcuni dei costi “nascosti” legati all’acqua e all’impatto ambientale. Nella filiera dello spreco sono importanti i progetti di recupero per l’invenduto della distribuzione, grande e piccola. Ma è a livello di spreco domestico che soprattutto si gioca la partita. “Chiediamo una capillare campagna di educazione alimentare e ambientale, e rilanciamo la richiesta di proclamare l’Anno Europeo contro lo Spreco Alimentare entro il 2025, che abbiamo indicato come data simbolo per monitorare gli obiettivi di riduzione dello spreco, e recepita in molte normative degli Stati membri, a cominciare dalla Francia”.