Gli investimenti crescono. Le exit sono di più, ma hanno volumi minori. E’ il foodtech europeo 2015, come viene fuori dal report di Tech.eu. Con due protagonisti: Rocket Internet e Delivery Hero
Nel 2015 il foodtech europeo ha avuto un dominatore: Rocket Internet. C’è il suo zampino in sei delle dieci maggiori acquisizioni e nei tre maggiori round d’investimento. Con la Germania che, di conseguenza, si impone (anche grazie a Delivery Hero) come principale acquirente. Ma che anno è stato? Ce lo dicono i numeri di un report di Tech.eu, il primo riservato a cibo e innovazione.
Il delivery spinge gli investimenti foodtech
Il report distingue tra investimenti e M&A. Cioè tra entrate (di capitali) ed exit. Le nuove risorse sono abbondanti, attratte soprattutto (e non è una sorpresa) dal delivery. Gli investimenti crescono e per la prima volta superano il miliardo. Per l’esattezza 1,1 miliardi di euro. Nel 2014 si erano fermati a 770 milioni. Il progresso è quindi consistente, vicino al 43%. Cala invece l’investimento medio, passato da 14,2 a 12,8 milioni. L’incremento è quindi il risultato di un aumento numerico delle operazioni. Se nel 2014 i round sono stati 54, nel 2015 sono balzati a 86. Merito, sottolinea l’analisi “delle startup del delivery e dell’impegno di Rocket Internet”. Il gruppo tedesco non vince ma domina: c’è il suo zampino in sei dei maggiori dieci round. Alle spalle del razzo c’è un investitore italiano, Club Digitale, che nel 2015 ha puntato su Vino75 e Gourmant. Club digitale fa da ripieno a un panino tedesco: al terzo posto c’è Holtzbrinck Ventures.
I maggiori round: dominio Rocket Internet
Tra i maggiori Rocket Internet è quasi una costante. Al primo posto ci sono i 287 milioni di euro sborsati a febbraio 2015 per conquistare il controllo di Delivery Hero. In realtà i milioni investiti sono molti di più: 496. Il report divide l’importo per una questione contabile. Questi 287 sono stati investiti per avere nuove azioni. Gli altri 209 sono serviti a comprare titoli dei vecchi soci e per questo vanno sotto la voce “acquisizioni”.
La seconda operazione è lontana: 130 milioni per il 52% di Hello Fresch. Cambiano le cifre ma non l’investitore: sempre Rocket Internet. Al terzo posto torna Delivery Hero, grazie a un round da 100 milioni. È giugno, Rocket Internet non scuce soldi ma li riceve. Perché nel frattempo è diventato (anche grazie a un’altra iniezione da 52 milioni, a marzo) socio di maggioranza di una società valutata più di 3 miliardi.
Le exit sono di più ma sono più piccole
I numeri cambiano guardando alle exit, cioè (in questo caso) a fusioni e acquisizioni. Le operazioni sono state di più, 27 (con una sola fusione) contro le 15 del 2014. Ma le cifre in ballo sono dimezzate: 1,1 miliardi rispetto ai 2,2 miliardi dell’anno prima.
Numeri e strategie diverse, stessi protagonisti. Il singolo round più proficuo è stato sborsato da Delivery Hero, questa volta nella veste di acquirente: 540 milioni per la turca Yemeksepeti. In seconda piazza c’è sempre la società tedesca, ma questa volta come acquisita (con i 209 milioni di Rocket Internet). Chide il podio per Quandoo (altra tedesca): 199 milioni da Recruit Holdings.
Paolo Fiore
@paolofiore