L’invenzione di due ingegneri romani cuoce cibo concentrando raggi del sole su un unico punto. E’ eco-friendly, naturale, economico e testato nelle scuole di cucina. In arrivo in primavera
L’anno di Expo 2015 è finito ma esserci confrontati per mesi su un’alimentazione più responsabile per il nostro corpo e per l’ambiente ha cambiato il nostro approccio al cibo. Siamo più aperti alle novità che hanno un occhio di riguardo per il futuro del pianeta, come Helio, l’innovativo forno solare in grado di riscaldare le pietanze usando l’energia prodotta dal sole. «Un sistema 100% eco-friendly: le pietanze sono cotte in maniera genuina e non c’è dispersione di fumi dannosi nell’aria» rivela Enrico Grillo, co-founder del progetto.
Effetto serra in positivo
Il progetto è più ambizioso di quel che sembra: non si tratta solo di un forno a risparmio energetico, ma di riuscire nel tempo a promuovere uno stile culinario sano che porti all’eccellenza e al rispetto dell’ambiente. Ancora una volta, un’idea tutta italiana, ideata e realizzata dagli ingegneri romani Enrico Grillo e Alessandro Varesano, che hanno costruito Helio sfruttando il principio che regola il fenomeno dell’effetto serra. Esternamente questo elettrodomestrico green sembra una scatola di legno qualunque, ma al suo interno si trovano una serie di pannelli rivestiti da specchi che una volta aperti e orientati verso il sole sono in grado di cuocere un pranzo sanissimo. Basta, infatti, posizionare le pietanze al centro della scatola e l’energia viene indirizzata verso un unico punto di cottura, quello per l’appunto dove è stato sistemato l’alimento. In questo modo il calore viene trattenuto e uniformato e, grazie alla tecnica della coibentazione, non viene disperso all’esterno. Nulla di più semplice, complatato anche da un mirino in grado di intercettare la direzione dei raggi solari e un termometro per monitorare la temperatura. Una volta richiuso è facile da trasportare come fosse una scatola, perfetto per pic-nic e barbeque all’aria aperta senza impattare sull’ambiente.
Utile (a modo suo) anche d’inverno
Un valido alleato in cucina per l’estate, ma non solo. Helio, in caso di condizioni atmosferiche favorevoli, quindi con un clima freddo ma bello o almeno con qualche debole raggio di sole, è in grado di funzionare anche in anche in inverno e a basse temperature. Mentre d’estate si possono cuocere tutti gli alimenti preparati in un forno classico, perché il convegno riesce a raggiungere i 100 gradi dopo dieci minuti dall’esposizione al sole (e può anche arrivare a 300 gradi!), d’inverno, con le condizioni climatiche meno favorevoli, è opportuno scegliere cibi a cui serve poco calore, come il pesce. «Non è un limite ma una forma di rispetto dell’ambiente in cui viviamo, rappresenta la scelta di cucinare in modo sostenibile e responsabile» spiega Grillo.
La conferma dagli esperti di cucina
«Gli esperti confermano che la cottura solare, essendo naturale, permette di mantenere invariate le proprietà organolettiche di ogni alimento». Il test è stato effettuato con diverse scuole di cucina che hanno provato Helio e hanno validato la sua efficacia. La cottura, dopo essere stata vagliata da insegnanti e studenti, è risultata ottima sotto tutti i punti di vista. Precisa anche Enrico Grillo: «Penetrando dall’alto, i raggi del sole cuociono in maniera uniforme il cibo che risulta anche più gustoso». Inoltre, la collaborazione con le scuole di alta cucina ha permesso di stilare un vademecum dei piatti più idonei a questo tipo di cottura, modulati sulle temperature esterne. Ma Helio non è solo il risultato di approfondimenti tecnici e sperimentazioni di professionisti del settore, è anche un oggetto di design ricercato in grado di mettere in connessione natura e tecnologia. «Ecco perchè usiamo come materiale, oltre all’acciaio ad uso alimentare, il legno».