In arrivo un disegno di legge che prevede l’insegnamento (addirittura obbligatorio) di “Storia e civiltà del vino” nelle scuole primarie e secondarie. L’idea del senatore Dario Stefano
Insegnare la storia del vino a scuola. E non come semplice materia facoltativa. E’ l’idea del senatore Dario Stefano che presenterà un disegno di legge a sua firma per l’istituzione dell’insegnamento obbligatorio della disciplina “Storia e civiltà del vino” nelle scuole primarie e secondarie, di primo e di secondo grado. Perché, spiega, “l’Italia è da sempre la patria del vino”. E ” La nostra stessa storia è intrecciata fittamente con quella del vino”. Quindi che disegno di legge sia, avallato da Attilio Scienza, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, Domenico Zonin, presidente Unione Italiana Vini, e Sandro Boscaini, presidente Federvini.
Una distesa di viti che disegnano il paesaggio
D’altronde, la premessa è che in ogni regione italiana si coltiva, da sempre, la vite ed ognuna di essa possiede varietà differenti di vitigni autoctoni. “Tantissime varietà di uve, millenarie tradizioni culturali e produttive, e una immensa produzione enologica costituiscono un patrimonio unico al mondo”. E poi, nella battaglia continua per il primato con la nostra più temibile concorrente, la Francia, “siamo tornati ad essere il primo Paese produttore di vino al mondo, non solo per quantità”, spiega Stefano. L’Italia enologica è “una fotografia culturale, economica e sociale che lascia senza fiato: una sconfinata distesa di viti che dalle Alpi arriva al Sud e alle Isole. Colline, montagne, mare: il paesaggio italiano in tutte le sue declinazioni, è stato disegnato dalla vite, dalla sua coltivazione, dalla sua diffusione”. Quindi, si arriva al punto: “E’ giunto il momento che anche l’Italia, nell’orgoglio di questa storia e di questo primato, promuova una maggiore consapevolezza e conoscenza, a cominciare da piccoli, dalla scuola dell’obbligo”.
Un “fattore di cultura”
Precedentemente l’idea era stata appoggiata proprio da Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini, in occasione di una tavola rotonda al ministero delle Politiche agricole sul tema vino-salute: “Al ministro Martina chiediamo di farsi portavoce presso il Governo, della necessità di inserire all’interno dei percorsi scolastici delle scuole medie e delle superiori, tra le materie di insegnamento, la storia del vino declinata come prezioso fattore di cultura, per trasferire ai giovani una nuova modalità di consumo legata alla riscoperta del gusto e non, come sta avvenendo, alla ricerca dello sballo”. Ora si arriva alla messa nero su bianco, con la presentazione (domani) del disegno di legge.