Il robot chef supera la prova zuppa di granchio: nel 2017 sarà sul mercato (a 15mila dollari). Ma ci sono anche smart frigo (schermo Full HD) e un social piano cottura (touch-screen)
Gustare piatti preparati con la maestria di uno chef pluristellato a casa propria, senza nemmeno doversi mettere ai fornelli. Un sogno? Non più, da quando all’ultima fiera della tecnologia di Hannover gli ingegneri della britannica “Moley Robotics” hanno presentato un sistema interamente automatizzato di cucina.
Componenti per la Nasa
Il progetto è stato ideato dallo scienziato informatico Mark Oleynik e realizzato in collaborazione con la “Shadow Robot Company”, società londinese che fornisce componenti anche alla Nasa e che ha sviluppato le mani di questo robot capace di acquisire e riprodurre con cura meticolosa i movimenti di uno chef. Il sistema, in pratica, è costituito da due braccia robotiche che operano all’interno di una cucina progettata su misura per il suo cuoco speciale e fornita di tutto quello che può servire. Dentro questa cucina il robot-chef è in grado di riprodurre i movimenti di un cuoco in carne e ossa e di eseguire una ricetta dall’inizio alla fine. E lo fa imitando il suo alter ego reale. Perciò, i movimenti necessari per cucinare un determinato piatto vengono appositamente eseguiti da un cuoco umano, vengono ripresi da una 3D camera e infine caricati in un computer. Così il robot può impararli e poi riprodurli. Basta quindi scegliere il menù desiderato, toccando il display touch-screen della cucina oppure usando la app scaricata sullo smartphone: a quel punto la cucina prende vita, le porte di vetro di sicurezza si chiudono, le braccia meccaniche escono allo scoperto e iniziano a preparare i manicaretti ordinati.
Robot chef impara dallo… chef
Per sviluppare e testare il suo modello di cucina automatizzata la “Moley Robotics” ha potuto contare su un insegnante d’eccezione, ovvero su Tim Anderson, innovatore culinario e vincitore della stagione 2011 di MasterChef nel Regno Unito. Tanto per iniziare, Tim ha pensato di mettere alla prova il sistema con una bella zuppa di granchio, inventata ad hoc per l’occasione. Poi s’è prestato a cucinare la zuppa in uno studio speciale, dove ogni suo movimento è stato immortalato da una 3D camera. Tutte le sue azioni e i suoi trucchi, come il modo di mescolare i liquidi o di controllare la temperatura del piano di cottura, sono stati quindi tradotti in altrettanti movimenti digitali, grazie a sofisticati algoritmi studiati su misura.
La prova zuppa di granchio
A questo punto è toccato al robot-chef mostrare ciò di cui era capace. In meno di mezz’ora è riuscito a ricreare fedelmente la zuppa di granchio, utilizzando la ricetta e la tecnica di Tim, e gestendo al meglio ogni fase della preparazione: dalla scelta del livello di calore del fornello fino all’aggiunta degli ingredienti. Non solo. Il robot ha avuto anche l’accortezza di mescolare di tanto in tanto il composto per evitare che si attaccasse al fondo della pentola e di pulire il cucchiaio contro il bordo della pentola stessa per evitare gocciolamenti sul piano di cottura. Le braccia e le mani robotiche, quindi, sono in grado di afferrare qualunque tipo di strumento o d’ingrediente, comprese bottiglie e stoviglie di ogni genere, ma soprattutto riescono a riprodurre sia operazioni veloci, come sbattere un uovo, sia lente e di precisione, come separare l’albume dal tuorlo. Dopo aver preparato il piatto, inoltre, il robot-chef pulisce le pentole e il piano di lavoro, riordinando la cucina.
Nel 2017 debutto sul mercato
Del resto, oltre a 20 motori, 24 giunzioni e 129 sensori, c’è voluto anche parecchio lavoro per arrivare a questo traguardo. Il prototipo della cucina robotica, infatti, è il risultato di due anni di ricerca e sviluppo. Per trasformare il progetto in realtà è stata necessaria la collaborazione di un team internazionale: Sebastian Conran ha progettato gli utensili da cucina, mentre Mauro Izzo, “Dysegno” e “Yachtline Company” si sono occupati dei mobili di questa cucina particolare. Ma le ambizioni della “Moley Robotics” vanno oltre. La società ha intenzione di produrre in serie il robot-chef e di proporlo per la vendita al grande pubblico nel 2017. E pare che il robot, insieme alla sua cucina dotata di forno, frigorifero, piano di cottura, lavastoviglie, lavello e utensili vari, avrà un costo base di circa 15.000 dollari. Com’è prevedibile, però, il prezzo stesso dipenderà dai vari optional inclusi e dall’andamento della domanda. Intanto, la società sta lavorando pure alla creazione di un ricettario digitale, dove si potranno trovare e scaricare oltre 2.000 ricette da far riprodurre al robot-chef. Ma la cucina di Moley Robotics attende altri miglioramenti. Il robot, per esempio, non è ancora in grado d’individuare un ingrediente o un utensile, qualora quest’ultimo venga spostato fuori dal suo raggio d’azione. Il lavoro, dunque, continua.
I robot domestici ci sostituiranno?
Certo, nessuno può ancora prevedere quale risposta troverà sul mercato una simile invenzione. Finora i robot domestici e i dispositivi elettronici che hanno avuto più successo sono stati quelli che permettono all’essere umano di risparmiarsi fatica. Chissà che dalla lavatrice e dall’aspirapolvere al robot-chef, comunque, il passo non sia breve. L’industria della robotica, in effetti, è in crescita. Secondo la multinazionale di consulenza per management e business “Boston Consulting Group”, la spesa per i robot potrebbe passare dai 15 miliardi di dollari del 2010 a circa 67 miliardi di dollari entro il 2025: in dieci anni queste macchine, sempre in base ai dati forniti dalla BCG, faranno salire la produttività tra il 10 e il 30 per cento, mentre abbasseranno il costo del lavoro di circa il 16 per cento. E anche se per molte persone cucinare resta un’attività piacevole e rilassante, per tanti altri la cucina automatizzata potrebbe essere una soluzione rispetto alla mancanza di tempo e alle scarse abilità culinarie. D’altra parte, a detta dello stesso inventore, il robot-chef non mira a sostituire totalmente il cuoco umano: potrebbe essere, invece, un ottimo strumento per registrare le ricette di famiglia e tramandarle negli anni. Oppure un mezzo per stimolare la creatività dei proprietari, i quali, tramite la funzione di motion capture, possono condividere le loro ricette online.
La nuova frontiera della tecnologia
Del resto, la cucina è il locale più vissuto della casa. Perciò, gestire tramite tablet le operazioni quotidiane dei dispositivi presenti in cucina è la nuova frontiera della domotica: si può fare davvero tutto, addirittura controllare i consumi energetici o contattare direttamente il tecnico con un click in caso di guasti. Tra i brand più attivi nel mondo della domotica c’è Snaidero, che nel 2014 ha presentato il progetto “Cucina domotica”. Il nuovo sistema riesce a garantire la sicurezza in cucina, perché lancia l’allarme in caso di allagamenti, fughe di gas o presenza di fumo e, se serve, allerta gli operatori sanitari con un collegamento audio-video. Con la funzione risparmio energetico, inoltre, si può modulare il consumo in base alle specifiche esigenze e si possono avere informazioni su quanto si sta consumando. La novità principale, poi, è la possibilità di fare la spesa online o di accedere a un sito di ricette, tramite un’interfaccia-utente.
La social cucina
Altro brand all’avanguardia è LG, che si sta concentrando sulla possibilità di chattare con gli elettrodomestici tramite un programma di messaggistica istantanea. Anche Whirlpool pensa a una “Interactive kitchen of the Future”, dotata di un piano di cottura touch-screen, interattivo e capace di visualizzare ricette, aggiornamenti, notizie, meteo e altri contenuti. La cucina, in pratica, è sia intelligente sia social. Il piano a induzione e lo schienale della cucina, infatti, si connettono ai social network, ai siti di cucina e alle chat. Il piano interagisce via wireless con smartphone o tablet e recepisce gli ordini vocali. C’è poi “Sereneti”, un progetto che è stato finanziato con una campagna di crowdfunding. In questo caso, basta scegliere la ricetta via app e preparare gli ingredienti, mentre la macchina pensa a tutto il resto: dosa, pesa, mescola, sala e cuoce. Non solo. Se si sceglie l’ora a cui si desidera mangiare, “Sereneti” fa trovare il piatto pronto al momento giusto.
Tablet-chef e frigo intelligenti
E pure Samsung ha deciso di offrire ai suoi clienti lo Chef tablet, dotato di connessione ai principali siti e ricettari. Samsung è riuscita anche a coinvolgere cuochi di fama internazionale, affinché regalassero i loro trucchi e segreti agli utenti. E dopo ChillHub, il frigorifero intelligente presentato da FirstBuild e dotato di bilance e porte usb che controllano peso o quantità degli alimenti conservati e trasmettono i dati all’apposita app, la stessa Samsung ha presentato a Las Vegas un suo modello di smart frigo: il nuovo “Family Hub”. L’elettrodomestico ha una doppia anta: una dotata del distributore di ghiaccio e l’altra rivestita di uno schermo sensibile Full HD, una sorta di gigante smartphone Android. In pratica, potrete controllare il meteo, ascoltare la musica o il notiziario radio, consultare il calendario che vi ricorda gli appuntamenti della giornata, guardare le vostre foto e condividere commenti sui social network. Se poi il frigo rimane vuoto, basta fare la spesa con un’app per lo shopping, senza rischiare di lasciare qualche vecchio prodotto dimenticato a scadere nel frigo. Il prezzo, che per ora non è concesso di conoscere, verrà svelato non appena “Family Hub” arriverà sul mercato.