Lo chef gira un video per il prestigioso giornale in cui racconta il suono di un piatto a lui molto caro: la lasagna. Legato ad un ricordo speciale
Nella storia dell’Osteria Francescana sono tanti gli aneddoti. C’è quella volta in cui Massimo Bottura ha preso una multa per aver parcheggiato davanti al garage del suo ristorante. La stessa sera in cui lo chef stellato riceveva a cena François Hollande e Matteo Renzi. In loro onore, Bottura propose un piatto a lui molto caro: la lasagna. I due finirono per mangiarla con le mani. Questa pietanza, reminiscenza dei primi ricordi culinari dello chef, è stata rivisitata, fino a diventare un piatto innovativo e croccante, al punto che Bottura lo ha servito persino ai robot.
Questo è il cuore del progetto “Tne Sounds of Massimo Bottura’s Lasagna”, un video pubblicato dal New York Times e realizzato in collaborazione con l’Università di Ferrara. Il progetto coinvolge le personalità che stanno innovando e ridefinendo la propria cultura. Bottura, con l’aiuto dei suoi assistenti Davide Di Fabio e Francesco Vincenzi, prepara una versione innovativa della lasagna, in cui la pasta diventa croccante, la carne macinata diventa un tortino e la besciamella servita come una spuma in cui intingere la sfoglia di pasta fritta. Dopo aver visto, ma soprattutto ascoltato il rumore della lasagna, Bottura serve il piatto ad un robot. A sorpresa, è lo chef ad assaggiare la lasagna. “How does that make you feel?”, “Come ti fa sentire?” chiede al robot. Noi, di sicuro, anche solo guardando questo video, ci siamo sentiti un pochino affamati.
Guarda il video “The Sounds of Massimo Bottura’s Lasagna”