Per il rapporto Assalco-Zoomark sono i felini a trainare il petfood col 53,3% della quota di fatturato. E, sia negli alimenti che nella cura, cresce l’innovazione di prodotto. Ecco perché
Quanto vale il mercato del petfood? Il cibo per cani e gatti, ma anche per gli altri piccoli amici, ha chiuso il 2015 con un giro d’affari da 1,9 miliardi di euro e un totale di 551.200 tonnellate di prodotti commercializzati. Numeri pachidermici che segnalano la presenza ormai inamovibile degli animali da compagnia nelle case degli italiani: i cani sono 6,9 milioni e i gatti 7,4. Ma ci sono anche gli uccellini (12,9 milioni), i pesci (29,9 milioni), piccoli mammiferi e rettili (3,1 milioni) per un esercito di 60 milioni di pet.
Il rapporto
Secondo la nuova edizione del rapporto Assalco–Zoomark la tendenza è ancora molto positiva: +4,1% rispetto al 2014, con una crescita superiore a quella degli ultimi due anni. E anche le vendite, in volume, hanno fatto segnare un +0,9%. Insomma, croccantini e bocconcini non danno segni di cedimento, crisi o non crisi. Anzi, anticipano la ripresa. Sono i gatti a tirare il mercato: il 53,3% della quota di fatturato è costituita infatti dagli alimenti per i piccoli felini, per un controvalore di un miliardo e un volume di 246.212 tonnellate. Il cibo per cani copre invece il 64,5% del mercato per 890 milioni di euro di introiti. Curioso che non vadano bene nella grande distribuzione: dei due miliardi appena 17 milioni di euro si raccolgono al supermercato. I proprietari preferiscono affidarsi alle catene specializzate.
Tuttavia nella grande distribuzione vanno forte gli accessori (per l’igiene, i giochi, i guinzagli, le cucce, le ciotole, le gabbie, le violiere, gli acquari, le tartarughiere e così via) con un fatturato di 67 milioni di euro. Il segmento chiave è l’igiene con shampoo, spazzole, ossi masticabili e per dentizione, deodoranti e così via.
Cresce l’innovazione di prodotto
“La crescente importanza degli animali da compagnia all’interno delle famiglie e in società spinge l’industria e la distribuzione a rispondere in modo sempre più efficace e diversificato alle esigenze dei pet e dei loro proprietari” ha spiegato Gianmarco Ferrari, presidente dell’Associazione nazionale imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia, la Confindustria del petfood.
Quanto sono importanti (per noi) gli animali
C’è una ragione. Risiede sta nella continua ricerca di nuove soluzioni: “L’innovazione di prodotto sia per la nutrizione che per la cura, la varietà di formulazioni e di formati, la diffusione e la specializzazione dei punti vendita rispondono alle molteplici necessità e desideri di chi vive con un animale da compagnia – ha aggiunto Ferrari – la crescita significativa e continua negli ultimi anni del nostro comparto è la dimostrazione dell’importanza attribuita agli animali da compagnia, che creano benessere e armonia in famiglia e in società, come confermano studi e ricerche a livello internazionale. Di pari passo cresce la ricerca di sempre maggiore qualità e sicurezza dei prodotti – che si tratti di alimenti o di accessori per la cura, il gioco o l’igiene”.
Non solo Italia. Anche negli altri Paesi europei il settore cresce, incassando un +1% a valore rispetto allo stesso periodo del 2014.