Secondo un’indagine Coldiretti ogni straniero spenderà circa 675 euro, destinati per circa un terzo (32%) all’acquisto di prodotti enogastronomici e ai pasti in ristoranti, trattorie e pizzerie.
Cominciamo a raccontarci qualcosa di buono in merito all’Expo dopo mesi di ritardi – molti dei quali non verranno colmati – inchieste, arresti, polemiche. Una delle notizie arriva da un’indagine Coldiretti secondo la quale l’effetto sul turismo straniero nei sei mesi dell’esposizione universale è stimabile in otto milioni di presenze in più rispetto ai classici flussi annuali. Vale a dire un totale di 59 milioni di arrivi nell’anno in corso per una spesa di 5,4 miliardi. Già questa sembrerebbe una buona notizia visto che il 2014 aveva fatto segnare un lieve calo.
La spesa media per turista
Il dato interessante è tuttavia la spesa media per turista. La confederazione racconta infatti di 675 euro a persona, destinata per circa un terzo (32%) all’acquisto di prodotti enogastronomici e ai pasti in ristoranti, trattorie e pizzerie. Insomma, ogni straniero che visiterà Expo dovrebbe lasciarci, solo nel comparto food, qualcosa come 216 euro. Non basta. A quanto pare il 18% delle spese, per un totale di oltre un miliardo di euro, finirà appunto a pranzi, cene, merende e colazioni fra ristoranti, bar, caffetterie, rosticcerie e pizzerie. Altri 750 milioni arriveranno invece fra supermercati e punti vendita di prodotti tipici locali, cioè il 14% della spesa totale nel periodo trascorso in Italia.
“L’Expo avrà veramente successo solo se sapremo creare le condizioni per prolungare il soggiorno dei visitatori stranieri al di fuori della area espositiva di Milano con nuove attrazioni lungo tutta la Penisola nelle città e nelle campagne – ha spiegato il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo – l’Italia può contare su un sistema di quasi ventunmila agriturismi, quasi diecimila fattorie e mercati degli agricoltori dove poter alloggiare e acquistare prodotti genuini direttamente dal produttore, ma anche su iniziative ad hoc per lasciare della permanenza in Italia un ricordo indimenticabile”.
Insomma, a parte il tema dell’Expo, l’Italia è la patria del buon cibo e quel tassello si conferma ancora più essenziale quest’anno, incorniciato nell’appuntamento milanese. “L’Italia è l’unico paese al mondo che – precisa la Coldiretti – può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 269 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario, 4.813 specialità regionali e 415 vini di alta qualità, ma anche una presenza di residui chimici nei cibi di appena lo 0,6 per cento, dieci volte inferiore alla media dei Paesi extracomunitari e meno della metà della Ue”.