Tecnobox lancia doggy bag brandizzate ai ristoratori. Ma ci sono anche altri modi per ridurre 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sprecato. E 10 regole d’oro. Eccole
I numeri dicono molto. Prendete ad esempio “1,3 miliardi”. Immaginate che corrisponda ad un peso e che non siano grammi, ma tonnellate. E non si tratta dell’aumento di peso che vedrete sulla bilancia dopo le festività natalizie. È peggio: è la quantità di cibo sprecato ogni anno secondo la Fao. Si spreca moltissimo cibo, acquistato con soldi, preparato con tempo ed energia, ma che poi finisce nella spazzatura come se non fosse mai esistito. Per contrastare lo spreco alimentare, in molti sono tornati a chiedere la doggy bag nei ristoranti. Nonostante ci si vergogni ancora nel chiederla (sentimento provato dal 25% degli italiani secondo Coldiretti), il 20% degli italiani è favorevole a non lasciare i propri avanzi al ristorante.
Doggy bag brandizzata
L’azienda Tecnobox di Carini (PA), in collaborazione con la Regione Sicilia (capofila del Cluster Bio-Mediterraneo ad Expo) sostiene la campagna “Attenzione allo spreco” (http://www.attenzioneallospreco.it/) e lancia la distribuzione gratuita di 2.000 doggy bag brandizzate ai ristoratori che aderiranno al progetto. L’obiettivo è incentivare e sensibilizzare i clienti a portare a casa i pasti non completamente consumati. Tecnobox mira a conquistare adesioni soprattutto tramite il curioso involucro messo a disposizione dei clienti.
Tenga il resto
La lotta allo spreco alimentare parte dal territorio. Proprio per questo molti comuni sono impegnati a sensibilizzare i cittadini nei confronti della “borsetta degli avanzi”. A Monza è attiva l’iniziativa Tenga il Resto: i ristoranti che aderiscono al progetto, sono disponibili a disporre gli avanzi del pasto in una confezione di alluminio da portare a casa. Ma, come ha fatto Tecnobox, proprio per scongiurare l’imbarazzo del tornare a casa con la scatoletta di alluminio, in molti si sono adoperati per rendere glamour la doggy bag. Attraverso il progetto “Doggy Bag – Se avanzo mangiatemi”, la Comieco in collaborazione con Slow Food Italia ha riunito un pool di designer italiani per creare tre diversi contenitori artistici di cibo e bevande. I risultati saranno in mostra dall’11 ottobre presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea a Roma. Passeggiare sfoggiando queste confezioni sarà più trendy del farlo con una borsa di Hermès al braccio.
Last minute sotto casa
Ancor prima del pasto consumato fuori casa, lo spreco si combatte in negozio. L’app Last minute sotto casa mette in contatto negozianti che hanno merce fresca che rischia di avanzare, con clienti che vogliono risparmiare ed evitare lo spreco. Tramite un food alert del negoziante inviato sullo smartphone, il cliente registrato viene informato in tempo reale di cosa è disponibile, dove e a quale prezzo. Nel cuore dell’Europa prospera il food sharing. Ne sono un esempio i 21 frigoriferi sociali installati a Berlino, dove chiunque può portare il cibo acquistato in eccesso e questo viene messo a disposizione di chi ne ha bisogno, senza intermediari o burocrazia. Il cibo deve essere confezionato e pulito. Chi lo ritira deve prenderne solo la quantità di cui ha bisogno per sé. I frigoriferi sono presenti in 19 locali commerciali e nei due quartieri di Prenzlauer Berg e a Kreuzberg. Sono attivi 24 ore su 24. https://foodsharing.de/
Business sugli avanzi
Due cuoche di Kreuzberg hanno creato un business proprio sugli avanzi. Culinary Misfits è il catering che utilizza frutta e verdura di scarto, cioè quelle che non vengono mai esposte nei supermercati perché “brutte”. Le due creatrici – che sono anche designers – hanno deciso di tirar fuori la bellezza da questi prodotti esteticamente svantaggiati. Il tutto, come sempre, per non sprecare. Uno dei beni più deperibili sulle nostre tavole è il pane. Per redistribuire il pane avanzato da panetterie e negozi, nasce Breading App, una piattaforma che permette ai panettieri, a fine giornata, di segnalare via sms o con un messaggio online, il quantitativo di merce avanzata. Con la geolocalizzazione, un alert raggiunge associazioni di volontariato più vicine che possono ritirare il pane in negozio. http://breading.foundation/
Da MyFoody a Ratatouille
Quattro giovani milanesi hanno creato MyFoody, un sistema che monitora la scadenza dei prodotti. Quando la data clou si avvicina, gli utenti – via web o app – possono visualizzare i prodotti a rischio spreco presenti nella propria zona e acquistarli a prezzo ridotto. Tutto con un click. http://www.myfoody.it/ La voglia di fare provviste potrebbe avere il sopravvento e, oltre a rischiare di buttare molto cibo, sprechiamo anche molti soldi. Prima di gettare i prodotti in eccesso in dispensa, inseriamoli nel frigorifero virtuale di Ratatouille, (http://www.ratatouille-app.com/) l’applicazione che permette lo scambio o la donazione dei prodotti in eccesso tramite geolocalizzazione. Si può chattare con gli altri contribuenti al progetto e si possono avere sempre informazioni su date di scadenza e tempistiche del ritiro. “Non sprecare” è anche sinonimo di “riciclare”. Molti comuni (raccolti nel progetto Comuni ricicloni (http://www.ricicloni.it/) mettono in campo numerosi progetti per dare nuova vita ai rifiuti. Ma nella stessa Sicilia, c’è anche chi ha preso l’olio di frittura usato e lo sta usando per creare carburante per gli scuolabus: succede presso l’istituto scolastico comprensivo “Vittorio Veneto” di Caltanissetta.
I 10 consigli per una vita waste free
Non ci sono più scuse per spreco, dunque, ma se ancora non siete convinti, ecco 10 consigli per creare una vita “waste free”.
1
Non sprecare soldi. Muoviti per trovare maggiore convenienza, farai esercizio fisico e non sprecherai denaro per fare la spesa.
2
Non sprecare tempo. La Moleskine che portate in borsa usatela per scriverci un’oculata lista della spesa. Saprete cosa comprare e non vi perderete tra gli scaffali, comprando cose che non userete.
3
Non sprecare tempo/2. Non fare mai la spesa prima di cena o prima di pranzo: in questi momenti, dato che siamo affamati, si comprano cibi di cui non si ha bisogno, magari costosi, che o fanno ingrassare noi o vanno a ingrassare la pattumiera.
4
Non sprecare calorie. Comprate e mangiate solo ciò che vi serve: non eviterà le diete, ma sarà utile.
5
Non sprecare spazio. Il frigorifero non è uno specchio, non temiamo di aprirlo prima di andare a fare la spesa per sapere cosa contiene ed evitare di comprare cose di cui non abbiamo bisogno.
6
Non sprecare spazio/2. Mantenere una dispensa ordinata ci fa vedere cosa c’è dentro. Facciamo finta di dover riordinare le nostre scarpe.
7
Non sprecare ansia. La data di scadenza non indica il minuto esatto in cui il cibo smette di essere buono. Del resto Einstein diceva che il tempo è un concetto relativo, no?
8
Non sprecare energia. il freezer non è usato solo dai serial killer per i resti delle vittime: serve a conservare il cibo, dal pane all’impasto con gli gnocchi. Può diventare il vostro migliore amico.
9
Non sprecare possibilità. Quante volte, per educazione, avete rinunciato alla “scarpetta”? Ripulite il piatto senza paura: eviterete di sprecare cibo e farete lavorare meno la lavastoviglie.
10
Non sprecare cibo. Sbizzarritevi in ricette preparate con gli avanzi: se i piatti preparati non saranno venuti bene, avrete sempre un’attenuante.