In Svezia, Kraft (Maribou) e Mars (m&m’s) si contendono la titolarità della “m” sulle caramelle. E alla fine a rimetterci potrebbero essere proprio le m&m’s
Il marchio è un asset fondamentale per l’impresa: grazie a questo il consumatore identifica subito il prodotto e gli attribuisce una serie di valori e contenuti. Ma che succede se si crea confusione tra due marchi? Succede di frequente. Anche in Svezia, protagoniste le praline di cioccolato m&m’s, sì, proprio quelle che siamo abituati a vedere sui banconi dei supermercati. Il marchio, di proprietà della Mars (una delle principali aziende di produzione alimentare nel mondo, i cui prodotti spaziano dal pet food al cioccolato) dovrà essere modificato.
Mars rischia 180 mila euro di multa
Tutto nasce dalla confusione creata dalle lettere minuscole del marchio m&m’s, che lo renderebbero identificabile con un altro marchio di praline di cioccolato, Marabou (sulle confezioni indicato come “m’”, da qui la possibile confusione del consumatore) di proprietà di Kraft, altro colosso alimentare. La disputa, arrivata nei tribunali svedesi, è stata risolta grazie da un giudice, che ha stabilito che la Mars potrà continuare a vendere le proprie praline di cioccolato se deciderà di cambiare il proprio marchio, rendendo le lettere maiuscole per evitare così confusione tra i prodotti.
I tempi? Entro il primo luglio. In caso contrario Mars rischia una multa anche di 180 mila euro. Sulla decisione non si conoscono ancora prese di posizione di Mars, chiamata a risolvere una vicenda legata ad un marchio che in vent’anni è stato identificato dai propri consumatori grazie alle lettere minuscole che ne costituivano la struttura.