La mia social dinner al Ford Social Restaurant di Eataly con Ivan Zazzaroni e gli ex concorrenti di MasterChef Lucia Giorgi e Dario Baruffa. Tra un piatto di mezzi paccheri e tanti tweet
Semifinale di Masterchef al Ford Social Restaurant: Lucia Giorgi e Dario Baruffa a Eataly, a Roma, piazzale Ostiense, sono tra i primi ad arrivare al terzo piano. In gran forma entrambi, un bel sorriso, tonici, e soprattutto gentili. Certo che chiamarli “eliminati” stride un po’. Ma se esci dal gioco così ti chiami. Sono arrivati ad un passo, uno piccolo piccolo dalla semifinale. La determinazione di Lucia e la gentilezza di Dario sono le stesse che per 10 puntate sono filtrate dallo schermo. La verità in televisione non è un elemento così scontato. E non è neanche scontato che in una serata così tiepida si scatenasse un rapidissimo diluvio con tanto di grandinata.
Ivan Zazzaroni
Poco prima dell’acquazzone, la star che non ti aspetti in una serata dedicata alla cucina (social sì, ma sempre cucina è: Ivan Zazzaroni. Sì, proprio Ivan Zazzaroni, giornalista sportivo, conduttore televisivo e radiofonico, esperto di calcio, @zazzatweet su Twittter. Che ci fa a Eataly al Ford Social Restaurant ce lo racconta proprio lui:
MasterChef è l’unico programma che seguo. In casa poi è l’unico che mette d’accordo tutti, grandi e piccoli. Non ci divide.
«Di MasterChef mi piace la struttura: è una trasmissione montata molto bene, con i tempi giusti. Non credo si possa migliorare un programma così. Quest’anno mi è piaciuto come Cannavacciuolo è entrato a MasterChef. I tre giudici poi sono personaggi credibilissimi». Per Ivan Zazzaroni a MasteChef va dato anche il merito di «aver creato un filone. Insomma, grazie a quei tre giudici guardiamo anche altri programmi televisivi di cucina». Proviamo a chiedergli se ha un giudice preferito: «Conosco Bruno Barbieri da anni. Mi piacciono Cannavacciuolo e l’ironia di Bastianich. Lui è il più teatrale, è un talento. Carlo è un guru».
Una social dinner dedicata
Ma quella a Eataly è sì la serata dedicata MasterChef, ma è anche una social dinner organizzata da Ford. «Adoro i social – ha detto Zazzaroni – anche per chi fa il mio mestiere è una dimensione che non si può tralasciare. Twitter ti obbliga a lavorare sulla sintesi, puoi mettere la cosa forte di opinione, ma il più delle volte sono battute». Al terzo piano di Eataly l’atmosfera è rilassata, distesa. Il bianco dell’aperitivo mette veramente d’accordo tutti. “Albachiara” cantata a tutta ugola è solo l’effetto di una serata speciale. E Zazzaroni, sempre lui, si diverte a cantare, cucinare, fotografa il fotografabile. Anche insieme a Lucia Giorgi e Dario Baruffa. Un abbraccio a tre che non passa inosservato.
Dario Baruffa
E’ l’occasione per qualche domanda a Dario Baruffa, 31 anni. «Purtroppo la mia esperienza a MasterChef è durata poco, troppo poco. Avrei preferito arrivare fino alla fine.
MasterChef è stato per me intenso per emozioni e per la mole di lavoro, impegnativo e stratosferico.
Che succederà dopo MasterChef? Voglio continuare a fare ristorazione e continuare a studiare. MasterChef aiuta un sacco a gestire tempi ed emozioni. Però, va detto, a MasterChef si fa un piatto in un’ora. In un ristorante se ne fanno 100 in un quarto d’oro. La differenza è sostanziale».
Lucia Giorgi
Impegnata in una cooperativa di consumo, sindacalista, 51 anni, Lucia Giorgi a MasterChef non ci ha messo molto a far capire a tutti che il carattere non le mancava. Anzi. «Non mi aspettavo di decollare in questo modo nel programma, e non mi aspettavo neanche di uscire. Dopo un po’ ho iniziato a crederci sul serio.
Grande divertimento, entusiasmo, una lunga vacanza dalla mia vita vera: ecco cosa è stato MasterChef per me.
La mia personalità? Sono molto spontanea. Sono quello che sono. E in cucina ci vuole una grandissima tenacia». E si lancia in un consiglio per il prossimo concorrente di MasterChef: «Credi fortemente in te stesso. La capacità di decidere la devi portare nel piatto».
La semifinale
Aperitivo (e bianco) a parte, al Ford Social Restaurant il core della serata è la semifinale di MasterChef. Si twitta fra uno gnocco di semolino con pomodorino infornato e spuma di pecorino, mezzi paccheri all’amatriciana, due costolette di agnello e un bicchiere di Piedirosso. In 140 caratteri va in scena La Pergola di Heinz Beck e la sua cucina tutto ordine e pulizia (che meraviglia la terrazza di Roma). In 140 caratteri se ne torna a casa Maradona e vanno in finale Lorenzo, Alida (che prima sceglie la cucina cinese e poi rischia grosso con i funghi) ed Erika.
«Nell’ultima fase – quella dello scontro fra Maradona ed Erika sulla cottura in vasetto – la scelta di eliminare Maradona ci sta – ha detto Lucia – una scelta corretta, ma solo in quest’ultima fase». Verdetto corretto anche per Dario: «Ma solo stasera», puntualizza.