Il punta e clicca riuscirà a tenere alta la tensione?
Avete presente quei tour che accanto al nome di qualsiasi città appiccicano l’aggettivo “misteriosa”? Ormai qualsiasi realtà urbana conserva aneddoti, leggende e storie ai limiti dell’horror che ci conquistano nell’intervallo tra un selfie e un gelato. Per questo è complicato distinguere la realtà dal marketing. Ovvio, se sei Venezia, non si può fare altro che alzare le mani, ascoltare e farci conquistare. Per Nintendo Switch venivamo a parlarvi di Goetia 2, il seguito di un apprezzato punta e clicca comparso nel 2016 e che ha fatto del paranormale uno dei suoi punti di forza, per superare livelli, ovvero schermate, dove la fisica e la fisicità del nostro corpo sono stati sempre messi in forte discussione.
Sempre su Nintendo Switch, il seguito è una piacevole conferma della software house Moety, di stanza in Francia. Dalle atmosfere non propriamente cupe, ma senz’altro crepuscolari, il videogioco parte con un affaccio su una splendida Venezia, pronta ad addormentarsi. Non abbiamo subito chiaro l’epoca, anche se a primo impatto ci viene in mente un periodo di bassa stagione, con il silenzio tra i vari campi e qualche luce ancora accesa alle finestre di antichi palazzi. I fidanzati Daphné e Luca sono nella Serenissima, per concedersi una vacanza. Poco prima di rimboccarsi le coperte ragionano su quel che faranno il giorno dopo. Quando, all’improvviso, qualcosa di davvero strano accade.
Goetia 2 non è un Paranormal Activity che vi farà spegnere la console a suon di jump scare. Luca viene proiettato in un’altra dimensione: di lui possiamo percepire soltanto la voce. A fargli subito compagnia c’è Buer, un demone molto chiacchierone, al quale gioco forza dovremo abituarci. I dialoghi sono uno dei perni del videogioco, che si sfoglia in una serie di 80 schermate disegnate con una cura maniacale dei dettagli, per mostrarci una Venezia desolata e inquietante. Al di là di qualche elemento sonoro, ci siamo comunque sempre trovati a nostro agio nell’esplorare le scene di gioco. Questo per dire che, forse, il punta e clicca non è il genere indicato se si vuole tenere alta la tensione con una trama così.
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Come in tutti i punta e clicca l’obiettivo principale è raccogliere oggetti, combinarli tra loro e risolvere enigmi. Non essendoci però figure umane nella schermata, abbiamo soltanto un puntatore e una misteriosa entità nera, a forma di cerchio, che eseguirà i nostri ordini. All’interno e all’esterno, sono cinque le aree di Goetia 2 da esplorare per venire a capo della bizzarra situazione in cui siamo intrappolati. Non c’è la sensazione di pericolo, quanto di un costante passaggio tra la vita e la morte. Consigliamo il titolo a chi adora le storie del mistero: non ne rimarrete delusi.