Geolocalizzazione, taxi dedicati, accademie di formazione per dog-sitter, giochi a distanza e videocamere di compagnia: quello dei pet-gadget è un mercato in crescita
D’estate cani, cagnolini e dintorni sono spesso protagonisti per più motivi. Ovviamente quelli primari sono la lotta all’abbandono e la sensibilizzazione al rispetto degli animali, che non sono una compagnia stagionale: se diventano un peso è il padrone a non essere adatto al cane, non viceversa. Escludendo la categoria appena menzionata, per tutti coloro che amano il proprio amico a quattro zampe sono tanti i servizi che l’industria della pet economy continua ad inventare per facilitare la gestione di un animale che ha precise esigenze fisiche ed emotive: soprattutto quando le vacanze obbligano al distacco, se non si è alla ricerca di spiagge e strutture dog friendly. L’obiettivo è fare business – in Italia solo il mercato del pet food vale 2 miliardi di euro per circa 60 milioni e 400 mila animali domestici (Rapporto Assalco – Zoomark 2018) – ma anche rispondere con servizi a diversi bisogni di organizzazione familiare. In qualche modo tanto più aiuto arriva, tanto meno (forse) il cane è visto come un problema da risolvere. Tra geolocalizzazione, taxi, accademie di formazione, giochi a distanza e videocamere di compagnia.
Un servizio Taxi a misura di animali
Driver pazienti, bauli capienti: così Taxi Pet, che qualcuno vede circolare da tempo a Milano ma che è attivo in tutta Italia, spiega l’approccio ad un servizio di cui pensavamo di non sentire il bisogno, e invece si potrebbe rivelare particolarmente utile per chi ha cani o gatti che soffrono lo stress del viaggio – un po’ come noi fermi in coda in tangenziale, o lungo i tornanti in montagna – al quale si aggiungono la sensazione di uno spazio angusto e l’agitazione per l’idea dell’ennesima visita dal veterinario. Non tutti i taxi accettano animali a bordo: Taxi Pet invece è pensato anche per i padroni con i bagagli diretti in aeroporto, in auto dotate di baule a rete con cuscini, ciotole, giochi e niente trasportini. Per i viaggi da e per il veterinario è inclusa nel costo un’ora di attesa e se necessario il personale può gestire la visita al posto del padrone.
I servizi del portale includono anche dog e cat sitting, pensione, addestramento e perfino “pet wedding”. Si, avete capito bene: per non farlo sentire trascurato o disorientato nel giorno del “sì”, tra damigelle, catering, invitati, fotografie, cerimonia e lancio del riso, c’è a disposizione un “wedding pet sitter”, ci sono gli incontri prematrimoniali per creare sintonia, c’è assistenza dalle 12 alle 15 ore. Naturalmente (e come farne a meno?) sono previsti collari, pettorine, colli di camicie o panciotti studiati su misura per l’invitato peloso e, per chi non si accontenta, pure il servizio fotografico della cerimonia dal punto di vista del cane.
Kippy, lo smartphone da cani
Vi abbiamo già parlato di Kippy in occasione della recente campagna di crowdfunding di successo dedicata all’ultimo modello Kippy Evo: il primo “pet smartphone” già in vendita in 30 Paesi consente di monitorare i movimenti e le abitudini di cani e gatti, per lasciarli liberi di correre nelle lunghe giornate estive e anche in zone di vacanza meno conosciute senza il timore di perderli di vista. Tramite app e un sistema che è stato testato e migliorato nel tempo rispetto ai primi modelli in commercio, Kippy Evo controlla la posizione del cane tramite localizzazione combinata di GPS, GLONASS, LBS, WiFi e Bluetooth e genera obiettivi personalizzati di attività ideale da raggiungere in base alla razza, all’età e al peso dell’animale.
Pet Cube, il gioco a distanza: lanciare croccantini o muovere puntatori laser
I cani e i gatti sono abituati a momenti più o meno lunghi di solitudine domestica e di distacco dal padrone, non solo durante le vacanze ma anche nella quotidianità. Una condizione che naturalmente deve tener conto delle loro esigenze fisiche e psicologiche, e che addolora soprattutto i padroni che non vorrebbero mai far vivere loro questa distanza.
Pet Cube in questi anni ha immaginato di usare la tecnologia per intrattenere cani e gatti a distanza, immaginando il divertimento – va detto – anche per i padroni che si sentano pronti ad aggiungere alle app sullo smartphone anche quella dedita all’osservazione delle reazioni degli animali lasciati soli nelle stanze di casa. Un dispositivo compatto e minimal è dotato di telecamera e microfono per osservare e comunicare con il cane o il gatto, per muovere un puntatore laser da fargli inseguire, lanciare croccantini come premio o come segno di presenza. L’approccio è interattivo ma sicuramente elimina la componente fisica di condivisione del gioco, aspetto che gli stessi animali amano, quando sono legati ad abitudini e persone. Pet Cube è senz’altro utile anche per il puro controllo della vita domestica, del comportamento e del benessere dei cani e gatti.
Il dog sitter diventa una professione: la Dog Sitter Academy di Treviso
Per chi ama gli animali, il mestiere di dog sitter è un mondo che richiede impegno e dedizione ma è anche piacevole, perfetto anche per guadagnare qualcosa mentre si studia e si punta ad una professione diversa. A Treviso nel frattempo è nata la Dog Sitter Academy, la prima realtà in Italia per numero di iscritti, una vera e propria scuola dedicata a chi lo vuole trasformare in un lavoro vero e proprio, a tempo pieno. Nata due anni fa dall’idea di istruttori cinofili professionisti, si rivolge ai tanti studenti universitari di facoltà legate alle scienze animali, per dimostrare che esiste un effettivo sbocco lavorativo e di crescita nel settore dei servizi per il cane.
Che questa sia una professione sempre più richiesta lo dimostrano i dati raccolti dalla piattaforma di servizi alla persona Yoopies, con un aumento del 52% del numero di pet-sitter iscritti. Nel 2012, anno del lancio del sito, erano un centinaio: nel 2017 sono diventati oltre 22 mila, 33 mila nel 2018. Il costo è vantaggioso, con tariffe attorno ai 10,25 euro al giorno (il picco di 15 euro è ad Aosta, in Molise e Basilicata addirittura attorno ai 6 euro), contro un prezzo medio del canile tra 10 e 20 euro al giorno. Un lavoro che appare senza dubbio offerto a cifre sottostimate, perché lasciato ad un libero mercato che sulla carta non richiede formazione: vince il più conveniente, a volte a scapito della qualità.
Affidare il proprio animale ad un estraneo però ha un peso anche affettivo, per questo l’operatore è giusto che non sia solo formato dall’esperienza ma che sia anche preparato e certificato: a Treviso si studia un metodo scientifico, che comprende capacità di analisi e risoluzione di un problema, come procedere e replicare il medesimo metodo in situazioni affini. Esami di anatomia, fisiologia o biochimica sono fondamentali per comprendere in futuro tante situazioni riguardanti il cane, la sua psicologia e la sua struttura fisica. Federico Fiori, fondatore dell’azienda Il Cane Istruito, ha una laurea in Scienze Animali, un Erasmus a Vienna e svariate esperienze di lavoro: ha fondato dieci anni fa la sua azienda con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere la cultura cinofila nel nostro Paese.
Il corso della Dog Sitter Academy, che nel 2017 contava 150 allievi, si delinea su due moduli principali. Il primo è composto da un week-end introduttivo a formula intensiva, il secondo step del percorso prevede invece una fase di approfondimento: la particolarità della Dog Sitter Academy è quella di prevedere un percorso di formazione strettamente interconnesso alle possibilità lavorative future.