Sono persone sempre in movimento. E non soltanto quando si parla di auto. Le avventure dei membri del trio di Top Gear e The Grand Tour – Jeremy Clarkson, James May e Richard Hammond – continuano ad affascinare gli appassionati. Se Jeremy Clarkson ha aperto una fattoria riprendendo le proprie imprese agricole sul piccolo schermo grazie a Prime Video, e se Richard Hammond ha inaugurato The Smallest Cog per non abbandonare le auto, che fine ha fatto James May? Anche lui continua a recensire quattro ruote (una delle ultime è il Cybertruck di Tesla). Ma si diletta anche nel campo della distillazione. Ha lanciato il brand James Gin.
Cosa c’entra James May con il gin?
Nel corso degli anni, il conduttore tv ha sviluppato un interesse profondo per il mondo della distillazione e, in particolare, per la produzione di gin artigianale. La sua curiosità lo ha dunque portato a fondare la sua stessa distilleria, la James Gin. Pochi mesi fa ha inaugurato un canale YouTube dove finora ha pubblicato video che riguardano cibo, bevande alcoliche e – ovviamente – automobili.
«Qualsiasi presentatore televisivo o attore hollywoodiano ragionevolmente presuntuoso alla fine si cimenterà nella produzione di un gin – spiega il giornalista sul proprio ecommerce -. È una bevanda un po’ lussuriosa, più facile del whisky (non c’è bisogno di aspettare 10 anni) e più interessante della vodka (che non ha sapore ed è inutile). Sono stato abbastanza presuntuoso da provarlo. Ma, a mia discolpa, il mio gin è davvero mio, non è un cinico esercizio di branding».
Leggi anche: Jeremy Clarkson: «Le auto elettriche sono m***a». E gli ambientalisti lo tamponano
Come ci insegna il caso emblematico di Jeremy Clarkson, reinventatosi agricoltore (tra mille difficoltà), il trio di Top Gear continua a fare le cose sul serio. Captain Slow pubblicizza il proprio prodotto perché questa è diventata una delle sue più importanti attività. Non si tratta di un hobby, ma una vera e propria iniziativa imprenditoriale, decisamente in linea con il suo personaggio.